Frank Zappa

Mah, io aspetterei a giudicare, del resto a quanto pare Zappa stesso era a favore di "cose simili".

Io sono curioso, soprattutto perché c'è di mezzo una compagnia diversa da quella di Ronnie James Dio e in più secondo me le date faranno sicuramente sold-out.

 

Innanzitutto mi pare interessante un commento all'articolo in inglese:
Non è un "ologramma", è un vecchio trucco da vaudeville chiamato "Pepper's Ghost", utilizza semplicemente materiali riflettenti per mostrare le immagini al pubblico.

Ovviamente, ologramma o non ologramma, qualcuno dirà: beh, Zappa a un certo punto prese sul cazzo la razza umana e si dedicò all'uso dei synclavier. Certo, ma doveva esserci lui dietro! Frank vomiterebbe la sua prima poppata se sapesse che qualcuno s'è permesso di piazzarlo dove meglio crede, nel modo in cui meglio crede, decidendo scaletta ed esecutori!
Lui, che doveva avere tutto sotto controllo, ridotto a pallido riflesso per qualche dollaro in più.

 

un live fondamentale ….tra poche settimane in ristampa
Aspettando “Zappa in New York”

 

HOLY SHIT
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Sembra una cosa interessante…

 

Non credo che i piccoli gruppi non avranno mai una chance perché si utilizza l'ologramma di un artista famoso, anzi oggi con internet i piccoli gruppi hanno maggior visibilità rispetto al passato. Poi andare a vedere l'ologramma di Frank Zappa non preclude la possibilità di andare a vedere altri artisti

 

Frank Zappa 1970 Mothers box set to be released | Louder

 

Ieri YT mi ha suggerito questi. Che bestia che era Ruth Underwood.

 

Il video di Inca Roads non l’ho mai visto, ma in Montana è curioso come Zappa sembri lì un po’ a caso quando invece è il capo


Tra l’altro nella sua discografia mi ero fermato a Bongo Fury, cercherò di andare avanti

 

Era un po’ parte del personaggio, anche in Inca Road dà quell’impressione.

 

Frank Zappa, l'eclettismo fatto uomo - Zoa Studio - 04/12/2021

 

simpatica guida (o meglio suggerimento) all'ascolto di parte della discografia di Zappa

 

Il caso vuole che il mio primo Frank Zappa sia stato proprio quello di "Apostrophe", ma ero troppo giovane e non ci capii una mazza. Cassetta duplicata da 74', sono abbastanza sicuro che sul lato B ci fosse "Abraxas" di Santana (il giovane Dwight non si faceva mancare niente).

La svolta c'è stata con quei tre album sulla sinistra: "We are Only in It for the Money" lo ascoltati perché lessi in un libro che piaceva da matti a Freddie Mercury (mio mito giovanile), da lì a Freak Out e Absolutely Free il passo fu quasi automatico - ma li ho conosciuti comunque più tardi, e indirettamente.
Non conosco per intero la sterminata discografia del nostro ma posso dire che ho sempre trovato poco interessanti gli album strumentali e quelli troppo jazz-oriented (gusti personali, certo), per cui prediligo il lato nord-ovest e quello est della simpatica guida al mondo di F. Zappa.