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Manowar

Discussione in 'Heavy Metal' iniziata da omega, 6 Agosto 2004.

  1. Dreki

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    21 Gennaio 2019

    Ehi, pure in March for Revenge!

    Un discorso non banale.

    Prima di tutto, va detto che se il discorso "take their women" è stato affrontato quelle singole volte, il discorso "kill! - KILL! - KILL!!" è invece presente nel 75% delle canzoni, e forse sto andando per difetto. Insomma, la stragrande maggioranza dei pezzi dei Monarchi hanno testi VIOLENTI, decisamente violenti.

    Proprio per questo per me è abbastanza fondamentale marcare la differenza fra un contesto di vita "realistica" quale quello dell'intro di "Warlord", e tutto il resto. I MANOWAR dell'epoca (e non solo) hanno sempre parlato di un contesto ben preciso, con le groupies che avevano un ruolo quasi paragonabile a quello di Dawk nella vita della band. E fin qua niente di male: "Born to rock drink and fuck". Non "born to rock, kill and rape", termini che se estrapolati dai loro contesti sono termini criminali, non solo di cattivo gusto.

    Ma quando poi si sposta lo sguardo e si va sui testi, beh, per me è come cambiare lingua. Paradigma. Che sia Conan o un qualunque contesto sword & sorcery piuttosto che l'epos greco (abusare sessualmente delle proprie schiave, per gli achei dell'Iliade tanto per dirne una, era una cosa "quotidiana") la lingua diventa quella: campo di battaglia, violenza, uccisione, sangue e "take their women". Del resto, in quel tipo di mondo proprio non ci vedo spazio per il romanticismo o per un modo diverso di vedere le cose.
    Che sia esagerato e sopra le righe: nessun dubbio.
     
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  2. judas81priest

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    21 Gennaio 2019

    Non ricordavo proprio, sarà che della sacra tetralogia Into Glory Ride è quello che ho amato e ascoltato meno.

    Confermo, poi sarà che la violenza intesa come semplice atto fisico del picchiare e uccidere mi turba relativamente poco (restando nella confortevole parentesi della musica, del cinema e della letteratura)... mentre quando la violenza diviene quella psicologica e fisica dello stupro ammetto che, pur essendo consapevole che stiamo parlando di finzione, prevale il lato bacchettone e provo repulsione, aggravata dal contesto culturale: se gli antichi greci mi raccontano di Agamennone che abusa di Cassandra provo un fastidio differente dal sentire Eric cantare dell'oscuro vendicatore che perpetra azioni abominevoli su madri e figlie.
     
  3. Dreki

    Dreki
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    21 Gennaio 2019

    :none:.... :crush::evil::fool::fight: :demon::demon::demon: ....eccetera.


    Il punto è che è estremamente più "credibile" rispetto ad ammazzare orde di nemici fuori dalla rocca per SALVARE la lady di turno, amarla e sposarla eccetera.
    In un universo sanguinario, sanguigno e sanguinolento... la sfera è questa.
    Che poi il vero eroismo non abbia NULLA a che vedere con 'sta roba, siamo d'accordo. E che la letterale messa in atto di quei gesti sia roba da barbarie storica e da galera contemporanea, idem. ma resta il fatto che per me quello deve essere il contesto "giusto" per l'Epic Metal, e in particolare per quello barbarico.

    Uhm... e perché?
    MI spiego: perché non dovremmo riconoscere all'Epic Metal un contesto culturale tutto suo?
     
  4. judas81priest

    judas81priest
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    21 Gennaio 2019

    :ops:
    ahahahah, lo sapevo che sarei incorso nella tua ira con questa frase.

    Sono cresciuto leggendo i miti greci e norreni, ho fatto colazione a pane e Robert E. Howard e merenda con la Roma di Colleen McCullough quindi non posso che darti ragione.
    L'epica, quella a cui si rifà l'Epic Metal è sanguigna, torbida e oscura, il romanticismo cavalleresco non è di casa... e non ce lo vogliamo nemmeno.

