Fates Warning

Ci stavo pensando anche io, tra l'altro il 14 non ho manco lezione perchè dal 21 cominciano gli esami quindi non sarebbe nemmeno un problema sotto sto punto di vista

 

Io putroppo non mi sono organizzato, perché al monento ho un po' di casini e non molti soldi, andare a Brescia per me è un costo non indifferente, ma purtroppo dato il locale neanche posso decidere alla disperata perché può essere che neanche ci sarà posto, contando che è un buco. Altrimenti, sarei già lì. Ho sempre detto che un concerto dei Fates non me lo posso perdere...e lo sto facendo
Spero proprio che con questo nuovo disco abbiano delle vendite, non dico alte, neanche buone ma accettabili qui da noi per avere almeno due date in futuro in Italia. Con una possibilmente più al centro, ma è un' utopia.

 

Sold out i Fates Warning? Magari facessero 400 persone. Secondo me andranno sui 250-300, non di più.
Trangressor, mi dici com'è la versione limitata? C'è solo un brano nuovo inedito, giusto?

p.s. io mi sono ordinato la standard a poco più di 11euro.

 

L'edizione speciale in cd dici?
E' in versione mediabook con due cd. Il secondo ha firefly extended version (due minuti in più), falling further che è un' altra versione di falling (4 minuti e 45) e due canzoni live registrate al ProgPower festival (uno dei più famosi degli ultimi anni) One e Life in still water.
Nulla di speciale o da avere per forza, solo per fans insomma.

P.S. comunque la produzione per me non è scandalosa è buona, ma è ad opera di Jim Matheos purtroppo, ecco perché magari c'è qualche suono che poteva essere fatto meglio. Dopo le produzioni perfette di Terry Brown poi...

 

Ciao
Vai tranquillo che non ci sono problemi di capienza. Con gli Hypocrisy (il primo vero concerto nella nostra nuova sede) abbiamo appurato che fronte palco ce ne stanno anche 600 comodi, quindi ci sarà posto per tutti. Il numero di 400 era stato deciso valutando ad occhio la capienza, adesso abbiamo un riscontro oggettivo reale da qui la decisione di alzare il numero dei posti disponibili

 

niente, non riesco a farmelo piacere... buona la prestazione di Alder ma il songwriter su cui si appoggia la sua performance non e' altrettanto soddisfacente secondo me... questo calo si denota anche dal fatto che gli unici pezzi decenti del disco sono quelli che traggono ispirazione da altre band.

va bene sperimentare ed evolversi ma qua si sente che hanno cercato un sotterfugio per compensare il calo di ispirazione/mancanza di voglia che si sente per tutto il disco...

 

Io più che Tool, ci sento un qualcosa che può rimandare ai Deadsoul tribe. Questi ultimi anche avevano influenze tool tuttavia erano solo appunto, influenze come ce le hanno tutti i gruppi (certo marcate, ma comunque), perché erano immesse in un contesto concretamente prog ed anche piuttosto personale ed innovativo come atmosfere e concezione musicale.
Ah non so se la mia considerazione è una cagata solo per fare il figo e non nominare i Tool eh:grin:, ma tanto se ne scrivono tante.

 

Lo sto metabolizzando... ma devo dire che fatica a decollare.
La prima sensazione è che laddove i dubbi mi turbavano, mi son dovuto piacevolmente ricredere, la voce di Ray A. la trovo bella ed espressiva, e soprattutto non mi ricorda Ozzy come nei Redemption.
Bobby non mi fa rimpiangere Mark Zonder, e non per una questione tecnico-compositiva, mai avuto dubbi, ma per una questione attitudinale, la mia preoccupazione era che il drumming con un batterista dalle ritmiche così grasse, robuste, piene di Groove potesse snaturare il sound dei Fates, chessò un po' la metamorfosi che M Portnoy aveva imposto a Dream più Heavy & Loud di certi dischi.. rischio rivelatosi infondato.

Ma è nei suoi punti di forza che ancora non riesco ad entusiasmarmi, il tocco ispirato di Jim Matheos per esempio e il poco esaltante contributo dei solos di chitarra poi è un'altra componente che sto sofrendo un tantino.

Questo disco è da 10 anni che lo aspetto, e forse l'asticina dell'ottimo è un pò alta, ma questo Jim & soci lo sapevano...

Sentiamo ancora e vediamo che succede.

 

Bo ...
Per fortuna trovo ancora il tempo di documentarmi sulle uscite prog, e devo dire che ogni tanto, non troppo raramente, escono fuori ottimi dischi e ottime band nuove che hanno tantissimo da proporre e da dare.
Ma noi rimaniamo attaccati al passato, nostalgici e speranzosi, il che è tenero, ma porta a giudicare una uscita di un grande vecchio gruppo, con quella massa di aspettative che distorce il reale senso critico. Non voglio dire che oggettivamente sia un disco mediocre
Disconnected era un'ottimo lavoro, che suonava moderno ma anche pieno di atmosfera, poi secondo me il nulla, perché anche FWX l'ho trovato davvero poco ispirato. Questo l'ho ascoltato poco ma mi è sembrato moscio

 

Quali sono le hits del disco secondo voi?

 

io direi:
One thousand fires
firefly
into the black
and yet it moves

 

a ma piace molto desire
ma direi and yet it moves , one thousand fires e i am tra i pezzi top

 

Boh, sarà perché sono un fan dei Fates warning, ma a me il disco sta piacendo. Non sono per nulla disatteso nelle aspettative, anzi, mi aspettavo un album più nella media perché i singoli proposti non mi erano piaciuti tanto; un bel disco dei Fates chiedevo e un bel disco dei Fates ho avuto.
Almeno fino ad ora. Voglio dire, per i grandi album dei FW degli '80 (che sembrano più semplici di quello che sono in realtà) mi ci sono voluti una marea di ascolti per comprenderli a fondo e per davvero provare piacere sentendoli. Gli album dai '90 in poi sono sicuramente più immediati, meno oscuri, tuttavia ci vuole sempre tempo per sapere se crescono e durino nel tempo. Figurarsi per una analisi distaccata rispetto al resto della carriera.

Riguardo le giuste critiche che sono state mosse al lavoro io dico che sì l'album è un "mattone", un monolito, ma è stato concepito appositamente così, doveva avere una certa atmosfera che si mantenesse costante per tutto il disco.
Riguardo i riffs di Matheos, sì non sono geniali, ma va anche detto che Jim non è mai stato Iommi o Mustaine (nel senso di riffmaker intendo); ciò che conta di più nei FW è l'arrangiamento e lo sviluppo del pezzo e a mio avviso una canzone come And yet it moves è impeccabile in tal senso, proprio come struttura progressiva; il riff si espande e torna circolarmente con piccoli cambiamenti, c'è una vera ed effettiva progressione del pezzo che cresce nel senso letterale del termine fino ad arrivare allo stacco della seconda parte, forse un po' brusco, e qui c'è un altro ottimo sviluppo verso la conclusione finale.

P.S. oltre ad essere fan (che non significa però che sono un fanboy cretino, almeno credo, ma che i FW sono tra i miei gruppi preferiti in assoluto) vi sono anche visioni musicali molto differenti sul prog metal.

Come ho già spiegato è un album che va ascoltato in blocco a mio avviso. Ad esempio, I am, che dopo una certa perplessità iniziale ora trovo una bella canzone, acquista maggiormente se accostata a Falling, così Lighthouse/into the black.
Comunque di sicuro la più bella di tutte è Yet it moves. (a me piace molto anche O chloroform comunque)

 

Firefly e And Yet It Moves, decisamente