Heavy

Intervista Accept (Wolf Hoffmann)

Di Stefano Ricetti - 18 Settembre 2017 - 12:30
Intervista Accept (Wolf Hoffmann)

Intervista a Wolf Hoffmann da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli.

Buona fruizione,

Steven Rich

 

ACCEPT LOGO

 

Ok, Wolf: cosa possono aspettarsi il pubblico e i fan dal vostro nuovo album e dai vostri concerti?

Beh…wow! Questa è una domanda così generica, non so come rispondere, amico! Se fino ad oggi non avete mai conosciuto gli Accept mi sembra strano doverlo spiegare. L’Heavy Metal non dovrebbe essere spiegato, dovrebbe essere vissuto!

Sotto il palco!

Esatto! Non sotto il palco, di fronte al palco!

Sì, ok, lo dicevo perchè il palco è un po’ più alto rispetto al pubblico! Dimmi, trovi delle differenze tra il pubblico europeo e quello degli Usa e in generale in America?

Non saprei, non suoniamo così tanto in America, negli Usa: suoniamo in ogni altro paese, quelli dell’America Latina, Giappone, Australia, Russia, ovunque in Europa…l’America è solo una parte di un grande puzzle e di sicuro ci sono delle differenze generali. In generale trovo che più a sud si va e   più a sud si trovano i paesi, più folli sono le persone: come in America Latina, sono particolarmente folli! Poi ci sono quelli più riservati come in Canada, anche loro grandi fan del Metal ma più riservati. Lo stesso in Europa: in Svezia la gente ama i nostri show e la nostra musica ma non lo dimostra allo stesso modo che in Spagna o in Grecia!

Cosa ci dici della fantastica copertina di The Rise Of Chaos, dell’artwork?

Simbolizza il caos che percepiamo, quando abbiamo pensato al titolo The Rise Of Chaos stavamo pensando allo stato in cui è il mondo oggi. Naturalmente il mondo non è così oscuro e desolato come sulla copertina del disco ma allo stesso tempo è una copertina molto adatta, basata sula scenografia che usiamo sul palco in quest’ultimo anno. E’ realizzata dallo stesso artista e quel set ci è piaciuto così tanto che ci siamo detti: “Dobbiamo utilizzarlo di più, dovremmo usarlo per qualcosa come la copertina di un disco!”…una volta arrivata l’idea di The Rise Of Chaos gli abbiamo chiesto di fare qualcosa che rappresentasse di più il dopo-distruzione, dopo l’attacco degli zombi o come se Gozilla avesse calpestato la città!

I postumi…

Esattamente!

Avete realizzato il disco in molti formati fisici: digipack, cd, boxet, doppio LP. Cosa pensi dell’importanza del formato fisico in quest’epoca digitale?

Beh, sono contento che i fan amino ancora il formato fisico, non puoi collezionare o avere un autografo su un mp3! Quindi molti fan comprano i dischi per farli firmare agli artisti, collezionano gli artwork e hanno grosse collezioni a casa. Il nostro nuovo disco è uscito per quella ragione, perchè i fan del Metal amano ancora le copie fisiche…abbiamo molti fan che lo vogliono in vinile dorato, argento, bianco, giallo e in qualunque forma esca! I fan comprano tutto, amano collezionare questo genere di cose!

Il prossimo agosto suonerete a Wacken. Suonerete anche brani dal tuo disco solista, Headbangers Symphony. Possiamo sognare di vederti anche in Italia o in Europa con il live di Headbangers Symphony?

Certo, possiamo sognare e io stesso sogno parecchio ma per prima cosa dobbiamo preoccuparci dello show a Wacken e per quello che verrà dovremo vedere! Questa sarà la prima mondiale e, come dicevi tu, si tratta di Headbangers Symphony con una grande orchestra sul palco ma suoneremo anche dei pezzi degli Accept con la stessa orchestra allo stesso tempo! Sarà uno show mastodontico, diviso in tre parti: prima gli Accept, poi Headbangers Symphony e poi gli Accept con l’orchestra di fronte a 80.000 fan scatenati!