    Forse se questi testi li avessero scritti i Cirith Ungol o i Manilla Road ti darei ragione subito e senza troppi pensieri, vanno contestualizzati nell'ottica del racconto Sword & Sorcery.
    L'atteggiamento "birichino" della costruzione degli ideali da Defender manowariano, nascosti o messi ben in mostra nei loro testi, mette i Manowar in una situazione un po' ambigua... qui torno al discorso che facevo nei post precedenti: nel contesto di racconto barbarico sono concetti che tollero, quando invece il racconto ha diverse chiavi lettura, tra cui una specie di propaganda della fede metallica, la cosa mi fa storcere il naso.
    Poi una persona con un briciolo di senno sà distinguere che il racconto mitologico e la propaganda del verbo metallico sono due cose distinte, ma in America c'è pieno di gente che il buon senso non sa nemmeno dov'è di casa.
    Poi il dato di fatto è che per quel che ne so io nessuno s'è messo a uccidere e trombare vecchine perché glielo hanno detto i Manowar (magari prima trombandole e poi uccidendole perché nell'ordine inverso lo fanno solo i fan di Alice Cooper) , tutta sta solfa tanto per far chiacchiera.
     
  5. Dreki

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    21 Gennaio 2019

    Judas, te lo dico: probabilmente hai aperto IL PIU' BEL DISCORSO qua sopra, almeno per quel che mi riguarda, da chissà quanto tempo.
    Da quanto non si entrava un po' nel merito della filosofia manowariana, anche sui testi?
    Grande!!!

    Tema davvero notevole.
    Curioso, perché tu stai -in un certo senso- ribaltando il punto di vista.

    Ovvero: da sempre (o comunque da tanto) viene riconosciuto ai MANOWAR che la vera forza che hanno avuto, coraggio o faccia da culo che sia, sia proprio stata quella di dare un taglio epico alla propaganda della fratellanza metallica. E non, viceversa, di dare un taglio da propaganda metallica all'Epic. Il senso di aderenza alla fratellanza saltava fuori in moltissimo Hm anni '80, ma anche prima, ce l'avevano molti altri gruppi . I MANOWAR però ne fecero una questione di "vita-o-morte".
    Nel booklet di IGR tirarono fuori già il Death to false metal! scritto a chiare lettere. Concetto che poi ribadirono in HTE, nell'urlo barbarico prima di "Black Arrow" ma anche coniando "Army of Immortals", il primo dei centomila tributi ai fans ("Gloves of Metal" non era abbastanza, secondo me).

    Però che i MANOWAR fossero "quella roba lì", ovvero una band con tendenze dominatrici e una forte propaganda verso la fratellanza, era già chiaro anche da alcuni versi di "Battle Hymn".
    Insomma, se rileggo anche alcune interviste dell'epoca (come questa, MONUMENTALE, di Riva), appare abbastanza evidente che lo spirito Epico dei MANOWAR fosse il modo di mettere un musica una visione che non era solo fascino per il mito o la sword&sorcery, ma un'intera metafora della vita.

    Tu invece stai quasi "rileggendo" l'intera visione.
    Non l'avevo mai vista sotto questa luce.
    Ho sempre pensato che i MANOWAR avessero bisogno della metafora epica per dare un senso estetico e sonoro alla loro visione di unione&dominazione, e non che avessero aggiunto questa sfumatura di dominio, violenza e oltranzismo a un fondale Epico.
     
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  6. Gwinet

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    21 Gennaio 2019

    ESATTO.
    Stanno semplicemente facendo sesso. i "genitori" tornano a casa e li beccano, il ragazzo si prende un paio di cazzotti dal "padre" interpretato da Joey.

    EDIT: nel rispondere non mi si visualizzavano tutti gli altri messaggi. ed ho scoperto di aver risposto a cavolo quindi completo il messaggio

    Bellissimo discorso e belle considerazioni. Davvero interessanti.

