Black

Intervista Al-Namrood (Mephisto & Humbaba)

Di Giuseppe Casafina - 31 Luglio 2017 - 11:00
Intervista Al-Namrood (Mephisto & Humbaba)

E’ di pochi mesi fa il rilascio sul mercato tramite la canadese Shaytan Productions di “Enkar”, ultima fatica discografica dei blacksters sauditi Al-Namrood, un disco rivoluzionario sotto tutti i punti di vista: sia come cambio di stile, sia come attitudine espressa all’ìnterno del disco stesso. Uno degli ensemble in assoluto più personali e furiosi che si possano trovare in giro oggigiorno e che con il passare del tempo pare destinato a ben più che una semplice nomina di “culto”.

La recensione di “Enkar” la potete trovare a questo link mentre ora tocca a loro sottoporsi alle nostre domande: a loro la parola, rispettivamente al chitarrista e fondatore Mephisto e al vocalist Humbaba!

Intervista a cura di Giuseppe “House” Casafina

 

Gli Al-Namrood stanno divenendo uno dei più grandi nomi provenienti dalla scena del Medio Oriente: con l’ultimo disco “Enkar” avete cambiato sia logo che stile. Ora ci ritroviamo dinanzi ad una furiosa mistura di punk e death metal, piuttosto che il più comune (non in senso negativo, siete una band con uno stile molto personale) black metal degli ultimi album. Qual è la ragione per questo cambio di piani? Il prossimo album seguirà questa strada oppure “Enkar” è stato solo un singolo esperimento?

Mephisto: Innanzitutto, il concetto di Al-Namrood è ribelle per sua stessa natura. I principi che abbracciamo viaggiano in parallelo alle tematiche punk ed è stato molto eccitante provare qualcosa che ha un forte significato per noi. Enkar è stato un esperimento nella nostra discografia,  un concept creativo di first wave black metal ( – riferendosi alle sonorità anni ’80 di Bathory, Hellhammer, ecc. – Nda ) amalgamato col punk, ma mantenendo allo stesso tempo la nostra originalità nel comporre. In ogni modo, potremo mantenere lo stesso percorso successivamente, perché lo apprezziamo moltissimo.

Humbaba: Io direi più Anarcho Punk Black piuttosto che Death Metal, personalmente non mi fa impazzire il Death Metal. Riesco ad ascoltare solo alcune delle prime Death Metal band (come Massacre , Possessed, Mortuary, Deicide, Monstrosity…ecc) prima che si trasformasse in merda di cavallo tecnicissima. La ragione del cambiamento è che ci sentiamo intimamente connessi con le ideologie anarchiche del Punk, così come con l’attitudine Punk. Ci consideriamo sul percorso opposto rispetto a quelo della nostra nazione, il che ci rende fuorilegge in termini di ideologie politiche di sinistra, così come come dei blasfemi. Sì, il nostro prossimo lavoro si manterrà sul medesimo stile e spero che i nostri fans lo odieranno ancora di più.

 

Siamo consci del fatto che suonare metal in Arabia Saudita è un’azione davvero molto rischiosa, ma ora avete addirittura settato un nuovo standard di provocazione: vediamo simboli di anarchia sul condannato presente nella copertina, assieme ad alcune figure religiose della vostra società raffigurate come demoni. Qual è il significato dietro quella copertina e chi è l’autore del lavoro, se posso chiederlo?

Mephisto: il lavoro raffigura una scena di esecuzione, tipicamente nello stile di quello cui siamo testimoni nel nostro Paese. Ci sono molti dettagli nella copertina e ognuno potrò percepire un’idea principale, ma ci sono idee specifiche: come ad esempio le scritte sulla cella dei prigionieri, il simbolo della A sulla fronte dei prigionieri, la celebrazione di culto demoniaco dell’esecuzione, l’incoraggiamento di tutto ciò, la gente morta in maniera cruenta, l’angelo volante. Racchiude al suo interno una situazione di vita davvero brutale, davvero maligna, inumana. Humbaba è l’autore degli schizzi della copertina.

Humbaba: La A sta per Ateo, coloro che sono in procinto di essere decapitati. Immaginiamo che la nostra fine avverrà in questa maniera. Ma non sappiamo quando! Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo innalzare il nome dell’Occulto! Ho disegnato gli schizzi immaginandoli iquotidianamente, poi ho condiviso l’idea con i miei compagni di band e dopo di ciò l’abbiamo consegnata all’artista per ricrearla in 3D.

