Musicista professionista: sogno o realtà?

Si può diventare musicista professionista. Come? L'unico metodo è di conoscere sempre più gente possibile, suonare sempre con più gente possibile, conoscere tantissimi grossi nomi e farsi aiutare da insegnanti/musicisti/etc. Questo è l'unico metodo, ed è anche un po' ovvio.
Ovviamente bisogna essere sempre eccellenti, UMILI senza dimenticare mai di lavorare al massimo quando si presenta una qualsiasi occasione, che sia suonare i Dari che suonare i Toto o altre superband strafighe e serie e complicate

Poi dipende cosa vuoi fare... musicista professionista vuol dire tante cose: puoi essere un professionista che però insegna nella maggior parte del tempo, puoi essere un professionista che fa il turnismo, puoi essere un professionista che fa entrambe le cose, o puoi essere un professionista che, oltre tutte le cose dette prima, sfocia anche in altri settori (il mio preferito: l'ingegneria del suono) (l'ultimo esempio è proprio di Steve Vai: è un grandioso chitarrista, solista, turnista, produttore e fonico... e che fonico!)

Quindi non è vero che non si può lavorare... è sicuramente più difficile fare a tempo pieno il turnista (considerato il fatto che musicisti talentuosi in italia ce ne sono tanti, ma in molti casi si "perdono" in stronzate), ma non lavorare in generale come musicista (quindi, ripeto: insegnamento, insegnamento e turnismo, insegnamento turnismo e altre competenze, etc etc...).
Con questo è abbastanza palese che in questa nazione non c'è più la possibilità di essere considerati lavoratori. Non è una cosa da poco, ma non perchè la gente dice "ma che lavoro fai davvero???", ma semplicemente perchè non c'è neanche la basilare norma che protegga UN LAVORO VERO (all'università ti laurei in 5 anni se studi... se studi musica per diventare uno serio ci metti 15 anni, e studiando 7-8 al giorno costantemente). C'aveva pensato la propaganda del Governo Prodi nel 2006 (in quella serie di concerti con vari artisti, presentati da Claudio Bisio), ma come ben sappiamo non s'è fatto mai nulla.

Il sindacato dei musicisti? ----->>>

 

si solo che in certi casi appunto al musica è un secondo lavoro...non il primo

 

ma dov'è la meritocrazia??? bisogna sempre avere agganci, amici in alto e vari contatti per andare avanti??? è un sistema sbagliato.
e cmq, raffo, io rispetto lavori musicali del tipo;fonico, tecnico, turnista e insegnante. ma se uno volesse creare qualcosa di nuovo? di originale? qualcosa che influenzi la musica moderna? sembra quasi che ci sia una sorta di mafia, "le cose cosi stanno e cosi devono rimanere..." non mi piace.......
e proprio come dite voi, abbiamo grandi musicisti che per campare fanno stronzate (sempre in ambito musicale). esempio?? Alex Britti: FANTASTICO chitarrista elettro-acustico, cercate su youtube. ma che fa per campà?? canzoni di merda commercialissime per fare un po di "cash". com'era quella della vasca?????

 

bhè una sorta di mafia c'è eccome...non è che sembra soltanto che ci sia

 

Non è una questione di Mafia ma di Soldi, anche se molto spesso queste due cose convergono in una stessa direzione. Se domani ci svegliassimo tutti pensando che i Dream Theater siano gli esponenti del genere musicale più bello del mondo, il business cambierebbe direzione insieme a noi....

 

Ma io non parlavo di "raccomandazione". Io parlavo di conoscenze che possono aiutarti nel capire come fare per entrare in certi giri, non "fare entrare in certi giri grazie alla propria influenza raccomandandoti".

Intendo dire che se tu sei un musicista è ovvio che devi conoscere più gente possibile per andare avanti... chessò, un insegnante che ti reputa bravissimo e ti dice "senti, qui c'è un gruppo interessante... ti propongo come turnista per quel progetto". Questa è meritocrazia. Nella musica la meritocrazia non è "chi è più bravo ha più possibilità", ma una cosa del genere unita a talento, capacità di lavoro, conoscenze musicali e conoscenze strumentali nella musica e il lavoro con tanti musicisti. Questa è vera meritocrazia nella musica (mentre nel lavoro "normale" è ovvio che la meritocrazia sia nel senso letterale... tu sei il migliore: preso.)

