Film Horror

beh qui siamo su livelli eccelsi...il maestro Bava puro genio

 

Rinfreschiamo la memoria agli utenti più giovani, allora:

 

Vabbè con Bava non si sbaglia. Era di un altro pianeta!

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Com'è "Il quarto tipo"?
All'epoca lo bollai come un'emerita stronzata, anche perché di solito non gradisco i mockumentary (e al tempo imperversavano), figuriamoci quelli di matrice hollywoodiana. La Jovovich non è mai stata ragione sufficiente per indurmi alla visione, preferendo altri tipi di bellezza, per cui son passati quasi dieci anni e non l'ho ancora guardato.
Ho fatto bene o qualcosina me la son persa?
Se detestate "falsi documentari" e cose del genere specificatelo, però.

 

E' una merda.

E io apprezzo molto film come "The Blair witch project", "REC", "Behind the mask" ed altri.

 

Oggi ho visto "1922" con Thomas Jane.

Mi è piaciuto, un thriller/horror godibile e con una grande prova del protagonista.

 

Visto ieri sera il nuovo It.
Mi è piaciuto abbastanza, il clown malefico è sicuramente più sovrannaturale rispetto alla vecchia versione, ma è tremendamente inquietante. I ragazzini mi sono sembrati un po’ male assortiti come età: nel libro mi pare che avessero tutti 12 anni mentre qui Ben sembra un bimbo delle elementari mentre Beverly (davvero carina, una versione teen di Anneke dei The Gathering praticamente) una liceale.
I bulli con la maglia di Among The Living mi fanno sentire discriminato
Comunque film un po’ troppo incentrato sui jumpscare (comunque ottimi, quel maledetto quadro che prende vita me lo sognerò la notte ) e che quindi riduce al minimo certi personaggi ma rispetto alla miniserie, che Tim Curry a parte era una discreta poveracciata, è almeno un paio di gradini sopra

 

Nel libro effettivamente i bulli ascoltavano HM, vengono nominati Twisted Sister, Judas Priest e gruppi immaginari. Comunque al tempo credo fosse abbastanza comune rappresentare i giovinastri come rockettari.

 

Ma il libro è ambientato negli anni ‘50 (la parte in cui i protagonisti sono bambini, intendo), se non ricordo male i JP venivano nominati su un manifesto che annunciava un loro concerto.
Comunque sono un po’ indietro, ormai nello stereotipo comune il ragazzino che ascolta metal è quello depresso/asociale, mi stupisce infatti che non abbiano rappresentato qualcuno del Perdenti come “metallaro”

 

Lo stereotipo dell'asociale si è affermato solo ultimamente. Prima il metallaro era il "duro". Riguardo il libro mi riferivo alla parte dove vengono menzionati dei bulli che avevano ucciso un omosessuale, situazione ambientata nel 1984 o '85.

 

Non saprei

 

Considerato il fatto che Stephen King è un partito di rock, anche quello 'duro' e ascolta anche heavy metal (fino ai big del thrash come Metallica, Megadeth e Anthrax), la vedo difficile che abbia voluto associare l'ascolto del metal a qualche cosa di negativo in sé. I gruppi che nomina King solitamente sono o come sintesi simbolica di un'epoca e un periodo (il libro è stato scritto tra il 1981 e il 1985 l'epoca in cui i Judas Priest e in parte minore i Maiden si imponevano in USA e allo stesso tempo il metal 'commerciale' guidato da Def Leppard e poi il fenomeno glam) o perché sono band che piacciono a lui e ascolta.

La scelta di associare completamente l'ascolto di metal ai 'villains' della storia è quindi continuare con lo stereotipo negativo direi sia opera della produzione del film (regista e sceneggiature sul piano 'creativo').

Comunque, questo episodio ricorda anche come era percepito spesso - e a volte ancora- l'heavy metal: una musica per sbandati e 'delinquenti' , stupida, rozza e casinista nonché violenta (in senso negativo). Qui si potrebbe aprire una piccola parentesi su quello che ha realmente significato nel profondo la ricerca e la sperimentazione 'progressiva' nel metal, ovvero non certo fare banalmente una musica 'più tecnica e sborona' (quelli semmai erano gli shredder), ma emancipare il metal dai suoi stereotipi più negativi, mostrare che anche il metal poteva essere ed era una musica 'colta', intellettuale, profonda, 'complessa' e articolata (senza per questo rinunciare alla sua visceralità e potenza) ed evidenziare le sue filiazioni 'nobili': ovvero come erede e continuazione non solo dei grandi gruppi hard rock, ma del prog rock e in generale di quella fucina di sperimentazione che sono stati la seconda metà degli anni 60 e la prima degli anni 70.
Tutre cose che dette ora, suonano banali e' normali ' ma negli anni 80 non lo erano affatto.

 

Copertina del disco ispirata (non a caso) a “The Stand” di S. King appt

 

Visto anche io IT e mi è piaciuto moltissimo.

 

Non la ricordo nei dettagli ma la serie TV di It era improponibile soprattutto nella seconda parte, con il clou dell'animazione del ragno finale.