TM Poesia

Corro il rischio di ripetere un topic che a detta dei vegliardi del forum è sempre miseramente naufragato.
Naturalmente non mi aspetto che questa volta vada meglio, ma la speranza è sempre l'unica arma che l'uomo possiede per riflettere sull'infinito.
E la poesia (sia essa espressione puramente poetica fatta e finita o stralcio di un libro qualsiasi altamente lirico) è la speranza scritta da un uomo per l'uomo.

Sono concessi post di qualsiasi tipo inerenti al soggetto. Poesie inedite di autori sconosciuti, vostre poesie, tralci di libri, incipit, aforismi, commenti sui post, recensioni di poesie che aiutino a capire ecc.

Chiedo, se ne siete in possesso, di segnalare AUTORE, TITOLO del brano, TITOLO della RACCOLTA (e/o LIBRO), CASA EDITRICE ed anno di edizione in modo da raccogliere eventuali informazioni per nuovi acquisti.

Comincio io:

ITACA

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna qeull'approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all'isoletta;
ricco di quanto guadagnasti in vita,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t'ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la trovi povera, Itaca non t'ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un'Itaca.

Costantinos Kavafis, Cinquantacinque poesie, Einaudi, Torino.
(A casa possiedo questa edizione; ma qui ho riprodotto la lirica nella traduzione di Filippo Maria Pontani, consigliatissima!)

CIAO!

 

IL GATTO

Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi occhi in cui l'agata si mescola al metallo.

Come s'inebria di piacere la mia mano
palpando il tuo elettrico corpo
con le dita che tranquille ti accarezzano
la testa e il dorso elastico!

E penso alla mia donna, a quel suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
freddo e profondo che taglia e fende come freccia,

e a quell'aria, a quel profumo
che pericoloso fluttua sul tuo corpo
dai piedi su fino alla testa!


I fiori del male - Charles Baudelaire

 

LA BELLEZZA

Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.
Troneggio nell'azzurro quale Sfinge incompresa, unisco un cuore di neve alla bianchezza dei cigni, odio il movimento che scompone le linee e mai piango e mai rido.
I poeti, di fronte alle mie grandi pose, che ho l'aria di imitare dai più fieri monumenti, consumeranno i giorni in studi severi, perché, onde affascinare quei docili amanti, ho degli specchi puri che fanno più bella ogni cosa:
I miei occhi, questi larghi occhi dalle luci eterne.

I fiori del male - Charles Baudelaire

 

Una delle poesie più erotiche che io abbia mai letto (beh... tranne il marchese naturalmente :P !)

Grazie per il post!

 

Vi posto la mia preferita di Baudelaire


T'ADORO
T'adoro al pari della volta notturna,

o vaso di tristezza, o grande taciturna!

E tanto più t'amo quanto più mi fuggi, o bella,

e sembri, ornamento delle mie notti, ironicamente accumulare

la distanza che separa le mie braccia

dalle azzurrità infinite.

Mi porto all'attacco, m'arrampico all'assalto

come fa una fila di vermi presso un cadavere

e amo, fiera implacabile e cruda,

sino la freddezza che ti fa più bella ai miei occhi.

(C. Baudelaire - Spleen e Ideale)

 

E questa è una di quelle che uando la rileggo mi commuove sempre un po'

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


(Eugenio Montale, Satura, Xenia II)

 

Bella! A scuola avevo fatto il tema sull'analisi di questa poesia

 

L'ultima che avete postato (grandiosa, bellissima... sono davvero ignorante... non l'avevo mai letta , grazie ) mi ha fatto venire in mente un'altra straordinaria poesia che a me fa riflettere moltissimo sulla fragilità dell'uomo contemporaneo e sull'antitesi amore-morte, qui portata agli estremi.

Sarebbe bello che diceste anche quello che sentite quando leggete la poesia che postate. Naturalmente se tutto questo non risulta troppo intimo, ma il forum è un gioco e secondo me in un gioco CI SI gioca fino in fondo

YOURS

MAURO


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.


Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Einaudi, Collezione di Poesie, 1981

 

Aforismi:


Ogni separazione ci fa pregustare la morte; ogni riunione ci fa pregustare la risurrezione. Arthur Schopenhauer

Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere. Voltaire

La vita è l'infanzia della nostra immortalità. Johann Wolfgang von Goethe

C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro. Denis Diderot

Fidarsi degli uomini è già farsi uccidere un po’. Louis Ferdinand Cèline

Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. Hector Berlioz

Un pessimista è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov'è la bara. Henry Louis Mencken

Per quanto possiamo cadere, mai potremo precipitare al di sotto delle braccia di Dio. William Penn

 

Sono splendidi... ma riesci ad indicarci la fonte? E' una raccolta che hai a casa oppure è frutto delle tue svariate letture

Brava comunque e grazie! La migliore secondo me è questa

Fidarsi degli uomini è già farsi uccidere un po’. Louis Ferdinand Cèline

Sempra solo una frase pessimista. Sono un'ottimista di natura e questo aforisma mi ricorda che lo SPENDERSI per gli altri è soprattutto un atto d'amore, di "caritas", antiegoistico. Non siete d'accordo?

YOURS

MAURO

 

Li cerco su internet, a casa ne ho stampati una marea

Sono d'accordo, però io, a contrario di te, sono pessimista

 

vi posto un paio di haiku:

Luna

Come la luna,
sorriso inquieto,
cala il gelo.


Inverno

Nebbia soffice,
stagione ovattata:
pensieri bianchi.

 

«La verità è che io sono un fallito. Io sono uno che a 21 anni credeva di poter conquistare il mondo e a 26 si è trovato in galera, uno che pensava di poter essere un esempio di vita e di trionfo per i bambini del ghetto e non riesce neppure a essere un grande pugile, uno che cade sempre un metro prima di arrivare al traguardo, uno che vorrebbe trovare la pace dello spirito, che è stato allevato cattolico, poi ribattezzato battista, che ha trovato l'Islam in carcere ma non è degno di nessun Dio, perché non ha il coraggio e la forza di essere un giusto».

Da cosa l'hai presa?

 

Bellissima. (ho scartabellato per un'ora per cercare il testo e scopro che l'hai già postata tu :P )

Allora io ne scrivo una che, nella sua semplicità, ha tanto da insegnare


Felice chi è diverso

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

Sandro Penna, Appunti (1938-1949)

 

Bingo..Hai postato la mia poesia preferita del mio autore preferito di sempre..Dire quello che mi fa provare Cesare Pavese è impossibile..Un grande autore scomparso troppo presto.