NWOTHM

Questo perché come capita ogni volta che si ha a che fare con un estremizzazione si saranno resi conto di essersi infilati in un vicolo cieco, per cui o continuavano a suonare la stessa cosa oppure contaminavano.

 

Ma al di là della contaminazione o meno, c'è sempre la possibilità di reinterpretare un genere aggiungendoci un pizzico di personalità, in grado di creare un sound distinto dalle altre band e distinguibile per l'ascoltatore. Questo secondo me manca un po' al movimento del NWOTHM ma vale anche, come ho già scritto, per tante band recenti di altri sottogeneri.

 

Qui ci sta il mio solito paragone culinario: la carbonara. E' un piatto che esiste da un pezzo, tradizionalissimo e riconoscibilissimo. Però non è che continuiamo a mangiarci la carbonara cucinata esclusivamente da chi l'ha inventata, ma ci sono migliaia di persone che la cucinano. Alcune versioni faranno schifo, altre saranno ottime e alcune potrebbero persino essere più buone di quella dell'ignoto creatore. Il tutto fatto sempre con gli stessi pochissimi ingredienti, al massimo con variazioni minime (senza scadere in abomini vari, ovviamente). Ecco, col metal tradizionale e le nuove band che si ispirano a quella corrente il discorso è quello: perchè fermarsi al "cuoco" originario quando può saltar fuori qualcuno capace di batterlo nel suo stesso campo, o di arrivare alla pari?

 

Tu pensa che negli anni ho sperimentato almeno cinque modi diversi per preparare quel piatto.
Comunque, ho colto la metafora. Però in questo caso c'è una differenza: il piatto originale ce lo abbiamo sempre davanti agli occhi e possiamo tornare a gustarlo come e quando ci pare.

 

Si, ma non è detto che debba piacerti per forza di più. Ad esempio, se in un piatto metti i Bathory del periodo "vichingo", mentre in un altro piatto mi metti gli Atlantean kodex, io sceglierò sempre i secondi, anche se il loro sound è palesemente ed estremamente debitore della band di Quorthon. Perchè? Perchè alle mie orecchie piace di più la loro rielaborazione rispetto all'originale, senza nessun ragionamento riguardante storia o importanza alle spalle.

 

Quale vicolo cieco? E perché?

Usi il termine estremizzazione con una accezione troppo negativa

 

Anche i Black sabbath, gli Iron maiden e tanti altri furono una estremizzazione

Di ciò che c'era prima

 

Perché oltre un certo punto è impossibile andare senza scadere nel manierismo

Per fortuna la musica è andata avanti e si sono rivelati tutt'altro che estremi in senso assoluto

 

Non credo che ci fosse un problema scadenza nel manierismo; sono solo scelte stilistiche

E anche ora hai usato il termine estremi con accezione negativa

 

Comunque sto provando a dare un ascolto a The Course of Empire e... odio profondamente il cantante. Linee vocali leggermente troppo power metal per i miei gusti. Peccato perché il resto non sembra affatto male.

 

Al di là di tutte le mie precedenti considerazioni, devo ammettere che questa fa fatica a uscirti dalla testa:

 

Mai sentiti. Prendo nota.

Lo conosco solo in parte ma dico la mia.

Per me il problema non è quello dell'originalità. E il fatto che tale “movimento” sia nostalgico gli fa conquistare immediatamente le mie simpatie: vedo progetti assai improbabili ottenere successo solo perché sperimentali, aperti al nuovo, ecc... tutti concetti che berrei come acqua fresca se non avessi festeggiato un paio di volte i vent'anni. Parlo di progetti musicali che io non reputo nemmeno metal, ma sembra che ormai ci si debba arrendere all'idea che il concetto di "metal" sia sfumato, soggettivo e quindi modificabile a seconda del modo in cui ci si sveglia la mattina.

Sappiamo inoltre che in tutti i sottogeneri del metal, e del rock in generale, ci sono o ci sono state correnti reazionarie, nostalgiche. Nel punk, nel black metal, nel folk, nel blues e via dicendo. Giustamente hai citato quel canale YouTube ma in campo thrash, per esempio, c'è questo:

Anticipazione (Spoiler)

New Wave Of Old School Thrash Metal

NWOTHM corrente derivativa? Sicuro, ma se hai personalità e doti creative non hai bisogno di rivoluzionare chissà cosa. Nel blues è così da sempre, nel jazz c'era Wynton Marsalis che per anni ha rotto le palle a tutti quelli che si allontanavano troppo dal be bop.

