Medicina & Salute

un caso che mi conforta sempre nella medicina è mio nonno che crepò mesi fa, era del 1920, mi ha raccontato sempre robe che io tipo sterilizzo i piatti in lavastoviglie e lui ha mangiato per anni vermi in prigione e non è mai entrato una sola volta in ospedale se non quando è crepato, praticamente quel giorno stava come i maiali dal nulla non riusciva più a far le scale (che faceva quotidianamente a 200 anni), chiamo l'ambulanza, arriva un suino che dice non c'è l'ascensore? e io le dico no è una casa costruita negli anni 20 è già tanto se non devi arrampicarti, praticamente salgono su tutti a parte questa che scopriamo dopo essere il medico, arrivata su quando già mio nonno era in barella quelle per portarli giù dalle scale che tipo gli dicono dell'analisi istantanea del sangue (quella roba nel dito) e lei ci fa ma lo sapete che ha 3 tumori e che da un momento all'altro rischia di morire per trombi nel sangue o cose così, e io le dico non ha mai fatto un esame del sangue o una visita in 98 anni di vita, quindi tipo aveva tumori e cancheri di ogni tipo ma non ha mai avuto niente è crepato a 300 anni e io se va bene come minimo eiaculo sangue o cose simili

 

Perfetto

 

Il nonno biologico è buono ma costa di più

 

Che poi c'è sempre da vedere se è veramente biologico che un sacco di gente ti dice che è biologico poi scopri che ci sono 3 cancheri

 

Eh ma in realtà biologico vuol dire pure senza pesticidi, quindi ci può stare che è un po' incancarito

 

Ah.

 

In concreto non ho capito la domanda.

 

Capisco la tua voglia di fare, di imparare e di vedere un miglioramento tangibile del tuo operato (basta pensare a un foro di trapano in urgenza), ma essere medico è qualcosa di più, ovvio che non c'è bisogno di sottolinearlo perchè ho capito il senso di quello che dici, però detta così è un po' troppo semplicistica.
Lasciando stare l'aspetto economico che, ahinoi, è fondamentale in qualunque attività lavorativa (e che purtroppo quando si sentono dei tagli alla Sanità è come sentir dire "domani c'è il sole" e "francamente me ne infischio, aiutiamoli a casa loro"), non trovo nulla di inutile nel migliorare la qualità della vita a qualcuno, se non ci si riesce vediamo di capirne il motivo, dopo una Cloward si ha un miglioramento, ma la sutura ha portato una denuncia? Funziona così, si sa.
E' insensato regalare 2 anni di vita?
Io ho la mia inquadratura giusta o sbagliata che sia ma credo che per potersi gettare nell'emergenza urgenza si debba saper conoscere il 100% di ciò che c'è da sapere. E saperle a menadito e farle perfettamente anche quando si è stanchi.
A parte rari casi gli specializzandi di anestesia al secondo anno sanno ancora ben poco o, meglio, sanno come le cose devono andare, ma l'ulteriore studio serve per gestire l'inaspettato.
Proprio per questo motivo, se tutto fila liscio, è giusto che la nota operatoria sia una palla e noi vogliamo che sia una palla. Altrimenti si finisce per essere come gli sportivi che guardano la F1 sperando nell'incidente alla partenza. Consci che 5 secondi bastano per morire e in quei 5 secondi devi decidere ed agire. E questo è ancora più difficile se 5 secondi prima tutto era rose e fiori, situazione che permette di abbassare la guardia e far calare la concentrazione. La grande difficoltà di un anestesista è proprio questa: esserci quando serve. Il più delle volte i chirurghi ci "odiano", ma quando c'è un problema siamo noi che pariamo il culo a loro. Perché se il paziente muore in SO è una cosa, se muore altrove (dopo giorni o settimane, perchè è il naturale percorso data la gravità del caso) le cose cambiano, e di tanto.
Tutto dipende anche dalla specialità: in NCH la capacità dell'anestesista viene fuori prima e dopo, durante alla fine è una barca che va da sola, a parte gli aneurismi nessun rischio di perdita di punti di Hb, nessuno scompenso metabolico, minimo rischio di shock settico (non stiamo parlando di perforati, addome acuti o politraumi), dal punto di vista respiratorio un bijoux.
Incominciamo a parlare di un intervento demolitivo, una CEC in cardiochirurgia, DCP o ECMO e anche se va tutto liscio qualcosina da fare c'è. Senza parlare di emergenze come rottura di utero, politraumi ecc.
E una volta imparato a gestire l'adulto, ci sono i neonati, i lattanti, i bambini. La storia è lunga.
Mentre in T.I. le difficoltà si aggiungono ulteriormente, ma non è il caso.

 

Quali scuole di anestesia sono buone in Italia che tu sappia? In particolare con una buona neurorianimazione

 

Francamente non saprei cosa dirti. I concorsi di specializzazione erano differenti una volta e io, per vicinanza e culto, volevo andare a Pisa e ho studiato a Pisa.

 

a me l'anestesia totale fa paura

 

Anche l'anestesista dovrebbe farti paura

 

Tu perché non conosci il direttore di Medicina Legale di Ancona, il dottor Tagliabracci (controllate su internet se non ci credete)