Timo Tolkki

dirà che gli piace a prescindere

 

Ma a me spiace perchè poi Timo fa brutta figura, quando è più che naturale che non sia più in grado di comporre ottima musica dopo.. ehm 20 album composti! Io dico che se non ha più idee dovrebbe smetterla con la musica e stop.. almeno al suo posto io farei così.. ma a quanto pare lui è soddisfatto.. boh

 

Non è vero, Saana era una ciofeca... tanto che non ho mai più provato ad ascoltarlo

Comunque a leggere i commenti devo dire siete un po' prevenuti :P, io intanto me lo ascolto ancora un po' prima di commentare.

 

Ho preso il primo e l'ho trovato sufficiente, non di più. Questo l'ho ascoltato e lo trovo di una stanchezza indicibile. Poi il pezzo di De Feis fa schifo, senza mezze parole. Il singolo è una copia spompata di Enshrined in My Memory... Eccetera

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Non vorrei togliere la voglia a voi di comprarlo, ma ho ascoltato le prime 6 del disco ed è di una piattezza incredibile. Poi con gli ascolti (dubito) crescerà, ma si sa, sono un pò di parte avendo sottolineato spesso la mediocrità del primo album.
Comunque, da quel poco che ho sentito, il songwriting toppa ancora pesantemente. Ricordo in una delle prime 6 canzoni di questo nuovo disco una frase che dice "leave all the worries behind"..originale..

 

Sono pronto

Come Buddha aveva maliziosamente previsto il disco mi sta piacendo e onestamente, leggendo le critiche negative, non riesco a capire cosa vi aspettiate da un disco di heavy-power sinfonico e in particolare da un disco di Tolkki. Se piace il genere e piace lo stile, qua c'è tutto quello che si cerca in più abbellito (per i miei gusti ^^) dalle tastiere sintetiche di Ikkonen (i primi Strato ) e da certe orchestrazioni molto cinematografiche (non a caso tra gli special guest Nicolas Jeudy, un giovanotto che sta tentando la strada del filmscore) messe nei punti giusti. A livello compositivo stavolta Tolkki prova a cucire i brani addosso agli interpreti chiamati in causa (qualcuno dice "fin troppo") esulando un po' dal suo stile e in fase solistica è completamente slegato dal clichè chitarra/tastiera risultando più "sentimentale" (come fotografato bene dalla didascalica recensione di TM). Poi ovvio, è sempre lui e qualche nota sparata via veloce ce la regala ancora .
A livello generale il risultato finale è più pesante del capitolo precedente (Jerusalem is Falling, The rise of the 4th Reich, Neon Sirens - che però ha anche un tocco hard-rock nel refrein, la titletrack), ma non mancano un paio di episodi "strato" (sulla falsa riga di S.O.S) o più sognanti (High Above of Me, Garden of Eden). Un paio di episodi sono un po' più modesti bisogna ammetterlo (tipo la ballad You'll Bleed Forever, che si rianima nel finale) e manca, perlomeno al primo colpo m'è sembrato mancasse, il brano trascinante che obbliga all'ascolto ripetuto (una To the Edge of the World, per intenderci) ma con gli ascolti è un disco che cresce. Devo vedere se regge nel tempo (Land of New Hope ha retto alla grande, ad un anno di distanza), ma per ora non me ne curo. Ah, due parole sugli interpreti principali: Lione è sempre sul pezzo (anche se Tolkki gli riserva una registrazione sempre molto asciutta e quasi priva di effetti), DeFeis inizia a sentire un po' il peso degli anni: il timbro c'è, inconfondibile, ma il ruggito non è esattamente quello di un tempo. Zachary valido come sempre, il brano non è particolarmente impegnativo però. Floor se la cava egregiamente, curioso di sentirla sul prossimo Nightwish (sperando che tirino fuori qualcosa old-style).


Poi ovvio, se siete filosofi e/o ascoltate principalmente Rachmaninov potreste trovare questo lavoro un po' modesto.


ps. vai di ascolto Engie! Poi mi/ci farai sapere!

 

A parte i pezzi da 90 io lo stile di Tolkki lo adoro, l'heavy power anche e non mi dispiace nemmeno il sinfonico, ma qua per me non c'è un pezzo davvero bello che sia uno.. una cosa che manca? I ritornelli curati! Qui mi sono sembrati molto sbrigativi..

Ecco un'altra cosa, ma le tastiere proprio non mi sono piaciute, cos'è tutto quel tunz tunz? :/

 

Nel frattempo ho riascoltato il primo capitolo. Alla fine quelle che mi piacciono sono Avalanche Anthem e la suite finale (più per Kiske che per altro). Forse perchè sono quelle più film-score. In mezzo c'è roba caruccia, diciamo passabile, ma che lascia un pò il tempo che trova. Poi la decantata To the Edge of Earth non la sopporto, c'ha quel ritornello che non riesco a digerire (round and round we go.....mi sembra cantato da un bambino col sottofondo di tastiera Bontempi). Di bello c'è anche la performance di Elize che alla fine mi piace sempre, anche se la materia su cui esprimersi è quello che è.....

A sto punto proverò a sentire il sequel sperando di trovarci qualcosa.

 

Ah beh perchè negli Amaranthe...
To The Edge Of The World è un pezzone se piacciono gli Stratovarius

 

Sono meno ariosi e non beneficiano di un'arrangiamento "aor" come invece accadeva sul precedente (se ci fai caso, quasi tutti i ritornelli sul Land sono arrangiati con un coro "leggero" di supporto e hanno melodie più aperte), ma non sono "buttati via". Ma si sapeva, questo deve essere il disco di apertura del concept, quello dove le cose iniziano ad andare "male". Il prossimo probabile che sarà più epico (così Land sarà quello più solare e speranzoso).
Tra l'altro Tolkki è un po' che latita sui social network (non ha neanche annunciato su FB l'uscita del disco e sul sito ufficiale mancano ancora alcuni guest da svelare), speriamo che riesca a finirlo sto progetto (tra l'altro ora che ci sono due dischi si potrebbe anche imbastire un tour o perlomeno la prensenza in 4-5 festival).

ah vabbè, qua è attitudine... a me le tastiere tunz tunz abbinate al metal son sempre piaciute (non a caso tra i miei preferiti c'è l'esordio dei Labyrinth).

 

Momento.. quella e' la classica canzone alla Stratovarius! A quel punto buttiamo via Forever Free e compagnia bella

 

Ecco....forse non dovrei dirlo, ma.....si insomma gli Stratovarius non mi piacciono

Mi piacciono solo quando fanno il verso al pop, tipo Hunting High and Low la adoro. Le varie Father Time etc... non le ho mai digerite.

 

Se poi ti piacerà questo e non i vari Episode/Visions/Destiny preparati al linciaggio

 

Concordo, a me il power alla Stratovarius ha abbastanza stufato, ma tra i loro classici e Angels of the Apocalypse c'è un abisso...

 

Ma è na cosa strana quella che ho con gli Strato. Cioè dati i miei gusti dovrebbero proprio piacermi sulla carta, poi le canzoni non mi prendono minimamente. Gli dedicato anche pochi ascolti forse, ma proprio perchè mi costava fatica stare ad ascoltarli. Faccio fatica a spiegarmelo ma è così.

P.S. preparati: sono a The Reise of the 4th Reich.....e non mi sta annoiando