Libri

che meraviglia.. io a scuola in prima superiore uso Poe e Buzzati e Il mantello è l'unica cosa davanti a cui in qesti anni mi sono commosso in classe, avevo la voce rotta... che sentimentalone.
Invece I topi riscuote sempre un gran successo...

 

Mi manca. Ho un sacco di libri scientifici che mi interessa esplorare ma tempo e soldi mi obbligano a procedere adagio. Una vita, davvero, non basta per star dietro a tutte queste passioni,

Non infilare Poe, Buzzati e sentimenti nella stessa frase che inizio a piangere anch'io.

 

Per farti un'idea sul suo modo di scrivere e sulla validità in futuro potresti provare Sette brevi lezioni di fisica..che e' proprio un libricino e direi il suo più famoso.

 

Lo conosco, ha venduto un sacco di copie! Si trova a prezzi abbordabili, inizierò certamente da quello. Come detto altrove, ho anche Russell nella lista desideri.

 

Ho finito Elevation, il nuovo di King... romanzetto da 200 pagine, una novella diciamo. Carino, ma non mi ha lasciato molto.
Ora sto leggendo Il racconto dell'ancella, inquietante.

 

un paio di bei libri letti in questo inizio di 2019, mentre morivo di faulkner e trilogia della città di k di agota kristof. il primo è veramente un capolavoro, difficile, tortuoso, richiede concentrazione, ma di una potenza straordinaria. tra le opere migliori del secolo scorso. molto bella e particolare anche la trilogia della scrittrice ungherese, inizia come una favola nera nel primo libro per poi evolversi in qualcosa di diverso e inaspettato nei successivi due. ho finito proprio ieri di leggerla quindi il giudizio è molto a caldo, direi quattro stelline abbondanti.

 

Io di Faulkner ho letto La paga del soldato,il suo esordio se non sbaglio..ammetto non mi e' piaciuto particolarmente,la scrittura mi e' parsa confusionaria e la storia niente di che..insomma non mi ha preso.
Ma sicuramente proverò Mentre morivo che e' il suo più famoso.

 

Purtroppo non mi é "arrivato". L'ho trovato insopportabile e irritante, sempre a girare intorno allo stesso punto. Poi magari é stata la traduzione, ma non sono riuscito proprio a finirlo.. Magari più avanti riproveró.

 

indubbiamente è difficile, lo stile abbastanza oscuro e sperimentale, la storia costituita da tanti piccoli frammenti e raccontata attraverso i punti di vista di molteplici personaggi, flusso di coscienza, ricorso al simbolico, chiede tanto al lettore insomma, ma a me ha ripagato alla grande. non sono tanti quei libri che scavano così a fondo, che si imprimono a fuoco nella memoria, che creano immagini così potenti che continuano a scorrerti davanti agli occhi.

è stato il primo faulkner che ho letto, avevo a lungo rimandato proprio perché immaginavo già che sarebbe stato un qualcosa di abbastanza impegnativo, aspettavo il momento giusto. tra gli altri suoi romanzi più celebri l'urlo e il furore dovrebbe essere ancora più ostico, mentre luce d'agosto un po' più soft e lineare, forse il più adatto a un primo approccio. probabilmente il prossimo suo che leggerò.

 

io di faulkner ho letto solo un mini racconto giallo, Il fumo, ho però a casa L'urlo e il furore regalatomi da un'amica quasi dieci anni fa, ma non è ancora giunto il suo momento. In genere la difficoltà in un romanzo del novecento mi scoraggia.

piuttosto, in questi ultimi dieci giorni mi sono dedicato a cose molto brevi:

C. E. Gadda - Villa in Brianza (Adelphi, narrativa) raccontino molto divertente che vivendo in Brianza circondato da ville non potevo risparmiarmi.

G. Ceronetti - L'occhio del barbagianni (Adelphi, filosofia) raccolta di aforismi di uno dei rari pensatori veramente liberi (e soprattutto veramente pensatori) che sono arrivati fino ai nostri anni Dieci e davanti alla cui conoscenza ti senti un microbo; sono in disaccordo con lui sulla maggior parte delle cose che riesco a capire eppure (o forse appunto per questo) torno a leggerlo. A questo comunque ho preferito il più esteso Tragico tascabile.

W. H. Auden - La verità, vi prego, sull'amore (Adelphi, poesia) una decina di poesie che mi hanno lasciato abbastanza perplesso, ne ho apprezzate solo pochi momenti. Il titolo acchiappone e la lunghezza irrisoria ha permesso a questa cosina di arrivare alla ventiduesima edizione e raggiungere lo status di best seller che trovi alle casse delle librerie.

Lanza del Vasto - Il canzoniere del peregrin d'amore (Jaca book, poesia) l'autore è stato il punto di contatto tra il cattolicesimo e il pensiero di Gandhi; a questo ho preferito un romanzo, Giuda, mentre qui mi ha convinto solo a tratti.

A. Pozzi - Guardami. Sono nuda (Clichy, poesia) antologia di una delle (direi cinque) poetesse migliori del novecento italiano. La lirica che dà il nome alla raccolta, ad esempio, è prodigiosa.

 

Io sono sempre alle prese coi racconti di Buzzati ma nella mia consueta alternanza tra saggistica, racconti e romanzi, mi sono portato avanti acquistando "Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio", dello scrittore algerino Amara Lakhous. Edizioni e/o, quelle di Keret, quindi affidabile.
Mi ha intrigato il sunto della trama, mi è piaciuta la copertina e anche il titolo, quindi mi sono lasciato guidare dall'istinto.
Quoto la parte del tuo commento relativa a Gadda perché fin dalle note del risvolto di copertina si parla del "Pasticciaccio" che (cito) sta sullo sfondo segreto della scena come un nume tutelare.
Lo inizierò a breve.

 

io del Pasticciaccio ho solo letto o visto in scena dei brani, ancora mi manca..

da una parte è un sollievo sapere che ci sono cose belle che aspettano solo di farsi leggere (o vedere, o ascoltare)

lacrimuccia

 

Leggere i volumetti di Dwight, anche se a bocconi, é rilassante e bello come ascoltare l'heavy metal stesso

 

E per far pubblicità ci metto pure la faccia...a modo mio...

 

Come già detto al diretto interessato, leggere i suoi libri senza spotify/YT è una tortura
Viene una voglia di andare a cercare quel dato album, pagina dopo pagina, che fa impazzire.