Qui parli di sistema. Se tu vuoi fare qualcosa di nuovo devi resistere a tantissimi anni di gavetta, e se resisti nel modo giusto puoi avere qualche possibilità per andare sempre più ad un livello successivo... se fai qualcosa di nuovo e resti sempre nella cantina del paese li suoni, ci resti e ci rimarrai sempre. Questo unito al fatto dei gruppi che viaggiano lungo e in largo e che non vedono nessun riconoscimento, mandano le proprie registrazioni ovunque (e anche qui c'è da parlare: anche un'etichetta più o meno grande PRETENDE che le registrazioni siano di alto livello... e non le registrazioni in cantina senza spendere quasi una lira. Ed è giusto che sia così, perchè la "firma" e l'impressione iniziale che il gruppo deve dare deve essere buona in tutto cio' che riguarda il disco. Suoni, strumentazione, mixaggio, mastering, composizione, precisione, arrangiamenti, struttura.) e non vengono ascoltati tante volte. Certe volte è anche perchè ce ne sono a migliaia di gruppi.... ed è anche perchè l'etichetta cerca il richiamo radiofonico/mediatico nel supportare un gruppo.
La mafia proviene proprio da questo... i soldi sono più importanti di qualsiasi cosa, e questo ha ovviamente rovinato la musica. (a livello mediatico, perchè gruppi strafighi oggi ce ne sono comunque...)

No, io parlavo proprio dei talenti che scelgono la via della stronzata nella loro formazione... chessò, chiudersi in un determinato stile, fissarsi, etc...

Eh si, figuriamoci... ma per campare ti devi piegare... e purtroppo è così... sai che fa Alex? Fa il suo disco di merda, e poi va a suonare in america con i grandissimi musicisti che fanno musica per elite (jazz, blues, etc.)... lui ha "investito" il suo talento mostrandosi commerciale solo per continuare sempre a suonare in modo strafigo dove cavolo vuole lui e con chi cavolo vuole lui. Ed è per questo che è molto intelligente.
Certo, preferirei che anch'egli (come tanti altri) facessero musica vera. Ma se il sistema discografico non vuole.... non vuole e basta. E purtroppo, in Italia, la cosa è più evidente ancora. :ehm:

 

io ti do ragione ma è proprio questo che non posso sopportare: fammi sto disco del cacchio, ti pigli i soldi e fai che ti pare. è in giusto e dispiace anche che un tipo come lui sia conosciuto per quelle canzonette. è vero che contano i soldi ma, proprio per questo, è colpa nostra, del pubblico, del consumatore. come diceva il mio prof al conservatorio "in italia vi è una grande maleducazione dell'orecchio" è cosi, non sappiamo ascoltare piu la buona musica e ci lasciamo raggirare da minchiate e tormentoni che dopo un mese sono gia dimenticati. in sintesi proprio per che i soldi sono importanti ci danno quello che volgliono, non vorrei dirlo (perche non ci credo a pieno) ma ci meritiamo tutto cio, ci meritiamo questa musica.

PS: per buona musica ovviamente non mi riferisco solo al rock o al metal eh!

 

E' questione di cultura: se la gente è bombardata da una certa cosa, vedrà sempre e solo quella. Sta alla gente, poi, riuscire ad evadere da questa prigionia culturale, aprendo la mente alla vera musica.

Appunto... cos'è questo, se non mancanza di cultura?

Ovvio

 

sono giorni tristi........ è normale che poi sia abbia una certa nostalgia di anni passati, è sbagliato in parte, il passato deve rimanere tale e deve esserci da insegnamento per poter migliorare il nostro domani....... ma questo fa presupporre che non abbiamo capito un cazzo

 

Guardate che le cose al mondo (in italia specialmente) vanno cosi quasi da tutte le parti eh, non è che tutti si accaniscono contro gli aspiranti musicisti...

 

Se vuoi rimanere nel rock e nel metal devi come prima cosa imparare l'inglese o il tedesco per guardare fuori dai confini italiani. Di musicisti italiani che collaborano con band internazionali ce ne sono, devi secondo me prima di tutto entrare nel giro giusto e poi sfruttare le poche possibilità che trovi. Poi se vuoi proprio vivere al 100% come musicista devi accontentarti di paghe misere a meno che non fai il colpaccio!

 

io ho un altra domanda, com'è che la Svezia butta fuori musicisti in continuazione? cioè sarà vero che il problema dell'Italia ce l'hanno un pò tutti gli stati ma dalla Svezia escono fuori musicisti in continuazione da anni, dal pop al death metal, questo in Italia non è mai avvenuto, abbiamo tutti musicisti famosi solo a livello locale o poco più, non conosco musicisti rock italiani conosciuti all'estero

 

Eccerto, e chi dice il contrario. Ma la differenza di mercato tra i "soliti" states e il nostro paese diventa via via sempre più imbarazzante.

 

eppure l'italia musicalmente esporta molto...peccato che siano artisti impronunciabili quali tiziano ferro, laura pausini e altri...però esportiamo!

 

infatti com'è che i paesi scandinavi sfornano musicisti in continuazione!?

gia, dobbiamo esserne orgogliosi!!!