Editoriale: voti e recensioni

Di - 10 Dicembre 2002 - 13:51
Editoriale: voti e recensioni

Scrivo questo editoriale spinto dall’ennesima discussione riguardo a voti e recensioni, nella fattispecie di gruppi emergenti.

La questione è sempre la stessa. Quanti leggono subito il voto senza leggere le parole del recensore? E qual è il peso del voto rispetto al giudizio?
Abbiamo una peculiarità, su TM: ognuno può dire la sua, commentando ogni recensione ed esprimendo il proprio voto, e fino ad ora tutto si è svolto nel rispetto reciproco (tranne qualche trascurabile caso).

I problemi nascono nel momento in cui un gruppo emergente vede recensito il suo primo lavoro (demo o disco che sia) e non si trova d’accordo con il recensore. Siamo stati spettatori di litigi infiammati e accuse spesso molto pesanti, tanto da costringerci ad eliminare commento e, a volte, recensione.
Ci siamo visti accusati di scegliere come redattori persone che suonano in un gruppo (io stesso ho subito apostrofi del genere), e che quindi “bocciano” a priori gli album in qualche modo concorrenti. E’ quasi una costante che un membro del gruppo che ha subito una critica arrivi a scrivere lunghe mail in cui motiva i suoi disaccordi.

Così non va.

Con questo non voglio certo dire che “non vogliamo sentire ragioni”, ma credo sia doveroso, prima di imbarcarsi in sentenze innegabilmente poco simpatiche, fare due considerazioni:

– I recensori sono in buona fede, ed esprimono un parere più o meno condivisibile che verrà SEMPRE difeso in quanto tale dalla redazione di Truemetal.it.

– Per quanto riguarda i demo e i dischi di band emergenti, soprattutto se si tratta di band italiane, farei notare che non tutti usano la stessa scala di valutazione usata per le uscite più “grandi”. Questo significa che i voti (se volete guardare per forza quelli) sono più elastici, specialmente verso i valori alti, e questo viene fatto esclusivamente a scopo promozionale. (Traduco: non oso pensare a cosa succederebbe se si usasse la stessa scala!).
 
In conclusione, vorrei più maturità e umiltà. Non è il caso di fare nomi, sia in positivo – ci sono band che vanno ammirate per la classe che hanno mostrato nell’accettare le critiche – sia in negativo – qualcuno è arrivato a minacciare denunce per diffamazione.

Sicuro che il mio messaggio sia stato recepito, auguro a tutti i lettori e a tutti i recensori di poter leggere e scrivere in grande tranquillità le proprie opinioni, perché queste verranno sempre tutelate, se resteranno nei ranghi del rispetto e della convivenza.