Hard Rock

Intervista Heavy Metal Performer (Grazia Zuliani – Vanadium)

Di Stefano Ricetti - 26 Agosto 2014 - 10:30
Intervista Heavy Metal Performer (Grazia Zuliani – Vanadium)

Resoconto della simpatica e spiritosa chiacchierata con Grazia Zuliani, storica performer dei Vanadium del periodo legato all’album Game Over, al quale fornì l’immagine poi apparsa in copertina, nel 1984.

Buona lettura,
Steven Rich.

 

 

 

Come sei diventata una performer?

Per caso, io ero una modella e un giorno, a Milano, sono stata notata dai Vanadium a un concerto dei Venom. Mi hanno fermato e chiesto se ero interessata a fare un provino per la copertina del loro disco in uscita.

 

 

Quali i passi principali della band che hai accompagnato, come protagonista, durante la tua militanza?

L’evento principale è stato sicuramente la presentazione dell’album Game Over al Rolling Stone di Milano, fra aprile e maggio del 1984, poi alcune serate nei locali milanesi, tra cui il famoso Magia Music Meeting di via Salutati, sempre a Milano.

Seguivi anche altri gruppi, oltre ai Vanadium?

Di italiani Vanexa e Death SS, oltre a vari stranieri.

Eri emozionata, al Rolling Stone, prima di salire sul palco?

No, non troppo, non sono una che si imbarazza facilmente… ricordo che ero molto fiera e che mi sono divertita tantissimo.

 

 

In che cosa consisteva la tua performance sul palco? 

Ho presentato il concerto vestita con la stessa mise utilizzata per la copertina di Game Over, ovviamente brandendo… la chiave inglese d’ordinanza! Ah,ah,ah!

Grazia Zuliani: groupie o solo performer?

Mai stata una groupie!!! Ho conosciuto molti gruppi e personaggi famosi, sono stata invitata nei backstage e anche in tournée, ma a torto o a ragione sono sempre tornata a casa con il mio boy friend del momento.

Cosa ti ha provocato, in quegli anni, essere identificata come la performer dei Vanadium?

Nessun problema, è stato divertente, soprattutto quando qualche ragazzino mi avvicinava chiedendomi l’autografo. Buffo no??

 

 

Dove s’è svolta la session fotografica che poi ha portato alla copertina di Game Over? 

A Milano, certo, ma dove? Boh… chi se lo ricorda? Era uno studio fotografico in centro, direi…

Avrai aneddoti a gogò, così come scene divertenti accadute… racconta Grazia, racconta…

Uno a caso: una sera ero a Ginevra per un concerto dei Black Sabbath, periodo con Ian Gillan alla voce, e alcuni rodies cercavano di dare ordini per montare delle casse a dei ragazzi italiani,  i quali non capivano granché. Io li aiuto traducendo, così da velocizzare le procedure. Inizia il concerto, dopo il gruppo di supporto è il momento dei Black Sabbath: uno dei rodie mi chiama e mi fa salire sul palco per poter assistere allo show direttamente da lì. Che figata! E che smacco per tutte quelle signorine invidiose! Dopodiché mi hanno invitata al party post concerto nei camerini, Ian è stato gentile e mi ha anche chiesto di accompagnarli lungo le date del tour europeo… Non male, ma avevo un ragazzo molto incazzato fuori e un lavoro che non volevo perdere… e comunque, ripeto, non ero una groupie… Ah,ah,ah!

Restando in tema, quanti ci hanno provato, con te?

Wow che domandina! Diciamo tanti… Ah,ah,ah!

 

 

Ammetti, Grazia, dai… in quegli anni te la tiracchiavi un po’, nevvero?

Certo, anche oggi! Ma solo quando è il caso, con persone che meritano che io me la tiri. Altrimenti sono molto tranquilla e semplice, la bellezza è ciò che emani…

Quando e perché hai chiuso, un giorno, con i Vanadium?

Io non ho chiuso con Loro né Loro con me: semplicemente le situazioni vanno scemando. Abitavamo in città diverse, non c’era Fb, non c’erano i cellulari…

Una tua definizione della band.

La migliore, italiana, di quegli anni.

In che rapporti sei rimasta con i membri del gruppo?

Lio Mascheroni è mio amico su Fb, l’anno scorso sono stata contattata per l’uscita della loro biografia ed invitata poi alla festa, alla quale però non ho potuto partecipare.

Segui ancora Pino Scotto e i Rustless, ossia le attuali incarnazioni degli ex Vanadium?

No.

Se per magia dovesse avvenire un concerto di reunion dei Vanadium torneresti per l’occasione a fare la performer per Loro?

Ah,ah,ah! Ma dai… sarebbe divertente solo se fosse un tuffo nel passato; quindi anche il pubblico dovrebbe essere lo stesso degli anni che furono!

 

 

Avevi e amavi indossare una lingerie particolare per il concerto? 

