Savatage

Riff del giorno (sto riascoltando Watching In Silence dei Circle II Circle, troppo tempo che non lo ascoltavo):

Non avevo mai prestato tanta attenzione al batterista, ma in questo disco veramente mi piace molto come ha suonato e non credo nemmeno sia noto nel giro.
Tra l'altro vedo che ne hanno cambiati una valanga nel corso degli anni, un peccato.

Invece la titletrack rimane sempre una canzone strepitosa e profuma in maniera esagerata dei Savatage di DWD o TWOM, bellissima.
La mia preferita dei Circle però rimarrà sempre Into The Wind, un pezzo da novanta con un ritornello "strano" e accattivante.
Disco in generale permeato di un sound splendido, in alcuni punti veramente sembrava di sentire la band degli Oliva ed il contributo di Jon è veramente toccante e presente.

 

Stanotte a the sound affect Jon ha fatto un'altra diretta.
Purtroppo me ne sono dimenticato avrei voluto chiedergli lumi sul nostro futuro da europei/italiani.
Pazienza, mi guarderò la replica.

 

Questo è un gran bel disco, la costola migliore del post-savatage, subito sotto il primo degli oliva's pain. Unici appunti la produzione non perfetta e laporte un po' sacrificato in sede solista (poco spazio). Per me è il migliore dei circle, poi viene burden of truth. Quando uscì fu il mio top album dell'estate, ascoltato tantissimo

 

Disco spettacolare, veramente.
Per quanto mi riguardo sarebbe potuto stare benissimo tra Edge of Thorns e Handful Of Rain per le sonorità più dirette e meno sinfoniche dei successivi, a parte alcuni brani come la bellissima FOS.
Burden Of Truth mi manca, di loro sono passato direttamente a The Middle Of Nowhere (di cui ricordo molto poco) e Seasons Will Fall, di cui invece ho un bel ricordo

 

Ho seguito la diretta della scorsa notte e ho fatto un paio di domande a Jon Oliva.
Vi invito a godervi un Mountain King scatenato, piacevole da ascoltare, vulcanico tra aneddoti (su Criss, Paul O'Neill, Dave Mustaine, James Hetfield) & storie (come quella di quando intorno al 1987 gli fu chiesto di diventare cantante dei Black Sabbath), divertente abbastanza da strapparmi qualche risata in piena notte:

Le possibilità di vederlo dal vivo in Europa sono remote: il progetto Jon Oliva's Pain è finito, lui ha paura dei terroristi (!), ha paura di volare in seguito a 3 o 4 situazioni che gli hanno fatto temere la propria incolumità (l'hanno quasi dovuto sedare per il Wacken), non ha bisogno di soldi, sente i propri limiti vocali e fisici da 60enne e ormai ha come obiettivo primario quello di comporre musica e portare avanti l'Orchestra. Come dargli torto?

La risposta di Jon alle nostre curiosità su nuove uscite sembra essere sempre la stessa: c'è tantissimo materiale da far uscire ma servono tempo e riunioni per organizzare le priorità, dopo il tour annuale che tiene accesa la macchina TSO da Settembre in poi.
Ciò vale sia per nuovi album della Trans-Siberian Orchestra, sia per possibili raccolte dei Savatage (video che lui e Paul stavano valutando di fare uscire dopo il Wacken), sia come Jon Oliva solista: ha creato 60 brani inediti dopo Raise The Curtain!
La parola d'ordine è "hold on"...

Potrei sbagliarmi ma se, come sembra, fosse un brano dei Beatles, sarei la persona meno adatta a indicare quale.

 

Porca miseria fisicamente sembra che stia pure bene, ma sta cosa dei terroristi non ci voleva, va bè... a sto punto si può quasi dire che i Savatage dal vivo non torneranno più.

 

Credo che Jon avendone passate di tutti i colori, ormai, sia arrivato ad un punto che è il limite di quello che umanamente si possa sopportare. Mi guarderò l'intervista molto attentamente ma, da quello che ha anticipato Silent, si evince una gran volontà di portare avanti il lavoro di Paul anche a discapito del suo materiale personale.
Brutto sapere che quando si parla di Savatage & affini tutto debba essere oggetto di riunioni e decisioni, periodi di limbo etc. etc. ..quando, invece, altre band che vendono come loro nei periodi migliori se non di più (e ricordiamocelo che non hanno mai raggiunto cifre di vendita esorbitanti) semplicemente preparano l'album e lo fanno uscire. Questa differenza è forse il prezzo da pagare tra l'avere ed il non avere alle spalle una macchina da soldi come la TSO.
Sarebbe bello poter rivedere almeno un ultima volta Jon dal vivo senza ballerine o gente in frac ma con il suo piano e qualche amplificatore alle spalle proprio come tutto è iniziato e come ci ha dato le emozioni migliori.

