Benvenuti nel suo incubo – Il contest su ALICE COOPER

Mi sono piaciute tutte e 4 e le mie valutazione sono paro paro a quelle di Reign e Vince

7 punti a I am made of you
5 punti a Dangerous tonight
2 punti a Blue turk
0 punti a Paranoiac personality

 

7 punti: Blue Turk
Fantastico pezzo Jazz in cui Alice e la band sfoderano tutta la loro ecletticità. La parte strumentale centrale è goduria pura! Il testo non è chiaro, mi sembra tratti sempre di necrofilia, ma è un po' ambiguo. Ma poi cosa sarebbe un turco blu?

5 punti: Paranoiac Personality
Andrò contro corrente, ma non ho capito cosa ci sia che con vada in questo pezzo. È uno dei miei preferiti dell'ottimo album da cui è tratto. L'ho sempre trovato molto coinvolgente con quelle parole inserite in quelle linee vocali. Non sto parlando del testo o del significato, mi piace proprio come si sposano i suoni di quelle parole tra loro. Come si articolano bene una dietro l'altra dentro a quella metrica.

2 punti: Dangerous Tonight
Bella la chitarra, come al solito nei pezzi di questo genere, e altro pezzo Hard Rock sensuale e oscuro allo stesso tempo. Atmosfera da viaggio in macchina di notte.

0 punti: I Am Made Of You
Sembra una lunga intro, anzi è proprio quello che è. Bello l'inizio che riprende il tema di Welcome To My Nightmare. Non è che non mi piaccia, ma qualcuno quaggiù ci deve stare. E l'autotune lo trovo superfluo, non capisco che ci faccia lì. Vabbè che sono tantissime le trovate sonore di quel disco che sembrano non avere senso. Poi scopri che ce l'hanno quando approfondisci il concept. Ma è tutt'altro che immediato, anzi sei tu che devi arrivare a capire cosa aveva in testa lui.

 

Volevo aspettare @kaoster per postare i voti, ma faccio prima io, anche perchè conoscendolo avrà altre preferenze a sto giro.

07 Blue Turk . Brano jazzato molto gradevole che mi ha sorpreso parecchio perchè onestamente da lui non me lo sarei aspettato magari da un Frank Zappa si.
05 Paranoiac Personality . Credo questo sia un pezzone, dal riff al ritmo, quasi tutto perfetto, non fosse per quel cantato alla Guns ecc. ecc. di Alice
02 Dangerous Tonight .
00 I Am Made Of You .
Ultimi interscambiabili

 

Woouh.. Cazzalora, @kaoster postavi mentre ti nominavo

 

Di band che si rifanno allo stile delle band degli anni settanta ve ne sono a bizzeffe, infatti questo revival di stili, suoni e look sta andando fortissimo

Non comprendo questo sperare che i musicisti riprendano lo stile degli anni settanta, dato che lo stanno già ampiamente facendo

Poi adattare quegli stili e quel sound retro a ciò che fortunatamente la tecnologia mette a disposizione oggi mi sembra il minimo, altrimenti sarebbe come andare a lavare i panni al fiume avendo la lavatrice in casa

 

Ma certo, anche io amo gli anni '70. Amo certi dischi e certe produzioni proprio perché sono state realizzate in quel decennio, negli anni '70, quindi nel loro corretto contesto storico. E non amo per nulla i dischi risuonati a distanza di decenni (vedi Manowar, Twisted Sister, eccetera), perché sottraggono fascino.
Ma nel 2024 non posso attendermi il riciclo, produzione compresa, di ciò che è stato fatto nel 1974. Come valuteresti “In Rock” dei Deep Purple se, in nome dell'old fashion, avesse avuto le chitarre elettriche di Chuck Berry?

Secondo me, semplicemente, ci abituiamo all'idea che un gruppo/artista sia figlio di una epoca specifica e mentalmente lo confiniamo lì, per cui poi ci sembra strano ritrovarcelo con produzioni al passo coi tempi e nuovi modus espressivi. Ma è un nostro limite, non possiamo mica aspettarci che un cantante scriva dei brani nuovi e li lasci nel cassetto (o li proponga ad altri musicisti) solo perché nel frattempo il mondo è andato avanti.

Nei miei commenti dirò qualcosa al riguardo, aspettami.

Siete la stessa persona e cerchi di depistarci.

