Hard Rock

Craig Goldy (ex DIO): Ritchie Blackmore aveva una politica No-Guitar-Solo durante i tour anni ’80.

Di Simone Volponi - 22 Ottobre 2018 - 0:31
Craig Goldy (ex DIO): Ritchie Blackmore aveva una politica No-Guitar-Solo durante i tour anni ’80.

Secondo l’ex DIO Craig Goldy, il leggendario chitarrista dei Deep Purple Ritchie Blackmore ha impedito a lui e ai Giuffria di avere una parte dedicata all’assolo di chitarra nel corso de ‘Perfect Strangers’ tour (1984) in quanto Ritchie temeva di essere messo in secondo piano. Secondo Goldy, ai tempi segretamente corteggiato da Ronnie James Dio, Blackmore minacciò di cacciare i Giuffria dal tour se non avessero rimosso l’assolo di chitarra dal loro set. Alla fine la band acconsentì e i due sono diventati amici.
 

All’epoca David Eisley (cantante dei Giuffria) si sedeva in ginocchio e reggeva la chitarra come un tavolo,” ha detto Goldy, “e io la suonavo come un pianoforte e facevo ogni sorta di cose strane che nessuno aveva mai visto prima, e la folla impazziva. A Ritchie non piaceva. Ci aveva portato in tour perché aveva sentito “Call Of The Heart”. Pensava che fossimo una band tipo Journey. Non gli piaceva avere concorrenza alla chitarra. Così quelli del suo entourage ci dissero: ‘Se Goldy non fa il suo assolo e ridimensionate il vostro set solo un po ‘, voi ragazzi potete rimanere in tour’. E io dissi: ‘Certo, certo’. Solo che Gregg Giuffria e gli altri avevano un grande ego e ci furono problemi.

Quando poi ho incontrato Ritchie Blackmore alla fine dell’ultima data, che cosa potevano fare? Cacciarci dal tour? Così ho fatto l’assolo. Stavo camminando lungo il corridoio e Ritchie si avvicina a me e fa , ‘Devi mostrarmi come farlo.’ E io ho esclamato: ‘Cosa?’ Mi sono bloccato e mi sono lasciato prendere dal panico, ho passato così tanti anni a provare i suoi assoli e lui mi viene a chiedere come fare qualcosa… Gli ho dato una sintesi rapida e sono corso a nascondermi, poi ho pensato: ‘Sei un idiota’. Da solo, nel nel mio camerino, ho pensato: ‘Sei un idiota’. Così sono andato a bussare alla porta del suo camerino privato – una delle cose che Ronnie [ James Dio ] mi aveva detto di non fare quando mi riempì di consigli prima che partissi per quel tour.

Bussai alla porta e mi sentii in dovere di dirgli qualcosa. Ha aperto la porta ho detto: ‘Ti ho idolatrato per anni’, e lui ha alzato gli occhi al cielo, e ho pensato, ‘Oh no.’ Ma, a quanto pare, tutti quelli che avevano fatto il tour con lui non dovevano avere assoli di chitarra. Successe a George Lynch con i Dokken, e George lo mandò a fare in culo. Ritchie si aspettava che facessi la stessa cosa. Invece gli ho detto, ‘Non mi interessa delle richieste, penso che tu sia il migliore e lo sarai sempre. Nessun rancore’, e ho allungato la mano e lui mi ha stretto la mano e ha detto: ‘Vieni dentro’. Sono stato benissimo con un uomo fantastico nel suo camerino privato. Abbiamo preso a calci un pallone da calcio per cercare di rompere una delle suei Strats e abbiamo parlato delle sue canzoni, di quanto sia stato difficile per me imparare a suonare. È stato un vero gentiluomo e ci siamo divertiti molto perché gli ho dato il dovuto rispetto che meritava“.

 

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