Visto il look non potevo avere una gran lingerie, non credi, Steven? Ah,ah,ah!

Conservi ancora i costumi di scena?

No! Troppi anni sono intercorsi e troppi traslochi sono avvenuti successivamente a quei tempi.

Nostalgia?

A volte, ma solo perché è stato un bellissimo periodo.

Rimpianti?

Nessuno

Ti saresti aspettata che Pino, Lio, Steve e Ruggero avessero continuato fino a oggi?

Non mi ero posta il problema.

A che livello vedevi i Vanadium in ambito italiano rispetto alle altre band?

Superiore.

Riferisci di quando ti presentavi ai concerti in veste di spettatrice in minigonna e dovevi per forza arretrate dalle prime file causa “perlustrazioni” varie e mani che si infilavano dappertutto, dai!  

Era un vero incubo: appena iniziava il concerto dovevo per forza arretrare altrimenti rimanevo in un nugolo di mani che cercavano di toccare e palpare a più non posso! A Karlsruhe, in Germania, durante un Monsters of Rock, mentre cercavo di raggiungere il backstage dei Motley Crue, dove ero stata invitata, attaccano proprio in quel momento gli Accept: tutti si alzano, è il delirio, rimango intrappolata, comincio a gridare e a tirare schiaffi, finché finalmente il mio ragazzo riesce ad acchiapparmi e a tirarmi fuori dalla bolgia!

Sempre in veste di spettatrice, quanti e quali inviti espliciti da big band hai ricevuto, in quegli anni?

Alcuni… abbastanza… tanti, dai! Ah,ah,ah!

Racconta per bene quando e come hai mandato affanculo Bruce Dickinson.

Concerto degli Iron Maiden a Lione. Un ragazzo lancia una piccola bandiera italiana sul palco, Bruce la raccoglie e girandosi verso la band commenta “Is full of fucking wops, tonight!”. Wops: termine denigratorio con il quale talvolta le popolazioni anglosassoni definiscono gli italiani, addirittura spesso “Greasy wops”, ovvero untuosi ed impomatati! Ero furiosa… ma come diavolo si permetteva??? Finito il concerto mi viene incontro un’amica con un pass per i camerini, glielo strappo di mano ed entro sorridendo, la security ammicca e chiamano Bruce pensando che fossi la solita groupie.

Lui arriva in accappatoio e si alza sulla punta dei piedi, il mio sorriso svanisce e gli chiedo come mai si è permesso di dire una cosa del genere, se non si rendeva conto che la maggior parte dei ragazzi che erano lì erano italiani e che avevano affrontato un lungo viaggio e speso molti soldi per andarli a vedere… come mai provava astio per gli italiani? Era forse dovuto al fatto che molti fans degli Iron Maiden pensavano che Paul Di’Anno fosse meglio di lui? Quindi ho tirato il pass in aria e me ne sono andata tra gli sguardi allibiti e in un silenzio tombale… Che gran bella rivincita!

All’interno del libro “Con le Borchie nel Cervello”, di Maurizio “Angus” Bidoli dei Fingernails, a un certo punto l’autore narra della visita nella Capitale di due strafighe di Genova, in pieni anni Ottanta, per un provino… ne sai qualcosa, Grazia?

Cerrrto che sì! Tutto iniziò al Festival di Certaldo, nel maggio 1983. Lì conobbi Stefano “Mazinga”, grande amico del Bidoli, col quale rimasi in contatto. All’epoca facevo la modella per un’agenzia di Milano che mi propose un provino a Roma, presso un’agenzia cinematografica. Ovvio che colsi al volo l’opportunità, andai a Roma in compagnia di un’amica e mi incontrai con Stefano. Ci fermammo alcuni giorni, passando dalle stelle alle stalle nel vero senso della parola! Ah,ah,ah! Una notte dormimmo nella sala prove dei Raff, che era uno scantinato in Piazza degli Zingari al civico 33. Il giorno dopo mi lavai i capelli in una fontana nei pressi dello stabile sotto gli occhi strabiliati dei passanti! Ah,ah,ah! Poi, presa dalla disperazione, chiamai un mio ex compagno di scuola di origine romana, figlio di un armatore, il quale mi fece avere le chiavi di un meraviglioso attico con aria condizionata e vista mozzafiato in una delle zone più trendy della capitale… finalmente una doccia… ah,ah,ah!

Hai letto il libro sui Vanadium scritto da Luca Fassina?

Mi è arrivato solo da pochissimi giorni e ho incominciato a dargli una scorsa.

Di cosa ti occupi, oggi?

Di fitness, di adozioni di cani randagi e come sempre viaggio quando posso.

Chiudi come vuoi, Grazia.

Where is the power, where is the glory, heavy metal is my story…

LOL

Grazia

 

Yeah, Holocaust Rulez!    😉

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti