Manilla Road

Parliamo di questa grande band statunitense...........

 

Una band eccezionale! Peccato che non canti più Mark Shelton! I migliori dischi dei Manilla road sono (secondo me): Crystal logic, Open the gates e Deluge!

 

una grandissima band dall'indubbio valore che solo ora sta raccogliendo i frutti di tanti anni di onorata carriera

 

Una delle mie band preferite in assoluto! Dal 1983 al 1987 i Manilla Road compongono quattro dischi mostruosi: Crystal Logic, Open the Gates, The Deluge e Mystification. Ottimi anche i loro due ultimi lavori, con un cantante che (nonostante non sia all'altezza di Shelton) riesce tutto sommato a non far rimpiangere il passato, sarà grazie alla timbrica molto simile...

Permettetemi di fare una "breve" considerazione sulla loro discografia sullo stile di quella del topic sui Saxon, ne ho bisogno vitale.


1° periodo: 1980 - 1983:

1980 - INVASION: Esordio molto particolare... Non si tratta ancora di Heavy Metal, ma piuttosto di un Hard Rock già epicheggiante (soprattutto nei testi) e un po' psichedelico. Sicuramente è un disco da valutare anche in base al contesto storico, difficile da ascoltare e per questo consigliato solo ad appassionati e collezionisti.
Voto: 70

1981 - MARK OF THE BEAST: Risale al 1981, ma vede la luce solo nel 2003 per motivi piuttosto ignoti... Senz'altro un passo avanti rispetto al diretto predecessore: i brani sono più lunghi, articolati e generalmente più coinvolgenti. Si avvertono a mio avviso anche le prime sonorità realmente Heavy (soprattutto nella magnifica Avatar).
Voto: 75

1982 - METAL: Ancora molto simile a Invasion e a Mark of the Beast in quanto a sonorità, ma contiene canzoni forse più belle come Defender, Queen of the Black Coast e Cage of Mirrors. Questi tre dischi comunque, come ho già detto, li valuterei più per l'importanza storica che per la qualità e mi sento di consigliarli solo ai fan più sfegatati, il meglio deve ancora arrivare...
Voto: 75


2° periodo: 1983 - 1987:

1983 - CRYSTAL LOGIC: Ecco il saltò di qualità. Crystal Logic è puro Epic Metal e le influenze Hard Rock che caratterizzavano i primi dischi lasciano spazio a un suono più compatto e pesante (Heavy Metal, appunto...). Necropolis, Crystal Logic, The Veils of Negative Existence e soprattutto la conclusiva Dreams of Eschaton diventeranno ben presto grandi classici del gruppo. Canzoni che si snodano tra melodie epiche, cambi di tempo, rallentamenti Doom e ritornelli da pelle d'oca. Capolavoro assoluto nonchè pietra miliare dell'intero movimento Epic.
Voto: 100

1985 - OPEN THE GATES: Primo concept dei Manilla Road (d'ora in poi questa sarà una loro vincente prerogativa) e disco, se possibile, ancora migliore di Crystal Logic. Le liriche sono incentrate sull'immortale leggenda di Excalibur e musicalmente il disco è molto simile al precedente (seppure un po' più orecchaibile), ma forse più completo dal punto di vista della scelta delle canzoni. Capolavori: la title track, Astronomica e la magnifica Road of Kings, vero e proprio inno del gruppo.
Voto: 100

1986 - THE DELUGE: Terzo masterpiece della band, a detta di molti il loro miglior disco. The Deluge è un concept su Atlantide più innovativo e se vogliamo più "sperimentale" rispetto al passato, anche se lo stile della band infondo è sempre quello, inconfondibile. La lunga title track è a mio parere la canzone più bella mai scritta da Shelton e compagni, sicuramente la più complessa e ambiziosa. Da seganlare anche la bellissima Divine Victime e qualche passaggio più speed che lascia intravedere il futuro del gruppo (Dementia, per esempio).
Voto: 100

1987 - MYSTIFICATION: Album che fa da ponte tra la seconda e la terza parte della carriera del gruppo e che può essere considerato come un quarto capitolo da aggiungere alla precedente storica trilogia. Questa volta il concept è ispirato alle storie di Edgar Allan Poe, ma la musica cambia... Già dalla introduttiva Up from the Crypt si capiscono le intenzioni della band: un Heavy Metal ancora epico ed evocativo, ma dai forti tratti Speed-Thrash. Purtroppo questa scelta stilistica costerà non poco ai Manilla Road, che con i successivi dischi perderanno quasi del tutto la loro già scarsa popolarità. Il disco è comunque un lavoro superbo, in cui non mancano episodi in vecchio stile come la bellissima title track (tutt'ora uno degli indiscussi cavalli di battaglia della band), Spirits of the Dead e Dragon Star.
Voto: 90

1987 - ROADKILL LIVE:
Unica testimonianza live dei Manilla Road... e unico dannato disco che mi manca della loro discografia! Mai trovato. Dicono che sia molto valido, ma naturalmente non mi esprimo. La scelta dei pezzi però sembra molto invitante, a partire da The Deluge...
Voto: S.V.


3° periodo: 1987 - 1992:

1988 - OUT OF THE ABYSS: Le influenze tendenzialmente Thrash di Mystification si fanno molto più marcate con questo Out of the Abyss, album che purtroppo non riuscirà a competere con quelli del secondo periodo nonostante dimostri una notevole perizia tecnica del gruppo. Niente di brutto comunque. Anzi, un lavoro abbastanza originale e fin troppo sottovalutato.
Voto: 70

1990 - THE COURT OF CHAOS: Simile ad Out of the Abyss, forse un po' più oscuro anche per l'introduzione delle tastiere nel sound. Anche questo è un disco che fa bene il suo dovere, senza pretendere di ripetere la gloria degli antichi fasti. Molto bella la title track.
Voto: 70

1992 - THE CIRCUS MAXIMUS: Unico vero passo falso dei Manilla Road, sempre che di Manilla Road si possa parlare... Già, perchè The Circus Maximus è in realtà un progetto solista di Mark Shelton per il quale alla fine fu usato ugualmente il nome "Manilla Road". The Circus Maximus è uno scialbo tentativo di svolta che porterà il sound della band su lidi addirittura Rock melodico... Una scelta che di certo non rende molto... Carina Thron of Blood, il resto niente di che. Vabbè, un brutto disco c'è praticamente in ogni discografia di ogni grande gruppo.
Voto: 55


4° periodo: 2001 - ?:

2001 - ATLANTIS RISING: Grande ritorno al passato! all'alba del 2000 un altro concept album su Atlantide che riprende le vecchie sonorità epiche in chiave più moderna ed elaborata. Il sound è decisamente più pesante ed oscuro rispetto al secondo periodo della band, ma lo spirito è lo stesso! Bello davvero. Buona prestazione del nuovo cantante dalla timbrica in tutto e per tutto simile a quella del buon Shelton.
Voto: 85

2002 - SPIRAL CASTLE: Ultimo disco dei Manilla Road (per ora...). L'irruenza di Atlantis Rising lascia spazio a sonorita più innovative e in un certo senso "progressive" (lasciatemi passare il termine...). Molti non apprezzano il cambiamento (che secondo me è comunque molto marginale), io ritengo invece che Spiral Castle sia il degno successore di Atlantis Risng. Anzi, credo che sia un disco molto coraggioso anche grazie all'inserimento di cantati in growl e parti di una pesantezza non indifferente.
Voto: 85

 

Un gruppo di livello assoluto!

Il trio Crystal Logic/Open the Gates/The Deluge è inarrivabile, ma con mio piacere ho sentito che anche Mark of the Beast è veramente un bel disco.

Sto lentamente ricostruendo la discografia e devo dire che per ora non c'è un disco che sia deludente. Courts of Chaos e Atlantis Rising sono certamente sotto lo standard degli altri album, ma si tratta comunque di ottimi dischi.

Ora sto aspettando che mi arrivi Mystification, e il mese prossimo spero di riuscire a ordinare le ultime due ristampe dal quell'etichetta greca.

 

Devo assolutamente fare i miei complimenti a Drake x l'ottimo excursus... spero a presto l'ultimo tassello live.
Inequivocabile l'enorme bellezza della "trilogia". Se proprio devo scegliere, personalmente metto Crystal Logic davanti a tutti.

 

Quoto!

Crystal logic è il capolavoro puro dei Manilla

 

veramente fondamentali per chiunque ami l'epic! li ho scoperti da qualche mese, prima, ahimè, ancora non ero un epic-metaller, ma devo dire che mi hanno preso subito, anche grazie al timbro particolarissimo del singer!!

Ho the deluge e crystal logic, entrambi molto belli!

Ma non sono sicuro che the deluge parli di Atlantide. Forse qualche song, ma non tutto!!! Non mi pare un concept!

 

veramente fondamentali per chiunque ami l'epic! li ho scoperti da qualche mese, prima, ahimè, ancora non ero un epic-metaller, ma devo dire che mi hanno preso subito, anche grazie al timbro particolarissimo del singer!!

Ho the deluge e crystal logic, entrambi molto belli!

Ma non sono sicuro che the deluge parli di Atlantide. Forse qualche song, ma non tutto!!! Non mi pare un concept!

 

E' stato un piaere per me scrivere un po' su di loro. Non mi stancherò mai di dire che i Manilla Road nella mia classifica personale sono secondi solo ai Manowar! The Deluge in effetti non è un concept totalmente ispirato ad Atlantide (Divine Victim per esempio è dedicata a Giovanna D'Arco), però gran parte delle canzoni fanno riferimento a questo mito, a partire dalla title track, che poi per me è il vero cuore del disco.

Comunque tra non molto dovrebbe arrivare il nuovo lavoro in studio (stando a Shelton si tratterebbe di un nuovo concept). Per curiosità, qualcuno li ha visti a Brescia?

 

una delle più grandi band metal di tutti i tempi a cominciare dal loro esordio hard prog di "invasion" fino al'ultimo ed oscuro grande lp "Spiral castle", spettacolari dal vivo.

 

non ci sono parole per descrivere i mitici Manilla Road! Crystal logic, Open the gates e The Deluge sono fantastici. Ho trovato The Deluge in picture-disc (500 copie); è ancora più emozionante ascoltarlo in vinile!

 

Dio come godo quando si parla di loro!
Più o meno concordo con drake (vabbè non in tutto, però...), anche se personalmente darei una bella manciata di voti in più a The Courts of Chaos (85 - 88). Cavolo "Road to chaos" è davvero opprimente!!!

 

Ho sia Crystal logic che open the gates, entrambi tra i miei dischi preferiti...
Il primo è più magico e diretto (è quello tra questi 2 in cui la voce di Mark è più evocativa), il secondo è leggermente più cervellotico, anche se stranamente la voce di Mark si fa qui più aggressiva e diretta e meno nasale e magica, ma non per questo meno bello, geniale l'idea di contaminare con mitologie pagane e nordiche la saga di re Artù, un nuovo punto di vista sensazionale che dovrebbe essere pubblicato in un libro...

 

Una cosa che mi sono dimenticato di far notare è come gli ultimi due lavori riprendano si lo stile della storica trilogia, ma anche il sound claustrofobico e oscuro del periodo thrash. Personalmente li vedo un po' come un ben riuscito compromesso tra le due formule, un buon riassunto della loro carriera musicale.