    Di come "Pleasure Slave" sia differente da i vari "take their women", lo ha già spiegato @Dreki e mi trovo d'accordo.
    E mi trovo d'accordo da donna. E diciamocelo non tutte le donne tollerano certi concetti. Ma è proprio qui che fa fatta la scissione: l'ambientazione della song.
    Mi si parla di un mondo barbarico, sanguinario, violento in cui la guerra di faceva a mani nude e corpo a corpo (capitemi, intendo senza armi automatiche o missili), in cui lo stupro era un'arma per affermare la supremazia del popolo conquistatore. Spesso stupravano le donne proprio per generare nuovi guerrieri, per affermare il loro predominio e la loro supremazia anche in quanto linea di sangue, se la popolazione conquistata era degna; si stuprava per sottomettere e schiavizzare anche i nascituri se la popolazione fosse stata reputata indegna e non alla pari.
    E questo, che io - donna - lo aborra o meno (e mi fa orrore, lasciate perdere, mi fa orrore) è parte del retaggio umano, è parte di quello che le popolazioni che hanno dato origine a tutti noi, hanno fatto.

    OGGI, in un contesto sociale ed economico moderno NO. Non lo accetto e mi fa attorcigliare le budella e non solo.

    MI si canta di "pleasure slaves": ci rido. ci rido perchè è la provocazione die DeMaio e company. perchè come loro stessi hanno detto in non so più che intervista: si parla di donne che vogliono. Che non hanno problemi a fare certe cose. Donne che si sono liberate di maschere e stereotipi per vivere la loro sessualità in modo libero e libertino. Nessuna costrizione. nessuna violenza. Scelta.
     
    #25491
    Ultima modifica: 21 Gennaio 2019
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  7. The Dweller

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    21 Gennaio 2019

    Non l'avevo mai letta, è bellissima :shock:
    "Into Glory Ride è diverso da Battle Hymns: è il prosieguo del brano omonimo. Questa canzone è l'esatta descrizione del gruppo che non suona né a velocità supersonica, né troppo lentamente. La nostra è una velocità trionfale, maestosa; un suono reale! Una velocità media, forte, come se stessi cavalcando. Immagina un esercito a cavallo schierato che avanza compatto. Questo è il modo in cui sentiamo la musica: la cavalchiamo."
    Bella descrizione di quel capolavoro di album e dell'epic in generale...
     
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  8. Dreki

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    21 Gennaio 2019

    Penso che tutta la storia delle groupies non sia meno "epica" che il viaggio di Odisseo fra ciclopi, sirene e isole di Circe.
    Leggasi: credo ci sia MOOOOOLTO di fantasioso in tutto :D
    ... oddio: a meno che Pleasure Slave non sia quello che Joey intese quando lesse che esistevano le "vacche sacre" a Giove!!! :shutup::shutup:


    Penso che il punto sia esattamente questo.
    Gli anni '80 avevano tante differenze, nell'approccio e nel linguaggio. L'Heavy Metal era musica da maschiacci. le ragazze erano le groupies.

    In più... parliamo di una band che ha SEMPRE giocato su quel concetto. I MANOWAR sono la stessa band che per anni ha chiamato sul palco ragazze di ogni nazione, come parte integrante dello show, urlando "Show your tits!!!" davanti alla folla. Chi era alla fanconvention epocale del 2005 si ricorda una certa scena (finita pure nel DVD mi pare) che... beh, parlava da sola.
    Eppure, quello era il gioco delle parti. E ho sentito molte più ragazze stare al gioco con goliardia di quante ne ho mai sentite offendersi - si intende, fra le fan.

    Il discorso che fa Gwinet qua sopra è GIUSTISSIMO.
    La stessa civiltà romana nacque con una spedizione finalizzata a un rapimento e stupro, il "ratto delle sabine" non era null'altro che quello.
    Nelle loro liriche i MANOWAR hanno esaltato l'epica violenta e barbarica a tutto tondo: in tutta la sua brutalità. Una band come i Virgin Steele, con un personaggio come DeFeis molto più eclettico nelle sue ispirazione, concepì un concept interamente al femminile come Visions of Eden e un testo in particolare, "God above God", in cui il taglio dato al tema dello stupro è incredibilmente drammatico e doloroso (l'han fatto anche in altri pezzi, eh: era per dirne una).

