Tankard report – 22/09/2002

Di Keledan - 13 Novembre 2002 - 11:57
Tankard report – 22/09/2002

 Il concerto dei Tankard è un occasione imperdibile per ogni thrasher che si rispetti, l’alcolico combo tedesco infatti è una delle leggende del genere.

Purtroppo arrivo molto tardi al Transilvania Live di Milano e mi perdo l’esibizione dei primi due gruppi in programma: Eresia e Hatework.

Passati pochi minuti dal mio arrivo parte l’intro dei Tankard e, per buona parte dei circa 300 presenti, e il segnale per scatenarsi in un pogo furibondo, che accompagnerà la band per tutta la durata del concerto.

Dai Tankard non bisogna aspettarsi virtuosismi ma solo tanto divertimento, e anche per questa sera il Thrash dalle forti tinte punkeggianti proposto dai quattro maniaci della birra riuscirà nel suo intento, cioè quello di far divertire alla grande il pubblico.

Gerre domina lo stage con la sua incredibile mole,pareggiata però dall’altrettanto grande simpatia; incita il pubblico in italiano, buono peraltro, ogni tanto mostra all’audience la sua enorme panza scatenando reazioni “estasiate” tra i presenti.

Musicalmente il concerto è stato più che buono, con la band impegnata nel riproporre brani divenuti ormai un must per ogni thrasher, come “The Morning After” e “Chemical Invasion”, ad altri più recenti, su tutti citerei la nuova “Rectifier”, veramente possente.

La band non smentisce di certo la sua fama di gruppo dedito all’uso incontrollato di birra e alcolici vari, sul palco è un continuo aprire lattine di birra accompagnate da sonori rutti dell’enorme Gerre.

I Tankard hanno anche regalato ai presenti una cover della storica punk band americana Gang Green, “Alcohol”, un titolo una garanzia!

Man mano che lo show dei quattro alcolisti tedeschi prosegue diventa sempre più difficile per i ragazzi della security frenare l’impeto dei kids dediti ad uno sfrenato stagediving finchè, durante il penultimo bis, la folla invade il palco!

La band sembra essere parecchio divertita da tutto ciò, e continua a suonare come se niente fosse tra il divertimento e l’ilarità generale.

In conclusione posso solo consigliare a tutti quei gruppi e a tutti i metallari che prendono tutto troppo sul serio di andarsi a vedere i Tankard, solo così potranno capire cosa vuol dire divertirsi veramente suonando o guardando un concerto!

E’ difficile rendere a parole l’atmosfera di spensieratezza e di buonumore che regnava nel locale durante il concerto, bisognava essere presenti per capirla; la prossima volta non fateveli sfuggire!

Another beer please, Tankard rules!

Matteo Lavazza