Storia

Le sempreverdi mappe di Helevorn!

Una domanda innocente: ma voi conoscete Alessandro Barbero? Come giudicate i suoi lavori (sia come professore che come divulgatore)?

 

Vedo spesso i suoi “AC/DC” (con tanto di “Back in Black” come sigla ) su Rai Storia , sulle storie dell’antichità e Medioevo, di cui lui è uno degli esperti più preparati! Mi piace il suo modo a tratti anche “ironico” (ma sempre pacato) di presentare le storie/vicissitudini dei vari personaggi storici di cui si occupa.

 

Io ho assistito ad almeno un paio di sue conferenze e devo dire che concordo con voi.

Mi era tornato in mente perché ieri - 25 Aprile 2018 - ha partecipato con un suo intervento alla commemorazione della guerra partigiana promossa dal Partito Comunista di Marco Rizzo. Ora, non credo proprio che di per sè l'iniziativa mi potesse interessare, sono invece molto curioso di conoscere il contenuto del suo intervento. Va detto che per quello che lo conosco l'ho sempre sentito esprimersi sulla storia ottomana e medievale, più che su vicende di storia contemporanea.

 

Io apprezzo molto le opere di Barbero, la sua prima pubblicazione che ho letto è stata "9 agosto 378: il giorno dei barbari" quando avevo circa 15/16 anni e mi colpì favorevolmente lo stile utilizzato a metà tra saggio e opera divulgativa, e altrettanto posso dire per quanto riguarda il successivo "Barbari: immigrati, profughi, deportati nell'Impero romano". Come divulgatore nei programmi degli Angela niente da eccepire, è sempre ottimo. Peccato il 99% delle persone che lo "idolatrano" lo conoscano solo per le comparsate televisive e non per i suoi libri, e magari son gli stessi che poi si credono "appassionati ed esperti di Storia" senza mai aver toccato un saggio specialistico.

 

su barbero ho sempre avuto un'opinione un po' particolare..
lui è un personaggio non solo poliedrico ma anche utilissimo in senso positivo per tutti noi, sia che siamo laureati in storia, che lavoriamo nel settore, che ci impegniamo in ogni tipo di valorizzazione umanistica in senso lato e così via..
ha un grosso difetto, riguardo al quale uno storico tedesco dell'800 aveva già messo in guardia: barbero tende ad essere interessato a troppe cose e a volersi informare su troppe cose, il che viene però bilanciato con due grandissime qualità che ha: è uno dei divulgatori migliori che abbiamo insieme a cardini e non troppi altri, ed è veramente uno studioso preparatissimo che sa alla perfezione come si fa ricerca storica

il problema appunto è che ad esempio io ho due lauree in medievistica e mi sono specializzato in questo, in genealogistica e in storia locale, però ho anche da sempre un interesse immenso verso il nazismo e il fascismo specie nei loro aspetti politici, ma con il mio background e una vita dedicata a un certo periodo non potrò mai avere il coraggio di pubblicare saggi storici su epoche che non posso per limiti umani conoscere al meglio!

vale la stessa cosa per l'orientalistica, la storia classica, la storia precolombiana, l'egittologia, la storia contemporanea e tutto ciò che volete.. barbero ha scritto dei saggi meravigliosi di medievistica e storia locale che sono veramente tra i migliori che io abbia mai letto, ma non mi sognerei mai - se volessi studiare storia greca o storia contemporanea - di comprare un saggio scritto da un medievista.. ci sono studiosi pari a barbero come grandezza che però hanno dedicato tutta la loro vita alla storia antica e quindi è lì che mi rivolgo se devo studiare storia greca e romana..

barbero per me è un medievista e uno storico locale (ha pubblicato decine di libri e articoli sulla storia del piemonte essendo lui torinese) straordinario, e ha doti pazzesche di divulgatore e di ricercatore.. ed è legittimo che abbia ovviamente voluto anche intraprendere la carriera di romanziere (la mia ragazza che è una classicista legge praticamente solo romanzi storici e mi ha detto che il suo libro non ricordo quale ambientato nella grecia antica fa cagare ma non discuto, a me i romanzi storici facevano cagare pure quando leggevo ), però a livello storico ci fa tanto bene in qualsiasi conferenza, ma allo stesso tempo bisogna capire che per quanto lui si sforzi di approfondire il meglio possibile il tema, stiamo sempre parlando di una divulgazione ad un pubblico non specialista perché sono straordinarie le sue conferenze sul risorgimento o sul ventennio, ma non comprerei mai un saggio storico sul fascismo scritto da un medievista.. e infatti poi lo specialista del risorgimento che si sente una sua conferenza ha da eccepire giustamente ogni minuto, ma è inevitabile poi che sia così nella divulgazione..

poi lui comunque è straordinario come oratore e ricercatore e lo si vede in tutto ciò che fa, l'unica volta che gli ho parlato gli ho fatto solo complimenti perché con il lavoro che fa ogni giorno se li merita tutti.. poi però evitiamo di idolatrarlo perché se parliamo di storiografia pura e non di oratoria o divulgazione allora lì ne ha davanti a sé un bel po' anche in campo medievistico magari gente che nessuno conosce se non per i saggi a cui hanno dedicato una vita intera..

 

Ottime considerazioni Helevorn e, anche se non conosco la produzione scritta di Barbero (sono super-ignorante di storia medievale), mi sento di condividerle.

Aggiungo anche un altro nome del quale volevo chiedervi un parere. Certamente lo avete sentito nominare molte volte perché è un divulgatore (probabilmente non è nemmeno uno storico in senso lato) ed è venuto a mancare di recente: Arrigo Petacco.

Io non so che pensare perché tempo fa mi regalarono un suo libro sull'Italia pre-risorgimentale ma non l'ho mai letto.

 

Cavolo e lo dici così? Complimenti!

Che materie ci sono?

Sicuramente sono delle lauree interessanti!

 

Helevorn è tipo Leopardi, e qui sul forum si ospita il suo Zibaldone

 

lo sapete come la penso ,l unita d italia è stato il piu fallimento politico culturale e sociale d europa degli ultimi 4 secoli

 

Il 30 aprile 1945 l'Armata Rossa issa la bandiera sovietica in cima al Reichstag sancendo la definitiva sconfitta del nazifascismo.