Crown Of Autumn

Quello che ha voluto fare Emanuele con questo disco è stato spingere più sulle chitarre che sulla parte sinfonica, al contrario di come era su Treasures, ma secondo me la matrice è rimasta più o meno la stessa.
Symphonic Storm era il mio pezzo preferito del demo, l'avrò ascoltata 100 mila volte al tempo! eheh
Poi non avendo + avuto un registratore a cassetta l'ho dovuta tralasciare. Troppo contento che sia presente insisme a tutto Ruins sul remix di The Treasures Arcane.

 

Finalmente ci siamo, sono curiosissimo di ascoltare il nuovo disco. La copertina è davvero splendida e anche quella della ristampa di "The Treasures Arcane" non è male. Penso che prenderò anche quella cosi metto a riposo la vecchia stampa.

 

Ormai ho impostato il loro myspace come pagine iniziale di firefox! :grin:
No, scherzo, ma ascolto i samples molto spesso. Non vedo l'ora che esca l'album.

 

Grande ritorno, "Splendours From The Dark" è quello che ci voleva da tempo. I Crown Of Autumn non deludono e arrivano a proporre un lavoro che non arriva troppo distante dal vecchio capolavoro. Forse più fluido e sicuramente più immediato ma pregno di quelle melodie arcane di un tempo. Il nuovo cantante mi ha convinto e c'è una buonissima alternanza con il cantato estremo e femminile. Per ora Templeisen, Aegis e At the Crystal Stairs of Winter le canzoni sul trono e fortunatamente non si rivelano sbandamenti pericolosi.

 

Ordinato Splendours! Nell'attesa sto ascoltando Aegis anche dal cellulare, connesso al Tubo!

 

E per fortuna che secondo Tiranti (cantante dei Labyrinth) Mattia Stancioiu non aveva più voglia di suonare! Giusto per avere un'idea più chiara della situazione mi sono andato a controllare la line-up dei Crown Of Autumn, Mattia è presentissimo, in più suona almeno in altri due gruppi attivissimi!

 

Splendours From The Dark l'ho sentito in maniera disattenta e non mi ha, in finale, preso quanto "The Treasures Arcane".
Ma fatemi spendere due parole sulla riedizione di quest'ultimo, che è qualcosa di meraviglioso. Finalmente questo grande capolavoro può contare su una produzione di qualità e su suoni cristallini.
Grandissimi!

 

Emanuele! E' perchè lo hai ascoltato con poca attenzione che non ti ha preso, altrimenti la cosa è impossibile!! :P
A parte gli scherzi, i gusti sono gusti e ovviamente il disco può piacere o meno.
X dreamer: se i gruppi che prendi in considerazione sono drakkar e screaming shadows, c'è scritto "session drummer"!

 

Mi è arrivato oggi Splendours from the Dark! Sublime, magico, atmosferico ... in una parola INCANTEVOLE nel senso proprio che mi incanta. Aegis si conferma grande pezzo ma tutto il disco gode di grande intensità. Fra qualche giorno posterò un parere più netto anche se ahimè non posso fare il confronto con Treasures.

 

Poco importa, è comunque un essere impegnati e aver voglia e tempo di suonare!

 

Stamattina non avendo tanta voglia di studiare () ho deciso di scrivere le mie impressioni traccia per traccia del nuovo lavoro dei nostri beniamini. Ovviamente va precisato che ho il disco da pochi giorni, quindi le stesse potrebbero cambiare e che giudico l'album a sé, senza paragoni con nulla.

Templeisen - Dopo il bel riff iniziale si inizia già a sognare di altri mondi. La nuova voce pulita [Gianluigi] è talentuosa e a suo agio nei passaggi alti. La voce sporca [Emanuele] ci introduce, e fa da contraltare, ad un arioso coro.

Aegis - Un delicato arpeggio lascia spazio ben presto ad uno dei riff più azzeccati dell'album. La sublime voce di Emanuele ci conduce per mano mediante le sue mille sfaccettature verso la nuova scoperta del disco: la voce femminile [Milena] fa sognare ed incanta mentre nel refrain successivo Gianluigi ed Emanuele si compensano massimamente. Bella scaricata di doppio pedale da parte di un Mattia all'altezza del compito. Gran pezzo.