 

accept cover

 

Cosa significa per te essere una leggenda dell’Heavy Metal nel 2017?

Non so, amico, non mi considero una leggenda ma se le persone mi definiscono tale ne sono molto lusingato e non saprei che altro pensare…! So che lo abbiamo fatto per un sacco di tempo e che lo stiamo amando come il primo giorno quindi non saprei…

Che consigli daresti alle giovani band in quest’epoca molto difficile?

Hmm…forse di perseverare e credere in voi stessi, se credete in voi stessi e sapete di essere bravi a fare una tal cosa dovete continuare anche se è difficile! Ci sono un sacco di persone che provano ad essere brave in ogni ambito e non credo che funzioni, dovete scegliere un’area, uno stile, uno strumento o che altro e rimanere in quell’ambito! Fate del vostro meglio e perseverate, non mollate troppo presto perchè ci vuole un sacco di tempo, talvolta, per creare una carriera! Ogni genere di carriera avrà degli alti e bassi ma se sarete fedeli ad essa, alla fine ce la farete!

Quali erano le tue ispirazioni quando cominciasti?

I gruppi degli anni Settanta, quelli più duri che si potevano trovare allora: per lo più i Deep Purple, più avanti i Black Sabbath e poi naturalmente i Judas Priest e naturalmente gli AC/DC. Quelle erano le maggiori influenze, davvero!

 

accept band

 

E i singoli chitarristi?

Forse Ritchie Blackmore, Uli Roth, Angus Young…forse loro. Ma anche altri, allora c’era una così grande varietà di musicisti: gente come Robin Trower, Rory Gallagher ma anche il tipo dei Queen…c’erano così tanti grandi esecutori allora e così tanti stili, una grande varietà!

Cosa pensi della promozione della musica in quest’era digitale, attraverso internet: ci sono aspetti positivi? Negativi? Qual è il tuo pensiero in merito?

Amico, davvero non lo so…cerco di tenermi al passo coi tempi, dato che i tempi cambiano noi dobbiamo cambiare con loro, credo! In effetti abbiamo scritto una canzone a proposito, Analog Man, che tratta esattamente questo argomento: parla di come sia difficile essere attuali, essere aggiornati con la tecnologia che cambia così rapidamente ogni giorno! Penso di essere nella stessa situazione, talvolta è davvero difficile cercare di capire quale sarà il prossimo trend. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio per essere aggiornati, abbiamo una grande presenza sul palco, abbiamo un bel sito, sono contento sia che le persone comprino i download che le copie fisiche. Mi fa piacere che semplicemente lo facciano, onestamente!

E pensi lo stesso a proposito dell’esperienza in studio? Dagli anni Ottanta ad oggi con la roba digitale…

Assolutamente! Ci sono certi aspetti del vecchio modo di lavorare che sono molto romantici e forse nostalgici, è stupendo! Ma davvero di questi tempi è meglio lavorare con l’attrezzatura moderna che è disponibile, noi cerchiamo di suonare alla vecchia maniera ma con la tecnologia e i suoni moderni perchè certi aspetti sono solo migliorati! Non puoi fermare il tempo o farlo tornare indietro, è impossibile, devi muoverti con esso…

Quale messaggio e saluto finali manderesti ai fan italiani degli Accept?

Sono così eccitato all’idea di avere ancora fan dopo tutti questi anni che suoniamo ed effettivamente oggi ci sembra di avere i migliori fan, giorni e momenti di sempre! Le cose per noi stanno davvero andando bene ora, ci stiamo divertendo un sacco in tour e a fare dischi, spero che durerà per molto tempo! Spero di rivedervi tutti durante il tour, la prossima primavera quando inizierà il prossimo headlining tour e sono sicuro che passeremo in Italia! Ciao Italia!