Helloween: la biografia completa

Di - 10 Gennaio 2002 - 0:10
Helloween: la biografia completa


E’ giunta questa tanto attesa biografia della storica band tedesca, un giusto riconoscimento alle zucche più famose ed amate dal popolo del metallo, ed un utile articolo per tutti i lettori di Truemetal.it.
Siamo a metà degli anni 80 e l’heavy metal oramai è consacrato negli annali della storia musicale dell’uomo ed è proprio nel pieno di questi anni che gli Helloween “lanciano” sulla scena il loro stile
musicale molto particolare che energizzava e velocizzava, tipicamente con uso di una tuonante doppia cassa, le classiche ritmiche
dell’heavy metal, ispirandosi, in particolar modo, ai già affermati Iron Maiden e Judas Priest. Un tipo di sound molto energico
e veloce quindi che fu etichettato in seguito, e giustamente, come power. Termine che tuttavia era già in uso nei primi anni 80, in modo molto generale.
Solo qualche tempo dopo l’uso del termine “power metal” fu adattato e
generalizzato per indicare prettamente quella corrente di heavy metal che velocizzava ed arricchiva di energia le sue ritmiche classiche
(molto importante l’uso della doppia cassa), e di cui gli Helloween ne erano tra le band più significative. Oggi purtroppo questo
termine è stato ancora una volta, e questa volta perà incorrettamente, riadattato a molte band che hanno ben poco di
esso.

Dopo questa brevissimaintroduzione (ci sarebbe molto altro da dire per quanto riguarda questa corrente musicale)
torniamo alla nostra storia…
Il primo nucleo degli Helloween si formò nel 79 grazie a due chitarristi Kai Hansen (anche voce) e Piel Sielck che suonavano in
una band di nome Gentry.Dopo vario tempo, e vari cambi di line up, il nome della band cambia in Ironfist. Durante questo lasso di
tempo entrano nel gruppo due nuovi membri,il batterista Ingo Schwichtenberg e ed il bassista Markus Grosskoph. I due si
mettono subito in evidenza, le loro doti musicali e professionali erano di ottimo livello. Tuttavia dopo varie vicissitudini Sielck
abbandona la band per dedicarsi a vari (ed importanti) progetti personali. Hansen è alla ricerca di uns econdo chitarrista, e lo trova
in Michael Weikath, ex membro dei Powerfool. Siamo nei primi anni 80, e la band di Hansen si ritrova con un assetto stabile e
con un complesso di musicisti davvero professionisti. Kai è molto ottimista, vede la sua band pian piano prendere forma, è quello
anche il periodo del definitivo cambio di nome, che dallo scontato Ironfist diviene Helloween, un riferimento “infernale”, ironico e
divertente alla famosa festività inglese, ed alle sue famosissime…zucche!

Siamo nel 1985, gli Helloween hanno collaborato con vari brani a numerose raccolte dell’epoca, Kai trova maturo il tempo per un
lavoro che lanci la band sull’attuale scena metal. Giunge così il loro primo prodotto musicale chiamato da molti Helloween
e conosciuto anche come The Mini LP, e contiene 5 tracce. Il loro sound è innovativo per l’epoca, dai chiari riferimenti ai
Maiden e ai classici riff grezzi mischiati a nuove melodie velocissime ed energiche.
Nello stesso anno rilasciano la prima release completa chiamata Wall Of Jericho, lavoro che si ispira davvero molto agli
Iron Maiden, addirittura dalla copertina dell’album grazie alla somiglianza che la loro mascotte, una testa di zucca, ha con Eddy, il
famoso fantoccio dei Maiden. Nel 1986 rilasciano il singolo LP chiamato Judas. Gli Helloween hanno subito un buon
successo nella terra d’oriente, molto meno in Europa e nella stessa Germania. L’86 è anche l’anno della ricerca del nuovo
cantante. Kai Hansen è infatti inadatto al ruolo di cantante-chitarrista, troppo impegnativo e difficile e gli sottrae molto tempo che
dovrebbe dedicare appieno alla chitarra.
La ricerca del nuovo vocalist termina nell’87 con l’assunzione di un certo Michael
Kiske, che cantava in una band locale (Ill Prophecy) e subito notato da Kai. Fu una fortuna per gli Helloween. Kiske aveva una
voce graffiante e molto acuta, non troppo potente ma carica di fascino, adattissima alle sonorità degli Helloween, band che ora
poteva vantare un cantante professionista ed un Hansen finalmente dedito solo alla chitarra.
E’ con questa formazione che
nello stesso anno esce per il popolo del metal il primo grande e vero lavoro dei tedeschi.

