Thrash

David Ellefson: come sono sopravvissuto nei Megadeth tutti questi anni? So qual è il mio ruolo

Di Orso Comellini - 3 Settembre 2019 - 14:41
David Ellefson: come sono sopravvissuto nei Megadeth tutti questi anni? So qual è il mio ruolo

Parlando in podcast su Talk Toomey, il bassista dei Megadeth, David Ellefson, ha ripercorso il suo lungo periodo di militanza a fianco di Dave Mustaine, specie dopo il suo ritorno nel 2010 su “Th1rt3en” e il suo mancato rientro nel 2004 su “The System Has Failed”.

Quando Dave stava rimettendo insieme i pezzi per “The System Has Failed”, mi chiamò e mi disse che voleva che tornassi a lavorare con lui e che le cose sarebbero state esattamente come quando era lui al comando. Molto chiaramente.  Ma ci trovammo in disaccordo e la cosa non funzionò. Gran parte del problema era per una questione economica, onestamente. Sapevo che avrei potuto continuare a lottare; ci sono due modi per vincere in una gara di tiro alla fune: puoi strattonare il tuo avversario oltre la linea oppure puoi mollare un po’ la presa per farlo cadere con il culo per terra. Entrambi lo possono fare. In quel caso sei in grado di andartene, di lasciar fare. In quegli anni ho realizzato che dovevo lasciare fare a Dave quello che voleva fare. Che dovevo lasciarlo andare. 

Al suo rientro nei Megadeth poi David ha rinunciato a far parte delle questioni economiche e compositive, come nei suoi primi anni della band.

In tanti mi domandano come abbia fatto a sopravvivere tutti questi anni nei Megadeth. La verità è che io so quale sia il mio ruolo. Ero in quella stanza quando tutto ebbe inizio. Nessuno di quelli che sono passati successivamente c’erano. Nessuno, eccetto il mio amico Greg Handevidt, che comunque è rimasto nei Megadeth giusto un paio di mesi. Ma a meno che tu non fossi lì in quel momento, in quella stanza, quando abbiamo avuto quella sorta di visione, che ha dato inizio al nostro sogno, potrai solo aggiungerti in una storia che è stata già raccontata. Kiko (Loureiro, ndr) se ne è subito reso conto, specie da un punto di vista compositivo. Lui capisce molto bene Dave come compositore. Lui stesso è un compositore. Entrambi suonano la chitarra, per cui è più facile comunicare tra loro, possono comunicare con un linguaggio comune. Quando sono rientrato su “Th1rt3en”, l’album che i Megadeth stavano componendo, ho realizzato che non sarebbe stato un processo collaborativo. Il che è stata una novità per me, perché in quegli 8/9 anni di assenza ho sempre collaborato nelle varie esperienze che ho avuto.