1. Il regolamento del Forum è stato ripristinato e aggiornato, lo puoi trovare in ogni momento in basso a destra cliccando su "Termini e Condizioni d'uso del sito". Ti preghiamo di leggerlo e di rispettarlo per mantenere il forum un luogo piacevole ed accogliente per tutti. Grazie!
    Chiudi

TM Poesia

Discussione in 'Chiacchiere' iniziata da minstrel, 29 Aprile 2004.

  1. Helevorn

    Helevorn
    Expand Collapse
    estiqaatsi

    Registrato:
    3 Luglio 2006
    Messaggi:
    14.581
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.282

    29 Marzo 2013

    ma sai, il mio problema non sta tanto nel riconoscere la grandezza dei poeti in sé (oggettivamente, per quanto si può essere oggettivi in letteratura), ad esempio Ungaretti intorno ai miei 18 anni l'ho letto abbastanza soprattutto per quel che riguarda la sua prima e, a memoria, molto più conosciuta produzione.. il problema è che riconosco la grandezza di questi autori (tra cui d'annunzio, montale, carducci, foscolo.. ammetto che di quelli che hai citato la metà non li ho mai letti! :D) ma proprio per i loro immagino enormi sensibilità, talento ed erudizione faccio proprio fatica ad approcciarli.. mi fermo sempre un sacco sulle note e mi rendo conto di non sapere nulla.. ad esempio una poesia come "canzone" di Ungaretti mi blocca e non riesco per niente né a capirla né ad emozionarmici!

    su questo (me ne sono poi reso conto in cinque anni di facoltà di lettere!) ha inciso inevitabilmente sia la mia formazione tecnica che la mia totale assenza di basi per quel che riguarda sia i classici (e le relative lingue) sia la struttura filosofica.. quindi inevitabilmente mi areno di fronte a ciò che non mi prende subito! quella poesia di Sylvia Plath che è stata postata poco sopra ad esempio rientra perfettamente nella mia idea di poesia..

    su Emily invece mi sono già speso abbastanza e non voglio glorificarla eccessivamente :D sì il suo legame con la quotidianità e una quotidianità naturale.. però.. anche volendo tralasciare il suo stile che è straordinario.. mi sembra in ogni sua poesia che lei sia come qualcosa di "non umano" che tra gli animaletti e gli oggetti nella sua stanza ti apre squarci sul cielo e sull'infinito, non so veramente come spiegarmi e mi dispiace, vorrei aver talento nella scrittura ma sono negato!

    As if the Sea should part
    And show a further Sea —
    And that — a further — and the Three
    But a presumption be —

    Of Periods of Seas —
    Unvisited of Shores —
    Themselves the Verge of Seas to be —
    Eternity — is Those —


    nella traduzione di margherita guidacci:
    Come se il mare separandosi
    svelasse un altro mare,
    questo un altro, ed i tre
    solo il presagio fossero
    d'un infinito di mari
    non visitati da riva -
    il mare stesso al mare fosse riva -
    questo è l'eternità.

    basta sennò mi commuovo! :D
     
    A LELE 17 piace questo elemento.
  2. Helevorn

    Helevorn
    Expand Collapse
    estiqaatsi

    Registrato:
    3 Luglio 2006
    Messaggi:
    14.581
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.282

    30 Marzo 2013

    tra quelli che hai citato e che conosco, eccetto Leopardi su cui magari si potrebbe scrivere un sacco ancora e leggerei volentieri da più esperti di me perché ho sempre avuto un grande interesse per lui, Mishima chiaramente.. è geniale.. confessioni di una maschera è stato uno dei primi libri che ho letto da adolescente.. un anno fa ho letto "musica" e "il mio amico hitler" ma.. credo sinceramente di non aver mai letto una sua poesia! non sapevo neanche che ne avesse scritte O_o

    tra l'altro il professore con cui mi sono laureato alla triennale mi fece leggere "il mare e il tramonto" di Mishima (di cui lui era innamorato pur essendo un puro medievista europeo! :D), che si trova anche nell'edizione della "crociata dei bambini" di Schwob edita da studio editoriale.. un racconto di una decina di pagine.. straordinario come sempre!
     
  3. Erik il Rosso

    Erik il Rosso
    Expand Collapse
    More weight!