Keeper Of The Seven Keys Part
1
irrompe nella scena metal mondiale regalando subito un grandissimo successo alle zucche pazze, questa volta discretamente
anche in Europa, ma è ancora in Giappone che colpiscono maggiormente nel segno. Keeper Of The Seven Keys Part 1 è un gran
album, il classico heavy metal marchiato Helloween è oramai distinguibile nettamente, velocità, armonie complesse, doppia
cassa…c’è tutto ciò che serve per definirlo, successivamente, power.
Ma il periodo di grazie della band non finisce qui. E’
infatti nel 1988 che esce Keeper Of The Seven Keys Part 2. Molti non lo credevano, ma il secondo episodio raggiunge e
supera il primo. Melodie complesse, un gran cantato, musicisti che sanno bene il loro lavoro, riff graffianti dal sapore a volte molto
heavy, a volte molto “Helloween”! Insomma un capolavoro che ha fatto scuola per decine di band a venire. Questo è anche l’anno
del grande successo, l’album colpisce anche negli USA molto più del primo episodio. La band tedesca oramai è una band
affermata e grande.


Ma non tutto ciò che è bello dura per sempre, nell’89, dopo solo un anno dallo straordinario keeper 2, Kai Hansen, pilastro del
gruppo, abbandona tutto (durante un tour) per intraprendere progetti personali (andrà a formare i suoi Gamma Ray), è un duro
colpo per i tedeschi che trovano un rimpiazzo in Roland Grapow (ex Rampage) che completa col loro il tour. Esce in quell’anno
Live in the UK che tuttavia riesce a riscuotere un ottimo successo.

E si ricomincia così per i nostri eroi, con un nuovo chitarrista…ma si ricomincia molto male. Nel 90 la EMI vuole sotto contratto i
tedeschi…che prontamente accettano rompendo il contratto con la loro attuale casa discografica, la Noise. Oramai la Noise stava
stretta alla band, ma si sa, un contratto è un contratto e piove su di loro una denuncia della stessa Noise. La denuncia è un
macigno per gli Helloween che sono tagliati fuori (da varie vicende giudiziarie) dal mercato USA, perdendo una grandissima fetta
di fans. Ed è per questo che nel 91 il buon Pink Bubble Go Ape ha un successo molto molto minore rispetto ai precedenti
album. Si creano molte tensioni all’interno della band.

Nel 1993 le cose peggiorano, esce Chamelon, un album caratterizzato da belle e commoventi ballad…ma i nostri forse si
erano scordati il concetto di metal da qualche parte, Kiske lascia clamorosamente la band insieme ad Ingo, da tempo malato. I fans
sono delusissimi.

Ma non tutto è perduto, ed i nostri musicisti trovano il coraggio di andare avanti e non mollare. Nel 94 nuovo contratto (Castle
Communication), nuovo batterista (Uli Kursh) e nuovo cantante(Andi Deris). Master of The Rings esce sul mercato e un
anno dopo in USA.
Passano 2 anni per avere un nuovo lavoro della band, e così nel 96 esce l’ottimo
The Time Of The Oath che segna un
certo ritorno alle sonorità delle origini, l’album ha subito un buon successo ed Andi Deris si dimostra maturo per il suo ruolo di
cantante in questa grande band. Gli Helloween sembrano finalmente star pian piano ritornando ai vecchi livelli, ma un’altra tragedia
colpisce indirettamente la band, Ingo, ex colonna del gruppo, purtroppo viene a mancare. E’ motivo di gran dolore questo lutto per
gli Helloween e tutti i fans. Tuttavia fu rilasciato un live High Live, già pronto da tempo.
Nel 98 esce una raccolta del
loro migliore materiale chiamata The Pumpkin Box, ed il 98 è anche l’anno dell’ottimo Better Than Raw, dove si
sperimentano nuove sonorità, un album davvero “in forma”, che contiene alcune perle come la canzone “Laudate
Dominum”…pensate un pò, tutta scritta in latino. Ottima la prova di Andi Deris, ancora una volta, si mostra inserito alla grande nel
gruppo.
Nel 1999 Roland Grapow rilascia un suo album da solista Kaleidoscope, che ottiene enormi successi, e anche Grosskopf di li a
poco rilascerà il suo Shockmachine, ed Uli Kush rilascerà Catch The Raimbow, un tributo alla band Rainbow. Nel frattempo Kiske
rilascia il suo secondo album da solista “Readiness to Sacrifice”…ed in questo periodo gli Helloween rilasciano il nuovo Metal
Juckebox
. Invece il nove del nuovo album di Andi Daris è “Done With Mirror”.
Dopo questa breve parentesi dei lavori solisti dei vari musicisti della band, arriviamo nel 2000, dove gli Helloween regalano al
mondo la loro ultima fatica,
The Dark Ride, ottimo album per quella che è tornata ad essere un’ottima band. Tuttavia
sembrava troppo bello che i nostri avessero finalmente trovato un assetto stabile..ed infatti non è così, il 2001 è l’anno del
clamoroso distacco di Grapow ed Uli, gli Helloween sono ancora una volta allo sbando, cosa ci riserverà il 2002?

Ricordo a tutti per maggiori ragguagli sulla band di dare un’occhiata all’home page ufficiale italiana (che curo personalmente).
Trovate il link su queste pagine.

Enzo