Boston!

E chi l'ha paragonato ai dischi di oggi?

 

Nessuno, era per dire tra l'altro mi suona anche più fresco degli altri dischi citati in queste pagine... suonano ancora attualissimi (Hold the Line per esempio farebbe sfracelli anche se venisse rilasciata oggi) ma Boston è il disco perfetto dal punto di vista della freschezza sonora

 

Be', a dirla tutta, come sonorita' Hold the line, in my very humble opinion, suona molto piu' attuale di una More than a feeling, per dirne una, che ha una classica sonorita' settantiana.Probabilmente Boston fu molto piu' innovatore allora, ma, come tenuta nel tempo, i suoni di Toto li trovo piu' senza tempo.
Gia' il suono della chitarra, per dirne una:quello dei Boston e' molto piu' legato ad una certa epoca, rispetto a quello di Lukather.
Ma certo non e' questo l'aspetto che puo' determinare una differenza qualitativa, altrimenti, allargando il discorso, per esempio, al prog, dovremmo sottostimare un In the court of the crimson king....
A livello di qualita' pura, questi due, piuttosto che Asia o altri ancora, sono tutti veri e propri capolavori.Poi diventa tutta una questione di gusti.

 

Un demo del primo album dei Boston fu mandato da Tom Scholz ad Eddie Kramer il quale, dopo averlo ascoltato attentamente, telefonò a Tom e gli disse "senti, il demo che mi hai mandato è incredibile, fallo uscire così, c'è ben poco che potrei aggiungere".

 

Sono abbastanza daccordo con Fede stavolta, senza nulla togliere ai Toto (e comunque i due gruppi in questione sono completamente diversi quindi un paragone è difficile) il primo disco dei Boston era avanti di una quindicina di anni come suoni, produzione e impatto sonoro rispetto a tutti i dischi dell'epoca. Sono anche d'accordo sulla tenuta nel tempo, tanto per cominciare anche se più monocorde (e comunque il primo non lo era poi così tanto) è un Rock melodico di matrice blues che sappiamo regge meglio il passare del tempo, se andiamo a vedere, anche gli AC/DC sono abbastanza monocorde ma il loro Hard/Blues è un tipo di musica che suona sempre attuale, uscisse "Back in Black" domani, per me più attuale non potrebbe essere e la stessa cosa vale per "Boston". Nella loro lunga carriera i Toto sono dei masterpiece e per quanto mi riguarda sono irraggiungibili ma se devo scegliere tra i primi 2 album di entrambi, ti dico Boston tutta la vita.

 

Un conto e' il genere(a spanne possiamo comunque inquadrare entrambi i gruppi sotto il genere rock anche se il lavoro dei Toto spazia molto di piu' rispetto a quello dei Boston)un conto sono i suoni veri e propri.E sinceramente i suoni di Boston, ripeto, in particolare la chitarra, ma direi anche le tastiere(basta sentirle in Smokin') mi sembrano piu' legati ad un'epoca, gli anni 70, rispetto a Toto.Quello dei Toto e' per certi versi piu' legato a certe atmosfere settantiane(direi il cantato di Kimball e certi riferimenti funk/disco)ma come suoni veri e propri oggi come oggi suona piu' moderno di Boston(Girl Goodbye, Hold the line per dirne un paio).Ripeto:che Boston fosse innovativo per quando usci' non significa automaticamente che sia piu' attuale ora...
Comunque, secondo me si sta sviando troppo il discorso che era improntato sulla qualita' e, quindi, sula bellezza dei pezzi nella globalita'.Ma e' probabile che sia difficile tenere separati i gusti personali dalla qualita' oggettiva, e questo e' ampiamente comprensibile.

 

Porca troia l'ultimo dei Boston mi ha deluso, dopo tanta attesa mi aspettavo assai meglio.

 

Il batterista Sib Hashian e' venuto a mancare sul palco della Legends of rock Cruise mentre eseguiva, in compagnia del chitarrista Barry Goudreau, pezzi dei Boston.
RIP.

 

Rip.

 

R.I.P. Sib.
Indimenticabile la tua chioma sul primo album
purtroppo ci sono voci che "Boston" sia stato riregistrato prima delle stampe completamente risuonato in tutte le sue parti da Tom Sholz...
quindi probabilmente la parte di batteria sul primo disco non è sua.

 

Strano non abbia mai scritto su questo topic.
Comunque in questi giorni mi è ritornato il tarlo dei Boston e sono andato ad ascoltarmi brani che non ascoltavo da anni (se penso che ho scoperto la band grazie a un videogioco musicale per Psp che faceva suonare More Than A Felling, intorno al 2006/2007 credo).
Third Stage non lo ricordavo cosi bello, mi ero sempre più concentrato sul debut e su Don't Look Back ma il terzo disco, sarà perchè è più improntato forse sull'AOR, mi ha colpito nel segno.
My Destination mi ha lasciato senza parole, non la ricordavo e, pur essendo Amanda modificata, è veramente stellare.
Ma poi ritrovare Can'tcha Say che è super divertente, Hollyann che è una ballad strepitosa, Still In Love, To Be A Man...discone veramente.
Ora dovrei ascoltare Corporate America e Walk On, mai sentiti.
Di Corporate conosco solo Didn't Mean to Fall in Love (bellissima) e You gave Up On Love, che potrebbe essere una hit radiofonica notevole, ma so quanto sia stato poco apprezzato questo disco.
Comunque andando a vedere qualche live ed avendo sentito dei brani in alcuni bootleg degli anni 70 devo dire che confermano quanto ricordavo, ovvero che non erano una band "perfetta" dal vivo, e che il grandissimo Brad non riusciva a replicare quanto fatto in studio.
Magari nelle versioni su disco veniva "aiutato" dai mixaggi di Scholz?
Comunque amo il sound unico di questa band, e ritengo ancora A Man I'll Never Be come una delle mie canzoni preferite di sempre.

 

A me garbano fino a walk on (che ha dei picchi stupendi ma anche momenti di stanca, e non per via della batteria elettronica, che a me non dà fastidio in quel contesto).
Negli anni third stage è diventato il mio preferito, ha superato i primi 2

 

Io adoro "Third Stage" anche perchè è il primo dei Boston che ho comprato non in differita e me lo sono gustato appieno ma i primi 2 sono inarrivabili, non saprei dire quale preferisco tanto sono belli tutti e 2. "Walk on" aveva ancora quel sapore tipicamente "Boston" almeno in 6 pezzi poi, dopo quello, per me non sono più i Boston.
Album con poche idee a distanza di decenni tra l'altro.

 

No, la storia dovrebbe essere che prima delle registrazioni del debutto, la Epic chiese a Scholz di sostituire il primo batterista, Jim Masdea, e Tom reclutò Hashian, quindi sul disco suona tutto lui, fino a prova contraria. Fra l'altro, esistono molte registrazioni live del periodo 76-79, anche di ottima qualità, e appare evidente che il buon Sib sul palco suonava alla grande (insieme a Fran Sheehan, bassista della madonna, sarà anche solo per il cognome), quindi non c'era bisogno di rinforzi!