Filosofia

la traduzione esatta è "Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te" (da Al di là del bene e del male).

E' un aforisma e come molti degli aforismi di Nietzsche è un'autentico prodotto letterario, più poesia che filosofia (o almeno come è comunemente intesa). Interpretalo come vuoi, il bello della poesia (come dei testi musicali) è interpretarla e trovarci dentro considerazioni che fanno parte in qualche modo della tua sensibilità. Se invece vuoi sapere se questo aforisma è legato in modo particolare ad una riflessione del filosofo allora non so aiutarti, non ricordo, dovrei andare a rileggermi il libro.

 

Ah ok, credevo fosse proprio un suo pensiero filosofico, magari espresso metaforicamente, piuttosto che un esercizio letterario...grazie mille comunque!

 

no aspè, non mi fraintendere, tutto il pensiero di Nietzsche è scritto in una forma molto letteraria che ha poco a che spartire con la tradizionale trattatistica filosofica. Quasi tutte le opere di Nietzsche sono "metaforiche" (per usare il termine che hai usato tu) e quelle che non lo sono per intero contengo sempre sentenze ed aforismi più vicini alla poesia che all'esposizione filosofica, perciò questo non è un eccezione, fa pur sempre parte di un opera "Al di là del bene e del male" che è un tassello fondamentale della sua filosofia; però questo aforisma, preso così, da solo, fuori dal suo contesto, non ha un significato particolarmente rilevante nel complesso del pensiero del filosofo tedesco; preso così puoi leggerlo esattamente per quello che è e puoi intrpretarlo liberamente. Ma sono sicuro che nel contesto dell'opera intera ha una sua funzionalità e probabilmente il discorso filosofico intorno ad esso viene approfondito, però come ti ho detto non ricordo il passo. Forse qualcuno che lo ha letto recentemente o che ha una memoria meno fragile ti potrà aiutare.

 

La prima proposizione, a mio avviso, è veritiera in molti casi. La seconda l'ho sempre interpretata come un vezzo letterario, una di quelle frasi che classifico come "tutto fumo e niente arrosto". Ad ogni modo resta una mia opinione.

 

Si, beh, mi sono espresso male...avevo capito ciò che avevi detto...spero che qualcuno sappia darmi anche il significato più ampio, diciamo così, di quelle righe scritte da Nietzsche...grazie ancora, anche per la puntualizzazione!

 

Personalmente non mi trovo affatto d'accordo con quel che dici, ovviamente sei libero di pensarla come ti pare, ma in questo modo butti a mare tutta la poesia prodotta in 3000 anni. Una frase come quella, proprio perchè ti obbliga ad interpretarla, dice molto più di qualunque spiegazione chiara e semplice. Dovendo rifletterci sopra, quella frase diventerà parte integrante di te. C'è molto più arrosto di quel che sembra, basta prendersi la briga di cercarlo un attimo.

 

Benissimo: dimmi la tua interpretazione.

 

Vabè, anche se così perde tutta la sua bellezza
beh fondamentalmente è un'approfondimento più poetico della frase precedente. O meglio, ne è la spiegazione. Quando si guarda nella profondità di un emozione, di una persona, di una situazione è inevitabile che si lasci aperto uno spiraglio entro il quale penetra cio che stiamo osservando. In termini meno astratti, mettersi totalmente in relazione con un esperienza (un abisso in fondo potrebbe essere la profondità di qualunque cosa) porta naturalmente a fondersi in parte con essa. Capire qualcosa infondo non significa lasciare che quella cosa diventi parte di noi stessi? E' lo stesso discorso che facevo a proposito della poesia stessa. Cio che si osserva troppo a lungo finisce per cambiarci, lascia un segno, come la luce impressiona la pellicola fotografica.

 

Permettete uno sfogo?

Ma Hegel..........................................
......................................................
Aveva davvero così poco da fare...........
.......................................................
nella sua vita??????.............................
.......................................................

 

le due frasi non sono la stessa cosa e giustamente hanno un significato specifico.
la prima vuole dire che stando a contatto con qualcosa che si vuole combattere, qui espresso come mostro, dobbiamo stare attenti a non assorbire gli aspetti negativi dei nostri nemici, considerando che per combattere un qualcosa necessariamente ci si va a finire a contatto.
la secondo, invece, dice un altro concetto. se tu cerchi di capire una qualsiasi cosa, inevitabilmente per fare ciò ti scopri e diventi un libro aperto agli occhi di ciò che cerchi di osservare e comprendere. è come se guardi in un pozzo, inevitabilmente dopo un pò anche la tua immagine verrà riflessa dall'acqua.

 

La seconda parte della citazione ancora non ero riuscito a comprenderla per bene...mi hai illuminato DarkThrone, grazie mille!

 

Può anche essere carina ma non è un assioma, in quanto non sempre si verifica.

 

Credo questo aforisma espressione lapidaria, eterna ed immutabile della condizione umana, riscontro e contesto di ogni realtà ed ogni epoca.
Il mostro, figura simbolica di significante e significato medesimo o diametralmente opposto, costituisce elemento inscindibile della razionalità, la posizione da essa assunta determina la generazione dello stesso. Non ritengo necessariamente tale creatura metaforica quale belva da combattere e distruggere nell’assoluto, ma essere costituente l’uomo stesso, incontro e scontro della molteplice indole.
L’abisso, l’Io recondito insondabile ed ignoto al quale l’uomo si rivolge si mostra quale specchio di sé stessi, Alter Ego della natura universale dalla doppia valenza, cui il pensiero si contraddistingue. Quando esso si volge verso la profondità, ne viene totalmente catturato, mosso dal desiderio della conoscenza, vivendo entro sé stesso quanto nell’oscurità abissale osserva, e questa si comporta altrettanto, scrutando l’interiorità dell’animo a cui si volge e del quale fa parte.

 

se guardi un pollo allo spiedo non si verifica no...

 

tante parole per dire niente... mi sembra il voler esprimere lo stesso pensiero di nietzsche con paroloni. la realtà è che il concetto, il pensiero, è sempre quello. sarà che ormai non mi lascio impressionare dall'estetica.
se mi sbaglio prego l'interessata di dirmelo... non sono perfetto, soprattutto a quest'ora.