    Ma i MANOWAR... no, i MANOWAR sono "quella roba lì".
    Continuo a pensare che per loro fosse la più semplice espressione di potenza, o meglio il modo in cui scelsero di declinarla come immaginario. Molto più che il contrario.
    Scelsero l'epicità del barbaro come simbolo di potenza ma anche di genuinità (un aspetto che dovevano tenere in conto nel loro messaggio di fratellanza). E non la ferocia violenta del barbaro come maschera per parlare di violenza sulle donne.
     
  9. Gwinet

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    21 Gennaio 2019

    Anche perchè, avessero voluto parlare di violenza sulle, metafore o non metafore potevano essere ben più gretti, scurrili e violenti.... mentre loro hanno sempre dichiarato di amare le donne e in questo caso si parla non di sesso ma di rispetto ed è per questo che - da donna - non mi sento nè offesa nè in qualche modo umiliata da certi testi perchè bisogna guardare l'ottica del contesto in cui si esprimono certi concetti. Che DEVONO restare legati ai testi e alla loro ambientazione e NON alla realtà attuale della società odierna.
     
  10. Gwinet

    Gwinet
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    21 Gennaio 2019

    Ricordo di aver sentito DeMaio dire che lui ci prova con tutte (o almeno così ai tempi d'oro :fesso::fesso:) se una ci sta, ok. se una non ci stà ok lo stesso si passa oltre. Così come ha sempre detto che non ci provava con quelle sposate e/o fidanzate (poi quanto sia vero, non si sa ma insomma.... :D:D). Nessuna necessità di far valere la forza: di donne ce ne sono tante perchè costringere?
     
  11. the Fierce

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    21 Gennaio 2019

    due cents. oltre a quanto già detto da Dreki e Gwinet, trovo che lo stupro, in Dark avenger, abbia la funzione di far capire quanto siano moralmente bassi (quasi paradossale, nel contesto :D ) e pavidi coloro sui quali il protagonista si vendica: "
    I take their wives and daughters/They stand there watching, watching/Hoping to get my life/But when I'm through they know that they must pay"
    tipo, "prenditi moglie e figlia, ma risparmiami la vita". tuttavia, è sempre necessario tenere in considerazione il contesto "heroic-fantasy" in cui è inserito, come già giustamente ribadito
     
  12. Dissid3ntAggressor

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    21 Gennaio 2019

    senza polemizzare ulteriormente su cose futili, non ti garba "Warlord" su Into glory ride? Non ascoltarla

    per quanto mi riguarda è un grandissimo pezzo, come tutte le songs su quel disco, e secondo me non stona proprio. Non so come tu possa dire "Penso che faccia cagare al 90% dei fans dei manowar", è una frase priva di senso. Ogni fan ha i suoi gusti e conosco tanta gente che ha consumato Into glory ride come l'ho sempre consumato anche io, e ti assicuro che quel pezzo non l'ho mai saltato.
     
    #25497
    Ultima modifica: 21 Gennaio 2019
  13. Dwight Fry

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    21 Gennaio 2019

    Voi metallari stupratori di donne vive non avete idea di cosa vi perdiate.
    Necrofilia forever.
    P.S.
    Un judas81priest raffinato citazionista. Complimenti.
     
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  14. Dissid3ntAggressor

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    21 Gennaio 2019


    ma vuoi capirla che De Maio non sa più cosa inventarsi??? sai perchè? perchè non ha più un minimo di ispirazione da anni. Non scrive un pezzo decente dal 2002. Per questo questi "remastering" mi irritano a morte. Puzzano di scarsita' di idee e basta. Il mio era chiaramente un modo di dire riguardo a Scott e Ross.....la sensazione che De Maio non abbia rispetto ne per l'uno ne per l'altro è MOLTO tangibile..visto che sono stati entrambi "elegantemente" invitati a lasciare la band......ai tempi che furono
     
  15. the Fierce

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    21 Gennaio 2019

    perchè mai una REMASTER dovrebbe essere sintomatica di scarso rispetto per Ross e Scott? rispetto che, ad ogni modo, si esterna in altri modi.
    sull'invito a Ross di lasciare la band non metto la mano sul fuoco, visto che lo stesso Boss cambia versione a seconda di come tira il vento.
    secondariamente: remaster per sopperire alla mancanza di idee? sul serio si prende in considerazione questa ipotesi?
     
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