Cirith Ungol

Sì, quarto album. Non all'altezza dei primi tre, tuttavia è uno di quei lavori di cui si parla più per sentito dire che per ascolto diretto.

 

InfatiI a me Frost and fire non piace proprio (però ho la t shirt perché la copertina e bella). È hard rock, roba più vicino agli anni 70 che non mi è mai piaciuta, se non rare eccezioni.

 

La title-track per me resta la loro canzone più bella in assoluto. Anche se come album King of the Dead è mille volte più maturo (e, probabilmente, il mo preferito della loro discografia).

 

Sai, io non cerco mai album "maturi", a dir la verità non so bene come sia un album maturo, nonostante ascolto Heavy Metal Dda 1991. Perché King of the dead è più maturo? E diverso...

 

A me piace un casino "Frost And Fire". Forse perché è il primo che ho ascoltato.

 

Non tutto ma in larga parte. Motivo per il quale piace a me ed Elpata.
Ammetterai che la title track è un pezzo heavy da tramandare ai posteri, però.

 

Secondo me la voce di Baker stona sui pezzi più hard rock di Frost and Fire e anche su buona parte di Paradise Lost... per me i Cirith Ungol sono gli album centrali, dove musica oscura e voce urlata si incontrano alla perfezione.

 

Secondo non stona; più che altro, almeno secondo me, su Frost and Fire semplicemente urla, urla senza pietà...ed è anche per quello che mi piace un sacco

 

Per "stona" intendevo che stride un pò con la musica, non che sbaglia le note da prendere

 

Oops, scusa, non avevo capito...

Beh, sì, stride un pò, ma per me va benissimo così

 

La title track è sempre stata l'unica canzone che mi piace, ma io non la metto tra i pezzi da tramandare ai posteri. Sorry.

 

Probabilmente paradise lost non sarà mai considerato il loro album migliore, ma per me il trittico finale di quel disco è l'apice compositivo della band. Ragionando invece su album completi, metto al pari king of the dead e one foot in hell

 

Tim Baker la pensa come te, anzi per lui sono tra i migliori 20 minuti di metal mai fatti (modesto eh? )

 

Recensione: I'm Alive - Cirith Ungol

 

recensione pubblicata su Metal Shock.