    Registrato:
    22 Settembre 2005
    Messaggi:
    4.440
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.610

    30 Marzo 2013

    Frena frena, in merito a Mishima, come del resto per i due "cantautori" che ho citato non mi riferivo al componimento poetico, ma alla capacità di rendere attraverso un testo che non nasce con un intento poetico, una miriade di immagini, di aprire squarci e mondi interi. Una simile capacità è rarissima da trovare, a maggior ragione perchè l'approccio narrativo è del tutto diverso da quello adottato da un poeta. Eppure vanno molto al di là di una mera evocatività, è qualcosa di molto più istintivo, semplice e complesso nello stesso tempo, richiama la molteplicità delle nostre nature. E' un qualche cosa che ti fa chiudere il libro o mettere in pausa il brano e stare un attimo in silenzio o al massimo esclamare "cazzo...!" e restare lì a contemplare quello che sono riusciti a dire nella lunghezza di una riga o di un verso e che altri non avrebbero saputo dire attraverso un romanzo intero. (Anche Dostoevskij ad esempio lo fa, ma in modo del tutto diverso, è qualcosa che rimane molto più in ambito razionale, adoro anche lui ma in un certo senso è antitetico alla poesia della parola). In tal senso ci sono pure dei filosofi che accosterei alla poesia. Lasciando poi stare le culture asiatiche e arabe che si aprirebbe un discorso infinito (nel caso di Mishima credo che una grandissima parte ovviamente ce la metta lui di suo, ma è innegabile che ci si ritrova una certa attenzione, un taglio, uno sguardo ben preciso che è tipico della cultura giapponese).
    Il mio discorso verteva sugli autori e su quello che più "simboleggia" quello che per me è poesia. Una sorta di fendente che ti apre il cervello passando per l'immediatezza dei sensi e dell'istinto.
    Il componimento poetico è importante e caratterizzante, ovviamente, ma non è la sola forma di poesia, per lo meno, nella mia testa. Il confine a volte è labile.
     
  4. tender

    tender
    Expand Collapse
    Holy Shit!

    Registrato:
    18 Marzo 2008
    Messaggi:
    5.143
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.124

    30 Marzo 2013

    A Cesena

    Piove. È mercoledì. Sono a Cesena,
    ospite della mia sorella sposa,
    sposa da sei, da sette mesi appena.

    Batte la pioggia il grigio borgo, lava
    la faccia della casa senza posa,
    schiuma a piè delle gronde come bava.

    Tu mi sorridi. Io sono triste. E forse
    triste è per te la pioggia cittadina,
    il nuovo amore che non ti soccorse,

    il sogno che non ti avvizzì, sorella
    che guardi me con occhio che s’ostina
    a dirmi bella la tua vita, bella,

    bella! Oh bambina, o sorellina, o nuora,
    o sposa, io vedo tuo marito, sento,
    oggi, a chi dici mamma, a una signora;

    so che quell’uomo è il suocero dabbene
    che dopo il lauto pasto è sonnolente,
    il babbo che ti vuole un po’ di bene...

    « Mamma! » tu chiami, e le sorridi e vuoi
    ch’io sia gentile, vuoi ch’io le sorrida,
    che le parli dei miei vïaggi, poi...

    poi quando siamo soli (oh come piove!)
    mi dici rauca di non so che sfida
    corsa tra voi; e dici, dici dove,

    quando, come, perché; ripeti ancora
    quando, come, perché; chiedi consiglio
    con un sorriso non più tuo, di nuora.

    Parli d’una cognata quasi avara
    che viene spesso per casa col figlio
    e non sai se temerla o averla cara;

    parli del nonno ch’è quasi al tramonto,
    il nonno ricco, del tuo Dino, e dici:
    « Vedrai, vedrai se lo terrò di conto »;

    parli della città, delle signore
    che già conosci, di giorni felici,
    di libertà, d’amor proprio, d’amore.

    Piove. È mercoledì. Sono a Cesena,
    sono a Cesena e mia sorella è qui
    tutta d’un uomo ch’io conosco appena.

    tra nuova gente, nuove cure, nuove
    tristezze, e a me parla... così,
    senza dolcezza, mentre piove o spiove:

    « La mamma nostra t’avrà detto che...
    E poi si vede, ora si vede, e come!
    sì, sono incinta... Troppo presto, ahimè!

    Sai che non voglio balia? che ho speranza
    d’allattarlo da me? Cerchiamo un nome...
    Ho fortuna, è una buona gravidanza...»

