La True figura di m....

brividi

 

E poi parlano male di me

 

sbadato, metallaro, il motorino, la chitarra... se prima lo sospettavo, ora non ho più dubbi, il luppo è

Anticipazione (Spoiler)

 

alle superiori ho chiesto ad una supplente se avesse della vasellina, in realtà volevo chiederle se aveva la pagellina o qualcosa del genere

 

non è mia è comunque carina anche se non vale visto che ci sono di mezzo un sacco di sostanze illegali e quindi così è più facile fare figure barbine. userò nomi di fantasia comunque.

1997, ritorno da un illegal rave ore 10 del mattino si decide che bisogna riprendersi prima di ripresentarsi dalle rispettive famiglie quindi zona di decompressione casa mia notoriamente terra di nessuno e stato a parte. riprendersi a casa mia significava quasi sempre proseguire lo sfascio fino a quando non si moriva. ALESSANDRO stavolta non ci sta, è troppo provato e preferisce andare a casa a fare una doccia e provare a riposare. tutti quanti "nooo non andare TI SI INCULANO SICURO guarda che occhi che hai fai paura!" e lui "no no tranquilli vado gliela imbastisco in qualche modo, mi faccio una doccia un'oretta sul letto e ci vediamo dopo, torno presto".
alle 15 alessandro non da nessuna notizia, iniziamo a preoccuparci e qualcuno deve chiamare a casa sua per accertarsi che vada tutto bene. nessuno è in grado di confrontarsi nemmeno telefonicamente coi genitori di alessandro, o forse proprio con nessuno al mondo, ma comunque un temerario si fa avanti: EMANUELE. "dammi sto cazzo di telefono siete una massa di merde quello magari è morto che ci vuole a fare una telefonata"...

squilla il telefono...qualcuno risponde:

emanuele, con voce indescrivibile tra il preoccupato e il breakout psicofisico: "pronto si buongiorno sono ALESSANDRO che c'è EMANUELE?!?!"

megafacepalm di gruppo, ci guardiamo atterriti...ma il peggio deve ancora arrivare:

altro capo della cornetta: "emanuele?!? ma??? che cazzo stai a di???"

emanuele aveva chiamato a casa sua e aveva risposto il padre, di emanuele, che cercava se stesso a casa sua dicendo di essere alessandro.

fine. magari così non rende ma dal vivo a stento riuscimmo a sopravvivere dalle risate...

 

Me lo dicono da una vita

 

Non ho tempo di scrivere i dettagli, in ascensore con una coppia di sconosciuti appena dopo aver mangiato mezzo chilo di pane con l'uvetta , ci sarebbe voluto un arbre magique .

 

Ma perché che effetto ti fa il pane con l'uvetta?

 

dipende se l'ha mangiato o usato come supposta

 

Vado nel mio vecchio palazzo per andare a prendere la mia vecchia coinquilina e incontro davanti al portone il mio vecchio portiere.
Dopo 6 mesi.
Io: Ciao Vincè
Lui: Ciao Barbara!
Io: Come va?
Lui: A posto...
Io: E tu?
Lui: Emh... ok... allora ciao...
Io: Ciao.

Imbarazzo reciproco nell'aere.

Sta cosa di imparare meccanicamente a memoria conversazioni socialmente attese mi è sfuggita di mano.

 

Meglio la Finlandia e il non dover per forza parlare "per cortesia" anche se non si ha nulla da dire

 

sei un genio del male

 

Ieri in spiaggia, al compleanno di un amichetta di mio figlio:
P (mamma della festeggiata): Laura, prendi una pizzetta e un rustico coi wustel e le torte zebrata e bianca, lì ci sono le patatine e i salatini, sotto l'ombrellone blu c'è la borsa frigo con le bibite.
Io: Ah, grazie! Non me lo scrivi il nome sopra il bicchiere? (Risata ironica)
gelo totale, si zittiscono tutti.
Io: bè almeno tu non mi rimproveri se prendo la pizzetta sbagliata! (Risata ironica, ancora)
Gomitata da sinistra, un colpo di tosse da destra.
Io: almeno a questo compleanno non faremo la fame!
P si mette la mano sulla bocca.
Una voce da dietro: Per la cronaca, i nomi sui bicchieri li ho fatti scrivere per evitare di avere chili di plastica da smaltire e la presenza dei genitori non era prevista, per quello le pizze erano solo per i bambini!
Io: Carolina! Non ti avevo vista!
Carolina: tu invece ti fai sempre sentire...

 

Grande Laurilla