Libri

Di suo ho letto una raccolta di racconti ''I giorni di Perky Pat e altre storie'',alcune molto buone e altre meno..e La svastica sul sole,sinceramente non mi ha fatto impazzire.
Cioè la vicenda e' atipica,originale,interessantissima ma non so non mi ha preso molto..forse lo stile di scrittura o forse troppe aspettative.

 

Il primo mi manca, invece La svastica sul sole l'ho letto tantissimi anni fa ma non mi era rimasto particolarmente impresso, anche se l'ambientazione è molto intrigante!

 

Il mio Dick preferito resta Ubik, davanti a Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch

 

Ecco magari in futuro proverò uno tra questi due,soprattutto Ubik sembra molto quotato.

 

[scusate]

 

Un professore della Repubblica Italiana... vergognati...

Ultimi acquisti:

1) L'arte della guerra (Sun-Tzu)

Letto moltissimi anni fa, è un testo che ha davvero tanto da insegnare e onestamente io di “trattato militare” ci ho sempre visto poco. Se uno conosce un minimo le filosofie orientali ci legge ben altro.

2) La scala a chiocciola (Mary Rinehart)

Niente a che vedere col film di Siodmak, anche se il mistero e l'inquietudine hanno largo spazio anche in questo giallo.
Nota curiosa: un luogo comune vuole che l'assassino sia sempre il maggiordomo, lo sanno tutti, eppure pochi sanno che il primo scrittore a piazzare un maggiordomo assassino nella letteratura gialla... è stata proprio la Rinehart, oggi dimenticata ma che al tempo riuscì a superare in celebrità perfino la Christie.

3) Il barone rampante (Italo Calvino)

Quarto libro di Calvino che porto a casa in un anno. Ci sarà una ragione. Su “Il barone rampante” non credo di dover aggiungere un granché, è un caposaldo della nostra letteratura e un inno alla coerenza, alla fedeltà nei riguardi dei propri princìpi più profondi e sinceri (per chi ne ha).

 

va che non siamo sul topic dei Manowar

 

Vedi apologeti ovunque.

P.S.
Non so che significa, quella parola: l'ho letta in un tuo post e ora la uso sempre.
Scusa se mi congedo così velocemente ma devo andare a cucinare la mia cena apologetica.

 

Come scrittura i successivi sono più curati, il primo non è male, ma è una serie che cresce durante i vari libri!

 

anch'io non ho la minima idea del significato, ma suonava dannatamente bene

 

Ieri ho finito l'ultimo libro del Trono di Spade, e il fatto che l'abbia finito proprio nel periodo in cui si è conclusa la serie TV non è stato voluto, è stato un Miracolo.

Con quello che succede anche solo negli ultimi 3 capitoli, capisco perché la gente freme per l'attesa di un seguito.

 

Ultime letture:

Joe Lansdale - La sottile linea scura..Provincia americana,drive-in,misteri sepolti e tornati in superficie,detto così forse mando un pò fuori strada comunque credo sia il libro che mi e' piaciuto di più negli ultimi mesi;forse e' il migliore di Lansdale,almeno il più famoso..comunque questo scrittore ha un nuovo fan.

Fred Vargas - Nei boschi eterni..Solito acquisto a caso al mercatino,ispirato da titolo,copertina e prezzo irrisorio.Poliziesco/thriller/fantasy,ammetto che le prime pagine mi hanno lasciato molto indifferente,poi sicuramente la storia e' cresciuta e tutto e' diventato interessante;comunque queste 'saghe' dove un personaggio e' protagonista in più storie non fanno per me(a parte Arturo Bandini /John Fante e al massimo qualcos'altro),non so come si piazza questo per qualità nei libri di Vargas con protagonista il commissario Adamsberg,comunque non ho molta voglia di leggere altro.

 

Bello La Sottile Linea Scura

Acquistati oggi:
It di King, me lo rileggo in lingua originale a 15 anni dalla prima lettura
The Expanse #1, lo rileggo e spero stavolta di continuare coi successivi,
The Stormlight Archives #1, boh, stava a 6 euro in digitale
Children of Time #2, il primo era stato il miglior libro di fantascienza degli ultimi anni, vediamo come seguita!

 

Ho recuperato in blocco, dopo averli trovati a prezzi stracciati, i primi sei volumi in lingua originale della saga The Laundry Files (trad. saga della Lavanderia, edita su Urania) di Charles Stross, un incrocio tra spionaggio inglese, sci-fi, horror lovecraftiano e una punta di fantasy, scritto con il classico piglio british (quindi con toni abbastanza umoristici, ma senza mai cadere nell'eccesso) e con essenzialmente un cazzone nerd (Bob Howard) come protagonista.

Mi ero già preso benissimo con il primo Rapporto sulle Atrocità uscito un paio d'anni fa, poi lo scorso anno hanno deciso di spezzare il secondo (pure molto bello) Jennifer Morgue in due volumi e ciao, specie considerato che hanno tagliato tutta l'appendice al volume (tra cui un racconto intero). Anche perché già sono usciti nove libri mentre in Italia il prossimo mese arriva il terzo (e Mondadori ha detto di non voler pubblicare più di un libro l'anno), a questi ritmi non si finisce più.