    Ancora parli, ancora parli, e guardi
    le cose intorno. Piove. S’avvicina
    l’ombra grigiastra. Suona l’ora. È tardi.

    E l’anno scorso eri così bambina!
     
    A Burbera e Saturnine. piace questo messaggio.
  5. Helevorn

    Helevorn
    Expand Collapse
    estiqaatsi

    Registrato:
    3 Luglio 2006
    Messaggi:
    14.581
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.282

    31 Marzo 2013

    ahh okay ora tutto è più chiaro! :)

    è vero è vero, concordo senza dubbio su mishima.. alla fine quello che dici è più o meno quello che cerco io nella poesia.. purtroppo come anche nella narrativa sono troppo chiuso e selettivo.. ed il problema aggiuntivo è che queste capacità di essenzialità-evocatività (e concisione, perdonatemi!) non le hanno in molti! :D

    probabilmente manco anche di voglia io dato che mi concentro troppo sulla narrativa.. chissà quanti poeti potenzialmente adorabili ci stanno fuori dalla mia conoscenza, ad esempio quella Sylvia Plath io non l'avevo neanche mai sentita nominare e mi ha subito interessato un sacco.. è che davvero quando non trovo nell'immediato queste scintille che mi aprono un mondo mi blocco, mi annoio o semplicemente, per dirla terra-terra, non capisco i riferimenti come ho già scritto.. e non è stupendo a livello emotivo per un minuto di poesia leggerne cinque di note :hihi:

    sul tuo discorso sulle culture extraeuropee rimpiango davvero un po' che dalla mia stupenda laurea in storia, culture e civiltà orientali ho tratto tanta storiografia e pochissima poesia..!



    I have lived on the lip of insanity,
    wanting to know reasons,
    knocking on a door.

    It opens. I've been knocking
    from the inside.


    Rumi..
     
  6. Erik il Rosso

    Erik il Rosso
    Expand Collapse
    More weight!

    Registrato:
    22 Settembre 2005
    Messaggi:
    4.440
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.610

    31 Marzo 2013

    Ma eri a Bologna?? Io ho fatto storia a S. Giovanni in Monte :hihi:

    Comunque sì, a livello culturale "vasto" pur'io all'uni deserto quasi..se non fosse per mio interesse personale in questi anni, non saprei un cazzo.

    Ti sei mai imbattuto in Gibran? Libanese, particolarissimo. Ci son dei giorni che mi piace na cifra e altri che non mi convince. Devo ancora capire se dipenda da come mi sveglio io o da come s'è svegliato lui.

    Sul discorso che fai dei riferimenti, boh. Per dire, per leggersi e capire davvero bene la terra desolata ad esempio ce ne vuole, bisogna avere una cultura che sia almeno un quarto della sua per avere una vaga idea della profondità a cui ha calato l'ancora. Però direi che il bello, una delle cose che più mi piacciono della poesia è proprio quel senso d'indeterminatezza, quel non sapere se e quanto si è capito del tutto. Perchè appunto ci devi tornare. Ci devi tornare ciclicamente, perchè vivi e cambi e solo con questo puoi realmente capire cose che prima non ti erano chiare. C'è sempre un velo di Maya che non riesci a scostare del tutto e in questo risiede il fascino bestiale della poesia. La poesia è solo per chi cerca, non per chi trova.
    Come dice il Sommo (aka Bukowski) "L'unico atto poetico necessario è la scrittura della poesia, e tutto quello che viene dopo è propaganda."
     
  7. Burbera

    Burbera
    Expand Collapse
    Miss Antropia

    Registrato:
    19 Maggio 2011
    Messaggi:
    3.232
    "Mi Piace" ricevuti:
    4.943

    31 Marzo 2013

    Poesia.


    Si sta
    come d'estate
    nel culo
    la sabbia.
     
    A waspmaniac, AlbumDesiderium, Erik il Rosso e 1 altro utente piace questo messaggio.
  8. LELE 17

    LELE 17
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    9 Maggio 2009
    Messaggi:
    1.897
    "Mi Piace" ricevuti:
    340

    4 Aprile 2013

    https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/528275_599353743408053_390786021_n.jpg

    O vecchio bosco pieno d'albatrelli,
    che sai di funghi e spiri la malia,
    cui tutto io giá scampanellare udia
    di cicale invisibili e d'uccelli:

    in te vivono i fauni ridarelli
    ch'hanno le sussurranti aure in balia;
    vive la ninfa, e i passi lenti spia,
    bionda tra le interrotte ombre i capelli.

