Argento/Fulci/Mario Bava: la sacra triade

Beh, senza dubbio interessante il topic Il problema, come al solito, è che nell'80% dei casi questi registi li ama chi già li conosce ed apprezza per formazione culturale, mentre solitamente i neofiti rimangono a casa a guardarsi il dvd dei vari "neo horror/thriller giapponesi rifatti in USA" e a pensare che l'unico regista italiano sia Argento, di cui poi conoscono due film: "Profondo rosso" (talvolta solo di nome o perchè han sentito il "Main theme" dei Goblin) e l'ultimo uscito nelle sale cinematografiche. Quindi la cerchia di interessati si riduce agli appassionati ed ai cultori del genere Comunque per Deodato ho notato anch'io quest'improvviso ritorno di fiamma, tant'è che prima pareva che tutti lo ignorassero, ora, da un pò di tempo, più di una persona mi ha chiesto in prestito il dvd di "Cannibal holocaust" . Per Avati il discorso invece per me verte soltanto su "La casa dalle finestre che ridono", in quanto, sinceramente, mi pare l'unico suo film con spunti davvero interessanti, gli altri sono un pò appannati (anche se ammetto che dovrei rivederli per bene, specialmente "Zeder"). Bava junior per me è sempre stato un "ignavo" creando lavori ibridi talvolta apprezzabili altre volte insipidi 8basti pensare ai vari episodi della sua saga horror/fantasy/thriller creata per la tv ed ora disponibile in un unico cofanetto omnicomprensivo). Sul maestro Argento non mi esprimo, troppe parole si spendono su di lui a vanvera, mi limito a dire che sono fra i 4-5 a cui è piaciuto "Il fantasma dell'Opera" (il che non poco a quanto pare ). Fulci, beh, pure per il "Roger Corman italiano" ritorno di fiamma recente, anche se in dvd si continuano a trovare solo quelle scarne edizioni non restaurate, ma forse Lucio stesso avrebbe voluto così Concludo col papà spirituale (e non solo, per Lamberto) dei vari sopraccitati, Mario Bava, visionario sottovalutato (anche se citato come influenza persino da Tim Burton), il cui film più innovativo e puramente bello per me rimane il primogenito, "La maschera del demonio" . Poi, pur non essendo un regista, una menzione particolare per la storia del genere thriller/horror nostrano la merita colui che ha fatto per l'Italia ciò che Rob Bottin e Tom Savini han fatto per gli USA, ovvero quel genio di Sergio Stivaletti, addetto agli effetti speciali vari di valanghe di film tricolori.

 

concordo , Cozzi è una persona competente ed espertissimo di cinema ma quando si è impegnato come regista i risultati non sono stati molto esaltanti.
Un pò meglio "l'assassino è costretto ad uccidere ancora" con un buon G.Hilton ma anche qui la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti.

Tornando a Bava , mi è piaciuto anche il suo ultimo lavoro ( se pur aiutato dal figlio Lamberto) La venere di Ille , un film Tv con una grande Daria Nicolodi : un gotico che riprende alcune situazioni di alcuni capolavori degli anni 60 di cui il regista ligure è stato ,insieme a Freda, Mastrocinque Margheriti e Caiano un maestro.

 

Ecco, hai colpito il segno! Sono queste le cose che non mi piacciono! Tra l'altro uno che cita Bava tra le sue influenze è anche John Landis. Oltre a Quentin ovviamente....

I due propio con Tim Burton, parlavano della loro passione per Bava in un documentario su di lui andato in onda su Sky qualche anno fa; tra l'altro, se non ricordo male, Landis disse di aver usate delle tecniche di Bava di Sei Donne per l'Assassino, per la scena mitica della suora dopo che Jake ed Elwood caddero dalle scale nel primo Blues Brothers.

PS: anche a me è piaciuto molto Il Fantasma dell'Opera di Argento.

 

Esattamente, comunque quel documentario (che include anche un'intervista alla mitica Barbara Steele) è disponibile nell'edizione doppio dvd della RHV di "La maschera del demonio", che io ovviamente possiedo e che dovreste correre ad acquistare anche voi :P :P

 

Già ricordo, c'era anche l'intervista alla Steele e, mi pare di ricordare che, pur avanti con gli anni, possiede ancora un gran fascino.

Interessante, grazia della dritta!

 

Comunque approfitto di questo topic per spendere due parole di ammirazione verso colui che ha avuto il merito di far riemergere gran parte delle cose su cui stiamo parlando, e il cinema di genere in generale in questi anni, grazie alle sue innumerevoli iniziative come la retrospettiva a Venezia qualche anno fa e grazie al suo Stracult, e cioè Marco Giusti, un vero eroe!

 

la casa dalle finestre che ridono è per me ,il più grande thriller italiano in assoluto,superiore perfino a profondo rosso...a livello di tensione non teme rivali...io la prima volta che l'ho visto solo in casa in piena notte ho cominciato ad aver terrore assoluto fin dai titoli di testa e per tutta la durata del film ricordo benissimo che questo terrore non mi ha mollato più fino alla fine..al termine del film non ho avuto neanche il coraggio di andare in bagno ero annichilito nel letto...certo erano altri tempi ma è effettiavmente in alcuni momenti assolutamente agghiacciante...il film cmq. va rigorosamente visto in solitudine..meravigliosa pure l'ambientazione....capolavoro

 

ti consiglio di rivederlo perchè anche Zeder è un capolavoro , diverso dalla casa dalle finistre che ridono , ma allo stesso tempo inquietante e ben recitato

 

Eh sì, solo che quando lo vidi la prima volta non mi impressionò più di tanto e, non riuscendo a trovarlo in dvd/vhs in giro, non ancora ho modo di rivederlo per bene A sto punto lo scarico e taglio la testa al toro, anche se di solito preferisco evitare il download, sono un tipo che ama i "supporti fisici"

 

Non me la senti di dire una cosa così netta, però ci siamo vicinini. Comunque anche io lo vidi per la prima volta di notte, e più o meno provai le stesse cose. Sicuramente come ambientazione in generale, come location varie intendo, "La Casa...." è più inquietante di Profondo Rosso, questo sì, mi sento di dirlo.

