Grand Magus

Quella di The Hunt era molto peggio secondo me, questa ha un soggetto banale però lo stile non mi dispiace

 

Pare che il nuovo album prometta molto bene...

 

mi arriva domani "Triumph and agony" ho sentito qualcosa sul tubo e promette bene

 

spero di trovarlo venerdì al concerto dei Riot, band straordinaria !

 

Cosa c'entrano i Riot con i Grand Magus non ci sono mica loro in concerto

 

In effetti la copertina è orrenda ma il contenuto se serve una copertina orrenda per un contenuto di questo livello, ben vengano le copertine orrende

 

Saranno presenti distro quindi spero di trovarlo in qualche banchino di CD/vinili

 

ma allora è bello l'ultimo? rispetto a the hunt com'è? chiedo perchè a me non era piaciuto molto.

 

Secondo me, molto meglio anche a me "the hunt" non aveva convinto comunque su YouTube puoi ascoltarlo

 

e lo so ma non ho tutto sto tempo. e rispetto a hammer?

 

L' ultimo mi esalta abbestia.
Grandi.

 

(rif. #101)

La recensione di Classic Rock, marzo 2014

I Dio in salsa vichinga

A lungo ispiratisi ai Rainbow, ultimamente i Grand Magus si sono gettati a testa bassa nel catalogo dei Dio alla ricerca di idee a cui attingere. Il loro nuovo lavoro sembra la fusione musicale di "Sacred Heart" e "Killing The Dragon", in tandem col genere di inni da battaglia che farebbero la gioia dei Manowar. Si comincia con la cupa e sinistra "On Hooves Of Gold", per poi prendere decisamente quota con la possente "Steel Versus Steel", immersa in un maschilismo pompato a cui da voce il cantante JB. Nelle rimanenti otto tracce è impossibile non tornare con la memoria ai Dio di "Sacred Heart", "Fallen Angels" e "Along Comes A Spider". I Magus però non si limitano a riprendere il suo lavoro, ma lo sfruttano come ispirazione per emularne lo spirito. La title track è una vera forza della natura, "Dominator" è una carica a testa bassa condotta dall'inconfondibile chitarra di JB, mentre i riff di "Fight" sputano letteralmente sangue. È un disco immerso nella grande tradizione dei Dio, ma che non rinuncia, per fortuna, alla sua originalità.
Voto: 8/10

 

Nel frattempo l'ho ascolticchiato ma non mi ha preso del tutto, come voto gli darei un 6.5

 

Io per apprezzarlo del tutto ci ho messo un po',specie la seconda parte del disco. Secondo me si sono ripresi alla grande dopo il deludente disco precedente mentre Hammer of the North lo trovo ancora validissimo.

 

Mi associo allabbestia...in questi ultimi giorni è una costante!