Curva di equalizzazione

Vecchio ma sempre attuale.

 

Se fosse un topic recente scriverei che se posso scelgo l'equalizzazione predefinita "rock", cioè se c'è e se è decente

E se non si chiama "rock" ha comunque un nome che fa notare che ci sono i bassi molto enfatizzati, cosa fondamentale per me

 

mah...in teoria l'ideale sarebbe ascoltare i dischi così come sono stati concepiti... in teoria...

In pratica nei generi che si presume ascoltino i partecipanti a questo forum,
quale sarà la percentuale delle registrazioni all'altezza? Il 10% il 15%?

Alla fine tanto vale, equalizzare a gusto personale, fatto salve esigenze particolari...

Ad esempio, a seguito di un piccolo incidente, ho una cicatrice sul timpano sinistro che mi ha fatto
perdere alcuni db ad alcune frequenze... (medio basse), quindi finisce che
sull'impianto fisso cerco di non equalizzare (al massimo regolo un po' alti e bassi a seconda del disco),
anche perchè ho un sistema abbastanza "aperto" di suono (amplificatore Marantz e casse Dynaudio Contour)
mentre col lettore portatile (che per forza di cose per me suonano un po' chiusi, applico una curva personalizzata...
Alzo un po' (fino a 6db) in corrispondenza delle frequenze che mi mancano e delle frequenze dove le cuffie (Fiio FH5)
sono un po' più deboli... In definitiva praticamente flatto tenendo conto dei deficit miei e delle cuffie...

 

Wat

 

Riferito a quale parte?

 

Che solo il 10-15% delle produzioni metal di oggi sono fatte abbastanza bene da meritare il flat

 

Beh no, non da meritare l'equalizzazione (li va a gusti) o il flac, ma diciamo da farsi troppe pippe mentali per come si sentono...
diciamo da essere considerate da audiofili... al pari, che ne so, di The Dark Side of the Moon ...

Spesso ci sono problemi di budget, per la carità, ma più spesso c'è la scelta assurda, di
ammazzare qualunque range dinamico con i volumi pompati al massimo (tipo Death Magnetic dei Metallica)
e si finisce che dischi di 30 o 40 anni fa suonano meglio di quelli di oggi...
almeno da quello che sento io (e vedo analizzando la forma d'onda e lo spettro)

Negli ultimi anni ricordo solo Witherscape ed Iced Earth ad aver proposto delle edizioni full dynamic range... forse qualcosa sta cambiando visto gli ultimi bei remaster dei Cirith Ungol e Riot. Questo ripeto sempre nei casi in cui non ci siano problemi di budget a limitare la produzione in partenza... (addirittura l'ultimo dei Cage è da fonte lossy)

Ad esempio, Imho, finisce che Time Out dei Dave Brubeck quartet del 1959, suona meglio del 90% dei dischi di oggi...
ovviamente non solo metal... tutto qui...

 

Secondo me è vero il contrario, giusto il 10, 15% ha delle cattive produzioni, ormai sono tutte quasi ottime, quindi si può tranquillamente toccare il meno possibile, poi dipende sempre con che cosa e come si ascolta, io per esempio ho due cuffie, Denon e Sony, con le Denon non tocco nulla, sulle Sony devo levare un po' i bassi perché sono iper pompate.

 

Colpa mia, provo a spiegarmi, sempre parlando di CD (per i vinili è un altro discorso, dato che dovrebbe essere usato un master differerente), giusta la percentuale di un 10% di produzioni pessime, un 70-80% ha indubbiamente buone produzioni, ma imho, solo una percentuale ben minore è considerabile audiofila...
Quanto meno sbagasciano sui livelli di volume...

Vedi
Album list - Dynamic Range Database

 

Bah.
Il range dinamico è un po' overrated.
Per carità, la loudness war è reale e la compressione eccessiva è un problema, ma mi sembra che ti ci stai scagliando contro senza tanta cognizione di causa. Qualche commento:
- Death Magnetic non è affatto un disco da prendere come esempio per la media della compressione nel metal. Su quel disco è stato fatto un lavoro criminale, c'è un limiting di gran lunga più spinto e mal gestito della media.
- Il metal moderno suona meglio compresso. E' vero che la media dei dischi di oggi è troppo compressa, ma masterare senza compressione è l'estremo opposto. Il full dynamic range, coi transienti di cassa e rullante non schiacciato che bucano il resto del mix, non funziona granché nel metal.
- Da come parli pare che l'unica cosa che conta per rendere una produziona musicale "audiofila" sia il range dinamico. Tralasciando il fatto che "audiofilo" sia una parola terribile (perché gli audiofili sono una razzaccia ), nell'audio c'è altro rispetto alle variazioni di RMS, principalmente frequenze e spazialità. Principalmente grazie all'avanzare della tecnologia che ha reso strumenti di qualità accessibili praticamente ad ogni budget, la maggior pare dei dischi metal di oggi suona ALLA GRANDE, anche se troppo compressa.
- (segue) I problemi di budget praticamente non esitono più ormai. Tralasciando produzioni da scantinato di band alle prime armi, se oggi esce un disco che suona male è perché ci ha lavorato una persona non capace.

 

Oddio l'ultima non era proprio esatta: i problemi di budget ce li puoi avere ancora perché gli studi non è che costano di meno adesso. Però oggi c'è una carta aggiuntiva che ti puoi giocare, cioè farti il disco da solo. Se 20 anni fa l'opzione era segregata dietro una montagna di soldi, stesso le spese sono molto molto più sostenibili. Chiaramente l'altro muro sono le capacità, con qualche annetto di pratica non si fanno miracoli ma può tirare fuori roba che suona meglio di alcune produzioni professionali di 30 anni fa.

 

Sono d'accordo con questa parte, meno con la prima... Ma de gustibus eh, perché imho la compressione la trovo esagerata quasi sempre e a me proprio non va giù... mi da fastidio in ascolto proprio a livello fisico e per me diventa fondamentale, tant'è che finisce che per alcuni dischi mi prendo pure il vinile, dove il range dinamico è teoricamente inferiore al cd (e sotto certe frequenze la registrazione è pure mono)

È più forte di me... Più che razzaccia, sarà per malattia mentale...

Ps Buon Natale!

 

Io tengo sempre l'equalizzazione flat per provare a farmi un'idea di come il suono dell'album é stato concepito dall'artista. La produzione é una scelta dell'artista, come la scelta degli strumenti, gli arrangiamenti, ecc.
Poi a volte anche per esigenza...
Rimane il fatto che un mega suono o mega produzione non sempre fanno magicamente diventare un disco di brutto bello...come si dice: "even if you polish a turd, remain a turd".