    Di ninfe albeggia in mezzo alla ramaglia
    or sì or no, che se il desio le vinca,
    l'occhio alcuna ne attinge, e il sol le bacia.

    Dileguano; e pur viva é la boscaglia,
    viva sempre ne' fior della pervinca
    e nelle grandi ciocche dell'acacia.

    IL BOSCO, G. Pascoli
     
  9. tender

    tender
    Expand Collapse
    Holy Shit!

    Registrato:
    18 Marzo 2008
    Messaggi:
    5.143
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.124

    4 Aprile 2013

    pascoli è sottovalutato. invece di far studiare le classiche poesie sul padre, il nido, gli uccellini e le ranelle potrebbero inserire nei manuali altre tematiche.

    oggi comunque sono in fissa con questa, evergreen:

    Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

    Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
    questa morte che ci accompagna
    dal mattino alla sera, insonne,
    sorda, come un vecchio rimorso
    o un vizio assurdo. I tuoi occhi
    saranno una vana parola,
    un grido taciuto, un silenzio.
    Così li vedi ogni mattina
    quando su te sola ti pieghi
    nello specchio. O cara speranza,
    quel giorno sapremo anche noi
    che sei la vita e sei il nulla

    Per tutti la morte ha uno sguardo.
    Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
    Sarà come smettere un vizio,
    come vedere nello specchio
    riemergere un viso morto,
    come ascoltare un labbro chiuso.
    Scenderemo nel gorgo muti.



    la tua arte non ha mai avuto un 13 agosto.
     
    A AlbumDesiderium, Erik il Rosso e LELE 17 piace questo elemento.
  10. tender

    tender
    Expand Collapse
    Holy Shit!

    Registrato:
    18 Marzo 2008
    Messaggi:
    5.143
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.124

    4 Aprile 2013

    ah, ho dimenticato di menzionare le lavandaie che lavano.
     
  11. Erik il Rosso

    Erik il Rosso
    Expand Collapse
    More weight!

    Registrato:
    22 Settembre 2005
    Messaggi:
    4.440
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.610

    4 Aprile 2013

    Pascoli: tvoppo odio.

    Pavese: grossi grassi peni greci. Quella in particolar modo è una delle più belle poesie mai scritte.
     
    A AlbumDesiderium piace questo elemento.
  12. tender

    tender
    Expand Collapse
    Holy Shit!

    Registrato:
    18 Marzo 2008
    Messaggi:
    5.143
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.124

    5 Aprile 2013

    è vero, ma niente pascoli, niente novecento :sisi:
     
  13. AlbumDesiderium

    AlbumDesiderium
    Expand Collapse
    Sadder than sadness.

    Registrato:
    6 Febbraio 2003
    Messaggi:
    3.111
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.909

    5 Aprile 2013

    Di Pascoli ho adorato alcune immagini che ti riesce a stampare nella mente, ma francamente m'ha anche un po' rotto.

    Ma mettiamo altre carne al fuoco.
    Che mi dite di Diiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiino? :lookaround:

    L’INVETRIATA

    La sera fumosa d’estate
    Dall’alta invetriata mesce chiarori nell’ombra
    E mi lascia nel cuore un suggello ardente.
    Ma chi ha (sul terrazzo sul fiume si accende una lampada) chi ha
    A la Madonnina del Ponte chi è chi è che ha acceso la lampada? – c’è
    Nella stanza un odor di putredine: c’è
    Nella stanza una piaga rossa languente.
    Le stelle sono bottoni di madreperla e la sera si veste di velluto:
    E tremola la sera fatua: è fatua la sera e tremola ma c’è
    Nel cuore della sera c’è
    Sempre una piaga rossa languente.
     
    #298
    Ultima modifica: 5 Aprile 2013
    A Erik il Rosso piace questo elemento.
  14. Erik il Rosso

    Erik il Rosso
    Expand Collapse
    More weight!

    Registrato:
    22 Settembre 2005
    Messaggi:
    4.440
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.610

    5 Aprile 2013

    Campana ha sempre gettato un faro nella nebbia (cit.) della mia follia. E sua.
     