 

In Rock così come Machine Head, sono il massimo dell'hard rock, in tutto e per tutto per me, e nessuno tolga niente da questi capolavori, manco na nota.
Io per gusti e concezioni musicali, ritengo gli anni 70, superiori al resto della storia prima e dopo quegli anni.
Comunque tieni presente che io sono un vecchietto sessantottino e con Deep Purple e Uriah Heep, ci sono cresciuto. da qui la mia sconsiderata nostalgia

 

7 I am made of you
Bel solo, ottime melodie e si becca il primo posto.
5 Paranoiac Personality
In lotta sino all'ultimo per il primo post, il ritornello mi ha catturato.
2 BluTururk
Dispiace relegarla quaggiù perché è una bella canzone ma io ho una certa immagine di Alice e questa non ci rientra.
0 Dangerous Tonight
Evidentemente devo avere qualche problema con Desmond Child.

 

Ma nessuno ha detto che con l'uso della tecnologia si ammazza il rock o che i risultati delle registrazioni ipertecnologiche siano tutte cacca pupù, io ascolto quasi tutto quello che circola e, non mi sento di dare giudizi in merito.
Dico semplicemente che (a me) piacciono un casino quei suoni e, mi piacerebbe che anche le band che "contano" ne facessero uso.
Le band che si rifanno al passato ci sono sempre state anche negli anni 70 c'era chi suonava '60, oggi come ben dici ce ne sono tantissime per ogni genere, dal progressive al rock psichedelico, io le ascolto, e qualche band mi piace pure parecchio, ma son troppo poche quelle da seguire veramente.

 

7 Blue Turk: proprio un bel pezzo questo.
5 Dangerous Tonight: mi è piaciuta meno rispetto ad altro suoi pezzi dello stesso stile, forse leggermente troppo ruffiana, non saprei.
2 Paranoiac Personality: pezzo normale, gradevole ma senza particolari highlights. Le do una posizione in più per quel "personoiac paranality" finale dato che nel mio disagio mentale faccio giochi di parole simili continuamente.
0 I Am Made Of You: purtroppo il mio cervello ha un problema con l'autotune, non ci posso fare niente. Peccato perché ci sono degli spunti veramente interessanti, ma quello mi rovina proprio l'ascolto.

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Ma no, ha contribuito anche alla scrittura di I Am Made Of You.

 

Voto come Idol Carnival.

7 PUNTI: Blue Turk
L'unico pezzo jazz a tema necrofilo nella storia della musica, nonché summa dell'eclettismo della Alice Cooper Band. Stupendo il giro di basso e ipnotizzante la parte centrale “free”.
Questione titolo: è un mistero. Per alcuni deriva da un brano di Dave Brubeck, “Blue Rondo à la Turk”; per altri da blue turquoise, una tonalità di colore (il blu turchese) nel livor mortis dei cadaveri; nella sua autobiografia Michael Bruce dice che “Blue Turk” era il nome che Dennis Dunaway (il bassista) avrebbe dato a un locale jazz, se ne avesse aperto uno, e che il titolo arriva da lì.
Sarà. Io però preferisco credere alla seconda teoria, specie se a sceglierlo è stato Alice.

5 PUNTI: Dangerous Tonight
Alice e Desmond Child firmano un pezzo più duro rispetto a quelli scaturiti dalle loro precedenti collaborazioni: sono brani come questo che mi fanno preferire “Hey stoopid” a “Trash”. Grande carica rock, grandi melodie, sempre bravo Stef Burns.

2 PUNTI: I Am Made Of You
Alice usa l'autotune! Farabrutto! 1!11!
All'epoca fu questa la reazione di alcuni fan, oggi per fortuna sappiamo andare oltre, anche perché la voce filtrata dura 50 secondi ed è presente in una sola canzone dell'album. Soprattutto, bisognerebbe chiedersi per quale motivo sia stato usato.
Una ragione c'è: l'effetto vocale simula il “risveglio” di Steven, alter ego di Alice che riprende il controllo dopo anni passati nella zona d'ombra della sua psiche (bellissima la frase: “e per sempre tu sarai il cantante, io la canzone”). È proprio come se a parlare fosse un'ombra, o qualcuno che sta sott'acqua e cerca di emergere da una sorta di liquido amniotico. In tal senso l'uso dell'autotune, che a me fa schifo, è assolutamente funzionale: mica maschera delle lacune come nel pop o nella trap!
Poi va beh, secondo me la canzone è bella di suo, sia per i richiami al materiale degli anni '70, sia per gli arrangiamenti, sia per l'assolo di Steve Hunter.