L'altro giorno ascoltavo l'ultimo album dei Crypt Sermon, band epic-doom che davvero non inventa nulla ma possiede personalità e buongusto in fase di songwriting. Un po' troppo melodici per i miei gusti però hanno qualcosa, pur partendo da basi sfruttatissime. Anche gruppi italiani come Witchwood e Aldi dallo Spazio ripropongono con stile sonorità ormai desuete.

L'elenco di band “nostalgiche e derivative” che mi piacciono è lunghissimo. Per una questione di proporzioni (quanta gente inventa davvero qualcosa?) credo di poter dire che un buon 90% degli album che amo di più rientri in tale categoria. Al cuor non si comanda, alle orecchie nemmeno, e se devo scegliere tra l'ultimo singolo degli As I Lay Dying e… che so... “To last forever” dei Vanderbuyst, scelgo tutta la vita il pezzo degli olandesi. Generi diversissimi, ok, ma è proprio per rendere l'idea dello scontro tra vecchio e nuovo. Il brano dei Vanderbuyst è retrò da far schifo ma lo preferisco di gran lunga, sembra una canzone degli Angel Witch in salsa epica e perlomeno non presenta un ritornello in stile boy-band.

Anticipazione (Spoiler)

Il problema dei nuovi gruppi di metal classico, più che l'originalità, rientra in un discorso dal carattere meramente qualitativo. Molte band sono in gamba, alcune mi piacciono pure, si sarà capito; eppure, tolti i nomi di punta credo che ci sia troppa roba non dico scadente, ma assolutamente nella norma. Mi riferisco proprio al songwriting, che per me è la principale discriminante tra una gran canzone e una canzone qualunque.
Poi che il genere sia vecchio... fa niente. Per quanto mi riguarda, se il futuro del metal sono gli Amaranthe o i Five Finger eccetera... allora ben venga chi si rifà a un glorioso passato. Qualcosa di buono vien fuori sempre.

Nel 2020 approfondirò questo pseudo movimento, ho comprato un sacco di album che attendono di essere liberati dal cellophane e presto potrò parlarne con maggiore cognizione di causa. Per ora prendete le mie considerazioni con le pinze, tranne la malcelata idiosincrasia nei riguardi del metalcore e del pop-metal: dubito che quella verrà meno.

 

Mi pare di capire che siano coinvolti alcuni membri dei Satan's Hallow. La cantante è la stessa, non sono sicuro in merito agli strumentisti.

Questa cosa che i Five Finger Death Punch rappresentano il futuro del metal non si può leggere. Per favore, non nominateli più.

 

Concordo con Dwight, poi la proposta oggi è immensa, è normale che il 70 % di quelle che esce oggi è assolutamente nella norma se non banale, però bisogna pizzicare la roba giusta; prendete i Vultures Vengeance, stile anni '80 come altri miliardi di gruppi, ma sono Loro, non suonano come finti Judas Priest o finti Exciter, riconoscibili dalla voce, dai suoni, dal songwriting... Ascoltatevi il full lenght, ascoltatevi il primo demo o l'EP del 2016.

Questo un estratto dall'album:

 

In effetti, più che il futuro rappresentano il presente. Milioni di copie vendute, dischi d'oro e dischi di platino, costantemente nella top-ten di Billboard, collaborazioni con gente come Brian May e Rob Halford.
Agli americani piacciono un sacco e si sa che gli Stati Uniti veicolano mode e tendenze, il loro mercato è enorme.

Esatto. Molto più di un tempo. Ora su YouTube c'è un sacco di gente che posta demotape di qualche dinosauro degli anni '80, fioccano gli "underrated" ma la grande verità è che per quanto negli anni Ottanta ci si sia persi tanta roba... oggi va pure peggio. Siamo invasi. Letteralmente. Impossibile star dietro a tutto. Io ascolto soprattutto heavy classico e faccio fatica anche solo a memorizzare i vari nomi.
I Vultures Vengeance li conosco, da un annetto sono sulla bocca di alcuni appassionati, ma questi gruppi fanno una fatica boia a emergere. Internet, tanto per cambiare, offre finte possibilità: ti apre la porta e dietro c'è un muro, o una stanza sovraffollata. Prima o poi l'ossigeno viene a mancare e infatti parecchie band si sciolgono dopo pochi anni di attività discografica.