Noble Wolf - La sfuriata iniziale si tramuta in un tappeto malinconico in cui il lupo protagonista del brano si abbandona a pensieri oscuri circa la propria esistenza. Poesia pura, il cui acme è a mio avviso questo verso:

Boldly alone,
wild minstrel of the full moon am I!
The furtive owls are my companions,
they sing along with me:
"How can the vision of this snow-veiled realm
bring such a warmth to the heart?"

La sfuriata iniziale viene ripresentata e scema nel finale. Brano di un'intensità straordinaria.

Forest Of Thoughts - Brano ben costruito in cui ascoltiamo ben mescolate tutte le componenti che caratterizzano il nuovo lavoro: bel coro, voce massiccia sporca e voce potente pulita, riff accattivanti, Mattia sugli scudi per un salto nel medioevo.

Ultima Thule - Una voce angelica [Milena] accompagnata da strumenti che creano un'atmosfera da sogno. Intermezzo acustico di grande emotività.

At The Crystal Stairs Of Winter - Torniamo ad animarci con un brano veloce e spinto, in cui la voce di Gianluigi si ritaglia degli ottimi passaggi. La voce sussurrata di Emanuele emoziona alquanto in questo magnifico pezzo dall'animo pagano.

Wield The Tempest's Hilt - Eccoci giunti ad un altro dei pezzi migliori del lotto, a mio avviso. Un altro ottimo riff è cavalcato da Emanuele a suo agio nelle voci sporche. La tempesta avanza ma Emanuele non cede. Un'illusoria quiete successiva ci culla brevemente per poi aprirsi nuovamente verso il maltempo, stavolta è Gianluigi a non farci temere il peggio. Inoltre la sua voce è ancora presente a rassicurarci anche nel seguito. Altro grande brano.

In The Garden Of The Wounded King - Ormai abbiamo imparato la lezione e questo pezzo rappresenta grossomodo una comunque ottima variazione sul tema già presentato. Si segnala l'evocativo inciso in latino.

Triumphant - La sfuriata in blast beat iniziale con voce sporca fa presagire un altro tipo di sviluppo mentre poi la voce clean di Gianluigi ci riporta su territori rassicuranti, con un refrain molto melodico. Bella.

Ye Cloude Of Unknowing - Altro riff azzeccatissimo per un brano di grande qualità. L'arpeggio teletrasportato da millenni addietro lascia spazio all'alternarsi di voci a mio parere migliore dell'album. L'atmosfera medioevale sostenuta anche dalla voce femminile è di nuovo spezzata dalle voci e dall'infaticabile Mattia. Pezzo stratosferico.

Spectres From The Sea - Chiude questo brano atmosferico interamente strumentale che lascia il segno.


In definitiva si riscontrano le chitarre in evidenza rispetto alle tastiere, con ottimi riff e parti sostenute, con il lavoro "discreto" (più nel senso di defilato) di batteria che si limita a svolgere egregiamente la mansione di accompagnatore, facendosi notare solamente in alcune parti. La voce di Emanuele è ben nota ed è come al solito impeccabile in tutte le sue incredibili sfumature; l'aggiunta dei due nuovi componenti, Gianluigi e Milena, ha creato quel mix vincente e dato la possibilità di esplorare le molte combinazioni udibili nel disco.
Tra i migliori 10 dischi dell'anno fin d'ora senza ombra di dubbio.

 

seriamente, se vuoi [non se devi] fare gli esami a settembre non hai troppe alternative che studiarli ad agosto... ma non sono un secchione: tra una settimana parto e torno direttamente a fine mese con tutto l'arretrato da fare

 

In un'intervista Emanuele ha dichiarato:

Alcuni dei nuovi brani dei Crown of Autumn che sono già stati scritti, presentano non poche parti in lingua italiana.

 

Dopo aver ascoltato più volte splendours from the dark posso dire che secondo me come qualità è alla pari con the treasures arcane...non riesco a decidere quale sia il migliore dei due