 

Morale...
E chi lo sapeva che quella volta a Trezzo sarebbe stata anche l'ultima
Se gli ripropongono un'altro concerto stile wacken secondo me a Jon la paura dei terroristi e di volare gli passa di colpo. O almeno voglio sperarlo

 

Mmm mi sa che è un'utopia purtroppo quello che dici tu, e lo intuisco da come ne parla in questa diretta il buon Jon.
Quello che emerge da questa intervista (e da altre vecchie in realtà) è che, come era ovvio, dietro al concerto memorabile e unico di Wacken c'era dietro il genio di O'Neill, che quella sera correva da una parte all'altra del palco per far funzionare tutto, tra pioggia e fango, dopo mesi e mesi di prove.
Quindi senza di lui ora fatico ad immaginare un evento simile, perdipiù con le nuove fobie di Jon e il suo stato di salute non al top..
Mi deprime pensare di non essere andato a vederlo a Trezzo mannaggia..
Comunque sempre grazie Dario perchè anche questa intervista era molto interessante e ricca di aneddoti (ci stava alla grande anche la tua domanda, ed anche un altro ragazzo italiano ha chiesto qualcosa).
Mi fossi ricordato di collegarmi avrei avuto anche io delle cose da chiedere, magari una domanda un pò "privata" per capire che tipo di persona fosse Dawn (già interessante sapere che era legata alla moglie di Jon), oppure su come è stato scritto Dead Winter Dead, o come è stato suonare il piano di Jon Lennon durante le session di Streets..
Cavolo avrei molte domande da porre a Jon, magari in una prossima diretta riuscirò a farle, tanto dubito siano state collegate chissà quante persone, purtroppo.
Anzi, ascoltatevi quando racconta l'aneddoto su Mustaine perchè merita

 

Io ringrazio ancora il cielo di essere andato a Trezzo. Dopo il concerto avevo anche scambiato due parole con Jon (oltre ad essermi fatto fare l'autografo), gentile e disponibilissimo, nonostante dovevano partire la notte stessa per la Germania in autobus.

 

Durante lo stesso tour l'ho visto pure io, a Londra. Alla fine del concerto si è reso subito disponibile per un autografo e per una chiacchera. Beveva vodka e fumava, rilassatissimo.
Era lì che snocciolava aneddoti, e quando il tour manager lo richiamava per andare in hotel, lui gli diceva: "No dai, voglio rimanere un altro po' con loro".
Mi ha dato l'impressione di una persona dal cuore d'oro. Il giorno gli ho anche detto che è il mio cantante metal preferito, e lui con grande umiltà mi ha fatto una faccia come per dire "ma sei matto". Però io un altro cantante che riesca a cantare con tutta quell'energia e quella passione, sia nei pezzi tirati che nelle ballad, non lo conosco.

 

Ho notato che in questa c'era anche Gary Smith connesso (andando a rivederla si possono vedere i suoi messaggi che tentava di inviare a Jon sulla bacheca.. evidentemente non era il modo giusto perchè non glieli leggevano). Da quello che ha scritto.. pare che è anni che non si sentono e non ha modo di contattarlo altirmenti. Per chi non lo sapesse, Gary Smith è stato l'autore di tutte le copertine degli album storici fino ad Handful of Rain.

 

Io dopo l'ottimo burden li ho seguiti ancora per un paio di album (noiosissimi) e poi mollati. Gli ultimi non li conosco, ho ascoltato solo i pezzi di lancio. Fino al terzo niente da dire: il primo ottimo, il secondo molto buono, il terzo quasi ottimo (per via del concept banalissimo e appiccicato con lo sputo, ma se non lo si considera l'ascolto ne guadagna)

 

E io mi chiedo ancora come sia possibile che non ci sia una ripresa video decente di un evento cosi unico, rimarrà un mistero.

 

Probabilmente è stata una condizione posta dalla stessa band.