Scrivere

Se ti va di farmi dare un'occhiata ai romanzi, posso darti qualche dritta... la mia email è sul mio sito

 

Idem purtroppo.

Spero passi di qui il caro Amanita

 

quello è vero, lo dico nel caso si verificasse il fenomeno del "Io ho scritto questa m****?"
Il problema è che quando scrivi sei sempre incerto, ogni volta che leggi le tue pagine e credi di aver fatto un buon lavoro ti viene in mente che forse ti stai montando la testa e tu sei l'unico al mondo a vedere bellezza in quelle pagine. È difficile essere obiettivi con se stessi. A te non sorge mai questo dilemma?

 

bello e difficile scrivere. mi viene in mente il personaggio dello scrittore del film Stalker che a un certo punto esprime tutta la pesantezza e la difficoltà di questa attività che, anche se può venire sentita come una necessità, non sempre è facile.
mi sono cimentato nella scrittura di racconti che ho "pubblicato" su una fanzine alla quale lavoro con amici e, a parte alcuni casi di ispirazione e scrittura fluente, ho sempre sentito una certa pesantezza.
E poi c'è da dire che le idee vanno e vengono e se ci si prova a costringersi a buttar fuori qualcosa si finisce per scoprirsi a scavare nella propria aridità.
Poi, andare oltre le tre-quattro pagine mi sembra uno scoglio piuttosto insormontabile, tendo più a pensare a episodi, strutturare un racconto più vasto va ancora oltre le mie capacità.

Mi affascina anche la scrittura a quattro-sei-otto mani. Lavorare insieme a qualcuno ad un progetto al quale si crede con la stessa intensità è un ottimo carburante, si amplia il bagaglio di conoscenze ed esperienze, non si può procrastinare costantemente il lavoro, a scapito della collaborazione. I Wu Ming secondo me fanno un ottimo lavoro in questo senso.

 

Il raconto purtroppo è rimasto a quelli del concorso e la mia copia virtuale è andata perduta con un crash del portatile (ho pianto quando l'ho scoperto mi ci ero affezionata). Era abbastanza una stronzatina: una ragazza su un pianeta alieno si sveglia una mattina in un hotel e trova dei cioccoaltini sul cuscino, da lì decide di fare un cambio di pelle e diventare della pelle del solito colore del cioccolatino (credo l'abbiano premiato come racconto anti-razzista anche se non era la mia intenzione).

Purtroppo se non c'è una tragedia dietro o uno sfondo sociale in italia è impossibile fare qualcosa di serio con scrittura ricreativa. La mia prima idea di romanzo era una raccolta di sfoghi di eroine della letteratura che si lamentavano per come alcune riscritture le avevano trattate (l'idea me l'aveva data assistere ad un macbeth di verdi), poi l'altro era una specie di romanzo autobiografico (ma più che altro era uno sfogo sul sistema universitario italiano che non lascia spazio ai giovani se non sono o leccapiedi i figli di) e il terzo sarebbe un romanzo epistolare che narra una storia d'amore dell'800.
Le poesie di gioventù adesso le rileggo e mi fanno abbastanza schifo.

Caro alexmail, in realtà non è la storia a non piacermi più (eccetto l'autobiografico che mi spallava di noia) ma la mancanza di costanza e di tempo. Spero sinceramente di riuscire a finire almeno lo sfogo delle eroine, è un progetto a cui sono molto attaccata da anni ormai e penso che prima o poi riuscirò a finirlo.
Ho scritto anche diversi racconti fantasy ma sono molto brevi e scritti in inglese (è la lingua che mi ispira di più ma per scrivere bene si deve necessariamente scrivere nella propria lingua madre), anche le poesie sono al 90% in inglese, il resto è tutto in italiano

 

Poesie.

Ed è già tanto che abbia detto questo.

 

il mio romanzo incompiuto risale a 5 anni fa, così come i racconti andati perduti. il mio talento si è esaurito in fretta, o più semplicemente ero troppo ingenua.

 

è un peccato che se ne sia andato Orlando. Lui aveva talento, il suo poetare su tematiche religiose ricordava l'estro poetico del T.S.Eliot dell'ultimo periodo

 

L'ho scoperto sul sesto romanzo... che mi sembrava bello, ma è ancora nel cassetto

 

Anche a me. Ne sto leggendo un ottimo esempio, Bruja di Lanteri e Luini

 

Il thriller a chi lo hai mandato? In quanti amici lo hanno letto? Sono obiettivi? :-)

 

Il talento è una pianta da annaffiare... :-)

 

al momento non ho nulla da scrivere, e questa è una delle peggiori torture.