Quoto! Gabriele Lavia è un grandissimissimo attore! E come avevo detto nel topic horror, uno che viene dal teatro non potrebbe essere altrimenti.

A me è piaciuto pure in Ricordati di Me di Muccino, quindi...

 

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per quanto riguarda l'horror vero,il sovrannaturale direi che la vetta massima è rappresentata da suspiria di dario argento ..film che all'epoca presentava delle soluzioni visive veramente devastanti e una violenza disumana..il tutto accompagnato da una tensione che ancora oggi ti gela il sangue..lo vidi al cinema da bambino e ho dormito "preoccupato" per diverso tempo..con quella musica poi era veramente un incubo senza fine..sicuramente il film più pauroso che ho visto,in questo senso il gotico italiano ha davvero pochi rivali

subito dopo metto operazione paura di bava...al di là del titolo ridicolo il film è veramente agghiacciante la fotografia tetra e l'ambientazione claustrofobica lo rendono imho la vetta assoluta del maestro bava...

 

profondo rosso è sicuramente un film grandioso,iperviolento e anche abbastanza pauroso nonchè sostenuto da una colonna sonora che ha fatto epoca...però i momenti di tensione(cacca pura) raggiunti su la casa restano per me irraggiungibili...i titoli di testa con la voce del pittore maledetto,la nenia brasiliana,la soffitta della casa,la camera della vecchia....è un film che non concede un attimo di respiro mentre su profondo rosso alcuni siparietti tra la nicolodi e hemmings ti consentono in qualche modo di tirare il fiato...certo pure su profondo rosso gli omicidi sono veramente strepitosi per non parlare della trovata dello specchio/quadro...in effetti è veramente difficile stabilire tra i due un vincitore ammesso che abbia significato tale competizione:grin:

 

Nella pagina iniziale della sceneggiatura c'è scritto testualmente: "Chipsiomega" titolo molto provvisiorio. E poi sotto a penna (Profondo Rosso)

Tra l'altro la scena dell'ascensore la suggerì il grande Bernardino Zapponi. Però non capisco perchè il suo nome è cancellato a penna nella sceneggiatura; dato che è stato accreditato come co-sceneggiatore comunque successivamente... boh...

Per i siparietti tra la Nicolodi ed Hemmings, quando lei fa girare la sigaretta tra le dita, trovo in quel gesto e nel suo sguardo un qualcosa di eroticamente sinistro... non so...
Tra l'altro la foto della donna e che butta in una di quelle sequenze, che nel film rappresentava una fidanzata di Mark, altri non era che Marilù Tolo, attrice che sicuramente conoscete e che sicuramente sapete si trattava dell'ex compagna di Argento. Questo gossip privato l'ho sempre trovato molto malizioso...

 

Per Melanio: anch'io ho conosciuto Cozzi, persona squisita che mi ha fornito anche alcune dritte sul mondo dell'editoria (lui è un ex editore, io già all'epoca volevo diventarlo). Persona umilissima, anche: quando parla di Dario Argento lo chiama "il maestro".
Su Bava d'accordissimo: Sei donne per l'assassino (insieme a "La ragazza che sapeva troppo") dimostra che in fin dei conti il pur geniale Dario Argento ha inventato pochino. "Gli orrori del castello di Norimberga" è un film - come si suol dire - girato con la mano sinistra, e comunque di gran lunga superiore a tre o 4 film di Argento, e a 6 o 7 di Fulci.
L'unico film davvero brutto di Bava è "5 bambole per la luna d'agosto".
Di Fulci recupera anche gli horror, ne vale decisamente la pena.
Per quanto riguarda il tuo film misterioso... se posso rendermi utile, perchè no? Attendi fiducioso il mio approdo sul topic del cinema horror, quasi certamente nel pomeriggio ('sto cacchio di lavoro mi lascia pochissimo tempo).
Quoto il discorso su Marco Giusti (ma io seguo la sacra triade dal '92, ci tengo a dirlo).
Per quanto riguarda l'influenza di Bava su Landis: Landis cita l'ultimo episodio de "I 3 volti della paura", non "6 donne per l'assassino".
E lo fa nella scena di "Blues brothers" in cui la suora cammina come se fosse sospesa per aria.

Per Mirco: lo scopo del topic (e della mia vita in generale) è portare Fulci e Mario Bava alla massa. Non immagini i miracoli che ho già compiuto.
Il ritorno di fiamma di Deodato è dovuto in gran parte alla sua comparsata in "Hostel 2", e alle parole d'elogio di Roth e Tarantino.
Ma davvero ti è piaciuto "Il fantasma dell'opera"? Forse ti riferivi alla scena in cui Asia Argento... va beh.

Per whitepride: concordo in pieno. "Suspiria" è forse (ne ho visti troppi di horror, non ho mai stilato una classifica vera e propria) il mio horror preferito. So per certo che è l'horror preferito di Alice Cooper, che cita sempre la sequenza in cui una mano ignota distrugge un vetro istoriato e tenta di afferrae una delle protagoniste.
Su "Operazione paura" straquoto.