    A AlbumDesiderium piace questo elemento.
  15. Helevorn

    Helevorn
    Expand Collapse
    estiqaatsi

    Registrato:
    3 Luglio 2006
    Messaggi:
    14.581
    "Mi Piace" ricevuti:
    3.282

    9 Aprile 2013

    sìì! anche se alla triennale ero in via zamboni dove c'era tipo il dipartimento di studi linguistici e orientali.. che chissà se c'è ancora dato che hanno accorpato la laurea ad antropologia da quel che so.. però san giovanni in monte l'ho odiato da quanto ci son stato :sisi:

    infatti, se mi ricordo bene di cosa stavo parlando perché avevo completamente dimenticato questo topic, io mi riferivo al fatto che per tanti poeti che in passato ho approcciato appunto serve una cultura enorme per capire la poesia e io voglio capirla nell'immediato, senza starmi a leggere note e spiegazioni.. ora vi faccio un esempio pratico:

    Con Usura
    lana non giunge al mercato,
    gregge non porta guadagno con usura,
    usura è una lebbra, usura
    ottunde la punta dell'ago in giovani mani di donna
    e l'arte del filatore n'è ferma. Non Pietro Lombardo
    fu frutto d'usura
    non frutto d'usura fu Duccio
    né Piero della Francesca; Zuan Bellini non frutto d'usura
    né "La Calunnia" dipinta.
    Non frutto d'usura l'Angelico; non Ambrogio de Predis,
    né chiesa di viva pietra firmata: Adamo me fecit.
    Non frutto d'usura San Trofimo in Arli,
    non frutto d'usura Sant'Ilario,
    usura fa ruggine il cesello,
    ruggine l'arte e l'artiere
    corrode il filo al telaio
    nessuno mai apprende ad intessere nella sua trama dell'oro;
    usura contagia cancrena all'azzurro, al cremisi nega fiorami
    non trova smeraldo il suo Memling
    usura uccide il nascituro nel ventre
    costringe l'amore del giovane in ceppi
    induce paralisi ai talami, si giace
    tra giovane sposa e il suo sposo
    contra naturam
    hanno portato donne da conio a Eleusi
    cadaveri siedono a mensa
    ai cenni d'usura.


    questa è la seconda parte di con usura di ezra pound.. l'ho scritta nella traduzione di carlo izzo.. oppure un altro esempio: avorio di mario luzi

    Parla il cipresso equinoziale, oscuro
    e montuoso esulta il capriolo,
    dentro le fonti rosse le criniere
    dai baci adagio lavan le cavalle.
    Giù da foreste vaporose immensi
    alle eccelse città battono i fiumi
    lungamente, si muovono in un sogno
    affettuose vele verso Olimpia.
    Correranno le intense vie d'Oriente
    ventilate fanciulle e dai mercati
    salmastri guarderanno ilari il mondo.
    Ma dove attingerò io la mia vita
    ora che il tremebondo amore è morto?
    Violavano le rose l'orizzonte,
    esitanti città stavano in cielo
    asperse di giardini tormentosi,
    la sua voce nell'aria era una roccia
    deserta e incolmabile di fiori.


    ecco io di fronte a poesie del genere non ci capisco niente.. devo guardarmi nelle note tutte le spiegazioni perché non arrivo ai significati.. chi sono ambrogio de predis e memling? che è Olimpia?.. poi sì la spiegazione mi dice tutto per decine di pagine ma.. poesie del genere a me non dicono proprio nulla.. poi ho fatto due esempi a caso che non citano neanche troppa roba riguardo a personaggi della letteratura greca e latina perché lì sarebbe un macello ancora maggiore :hihi:

    ps. gibran non lo conosco se non di nome!!

    oddio sottovalutato non mi pare, però sicuramente per il mio gusto personale è stato davvero un grandissimo.. sono partoclarmente legato a myricae perché fu una delle primissime raccolte di poesie che ho letto nella mia vita.. quando avevo ancora una vita sociale andai al mare intorno ai 16 anni leggendomi tutto myricae e mi prendevano per il culo ma fu straordinario!! :D poi non ho mai studiato nulla di queste cose anche perché ho fatto ragioneria informatica quindi mi arrangiavo da me, perché di italiano e storia facevamo tre porcate per poche ore a settimana.. quindi non so cosa fanno studiare.. però io ho cercato di leggere molto di pascoli perché proprio mi prende tanto.. e poi già dal titolo della raccolta in questione è un po' vicino alla mia emily, scusate se la cito troppo!! :D
     
    A LELE 17 piace questo elemento.

Condividi questa Pagina