0 PUNTI: Paranoiac Personality
Sembra un'outtake di “Goes to hell”, trovata in qualche cassetto e registrata con le nuove tecnologie. All'epoca di “Paranormal” fu lanciata come primo singolo e mi deluse, oggi l'ho un po' rivalutata (bello il ritornello) ma la considero comunque una canzone trascurabile nella discografia di Alice.

 

Magari ha contribuito di meno

 

Secondo me un conto è svecchiare il suono , un'altra cosa è arrabattarsi con stili che non rientrano nelle "caratteristiche" .
Di quelli citati gli Heep già da metà settanta non mi piacciono, però ho apprezzato l'ultimo. Per i Magnum conosco solo qualcosa del primo periodo e gli ultimi due dei quali mi è piaciucchiato l'ultimo.
Neil Young a parte qualche obbrobrio negli anni ottanta non mi sembra che abbia stravolto il suo suono (non ho ascoltato gli ultimi ennemila che ha fatto), anzi forse sono fermo agli anni novanta.
Non avertene a male e non utilizzando la diplomazia potrei dire che i pezzi recenti che ho sentito mi sembrano solamente musica tamarra tutta muscoli e chitarre grosse che poco si addice all'artista che trovo interessante negli anni sessanta. Non so se è tanto questione di produzione ma quanto di stile utilizzato probabilmente.
Magari con un' altra voce avrei apprezzato di più le canzoni o le avrei semplicemente ignorare in quanto non sarebbero riuscite a veicolare nessun messaggio a me.

 

Ma figurati, si sta solo parlando di musica.

Io però non chiedevo se ti piacciono gli ultimi lavori di quei gruppi, ma se incontri le stesse difficoltà nel sentire certi gruppi in una versione contemporanea (avrei potuto nominare i Deep Purple, o i Lynyrd Skynyrd). In sostanza, se si verifica con altri quello che ti capita con Alice.

Definizione calzante se parliamo di “The world needs guts” et similia, ma stiamo ascoltando anche tanti pezzi che di muscolare hanno poco o nulla, tipo “Genuine american girl”, “Zombie dance” o “I'm made of you”, e vedo che non fanno breccia ugualmente.
Ho idea che tu abbia congelato Alice nelle canzoni degli anni '70 e che ti aspetti quella proposta e quel sound anche nel 21° secolo, una cosa che per me ha poco senso per tanti motivi. È come se uno mi dicesse che “Painkiller” e “Firepower” non gli piacciono perché non hanno le stesse atmosfere e gli stessi suoni di “Sad wings of destiny” e “Sin after sin”. Il che ci può pure stare, eh, ma...

A me non viene in mente nessun musicista più legato alle sue origini, rispetto a Alice. Dopo il 2001 ha detto chiaro e tondo di voler guardare indietro ed è stato di parola. È tornato a collaborare con Ezrin e con musicisti degli anni '70 come Billy Gibbons o Wayne Kramer, parla sempre di Detroit, si è messo addirittura a coverizzare gente come Shorty Long della Motown: più evidente di così!
Ma è chiaro che ti ri-propone un certo sound in una veste adatta ai tempi, è la stessa cosa che fa Ted Nugent. Le sue caratteristiche però non le ha perse, Alice: è sempre guitar driven rock 'n roll. A volte più, a volte meno. E ha pure riconquistato l'eclettismo che aveva perso nel periodo industrial. I testi poi sono sempre di alta qualità, anche se sono diventati meno macabri/provocatori e più ironico-surreali.

Resto convinto che molti brani attuali di Alice, se fossero stati registrati nota per nota nei '70, ti sarebbero piaciuti di più. E chissà, magari vale anche il contrario: una “Cold ethyl”, registrata oggi e inserita in un album come "The eyes of Alice Cooper", forse ti sembrerebbe troppo chitarrosa, troppo scandinava.
Mi auguro comunque che nel prosieguo del contest almeno un pezzo rock (hai già premiato “Last Man on Earth”, che però presenta altre sonorità) riesca a ottenere il tuo benestare, tra quelli realizzati da Alice negli ultimi 25 anni.