 

La copertina di “Enkar”: il disco è stato rilasciato il 16 maggio 2017 dalla Shaytan Productions.

 

Potete descrivere la società in cui vivete e, in aggiunta a questo, spiegare la correlazione per cui gli Al-Namrood esistono? Immagino che registrare un nuovo album potrebbe essere come combattere come un gigante per voi, giusto?

Mephisto: E’ una società impaurita, contraddittoria, ignorante, ipocrita, annegata nella negazione, ciecamente patriottica. Tutto ciò che ho detto rappresenta il principale fattore chiave per dar vita agli Al-Namrood. Ne abbiamo abbastanza di questa società, viviamo in isolamento, ci facciamo carico di uno stile di vita individualistico. Nessuno attorno a noi conosce il nostro vero stile di vita e ciò è la nostra salvezza.

Humbaba: Nel mio Paese tristemente condannato (in cui siamo forzati a vivere), le menzogne compulsive da parte della religione, oppressione, ingiustizia, controllo mentale, classismo tra cittadini ed allo stesso modo tra espatriati, pregiudizio, regime, razzismo, schiavitù, patriottismo sono tutte parti delle norme sociali di questo luogo. E se mai dovessimo pubblicamente disapprovare una di queste cose diventerai il disadattato da respingere, verso cui la maggioranza della popolazione ti attaccherà anche fisicamente! Triste realtà. Al-Namrood è un grido contro la raggirante e malata cultura radicale. Oi Mephisto!!! Sto camminando sul ghiaccio sottile: posso romperlo compagno? AHAHAHAHAH!

Gloria a coloro che si oppongono, Viva La LIBERTA’!

 

Immagino che suonare un generale quale il black metal all’interno di una società iper-controllata come la vostra potrebbe significare molto per voi, potete amplificare le ragioni per cui suonare metal estremo dentro una società molto controllata quale quella dell’Arabia Saudita? Siete tuttora controllati dal governo?

Mephisto: Una causa motivazionale viene dall’oppressione, scusami se dirò questo, ma qual è la recente devastante situazione che la gente occidentale vive oggigiorno? Ognuno ha le proprie motivazioni e ragioni. La schiacciante repressione esplode dentro di noi con potenza furiosa e noi l’abbiamo codificata in metal estremo. E questa cosa è molto importante per permetterci di esprimerci. Non è mai stata una fase o qualcosa che facciamo nel nostro tempo libero. Al-Namrood è divenuto un bisogno per noi, una necessità.

Humbaba: Ovviamente ci influenza! L’energia della musica, l’ampio spazio di espressione, oscuro, atmosferico, davvero ribelle e molta gente odia tutto questo, ed è ciò che amo di più! Controllato? Hmm….non posso rivelar ciò per ragioni di sicurezza.

 

Quali sono i vostri dischi preferiti nella storia dell’heavy metal? E, principalmente, come siete stati in grado di procurarvi dei dischi heavy metal in passato?

Humbaba & Mephisto: Un mix ad ampio raggio di punk e metal, attualmente. Normalmente queste band e molte son tutte mescolate nel mio iPod ascoltandole quasi ogni dì e per diverse ore.

DarkThrone (Panzerfaust), Iron Maiden (Powerslave), Onslaught (Sounds Of Violence), Candlemass (Epicus Doomicus Metallicus), Hellbastard (Ripper Crust), Anti Cimex (Scandinavian Jawbreaker), Poison Idea (Feel The Darkness), Discharge (Hear Nothing See Nothing Say Nothing), Melechesh (Djinn), Behemoth (The Satanist), Marduk (Rom 5:12), Destroyer 666 (Phoenix Rising), Funeral Mist (Maranatha), Rammstein (Reise, Reise), Storm (Nordavind), Batushka (Litourgiya), The Funeral Orchestra (We Are the End), Sarcófago (I.N.R.I.), Hellhammer (Apocalyptic Raids), Sodom (Agent Orange), Survival ( Rock and Roll Sacrifice), Venom (Black Metal), Black Sabbath (Masters of Reality), Kreator (Pleasure to Kill), Motörhead (Motörhead ), Chaos UK (The Riot City Years), Broken Bones (F.O.A.D.), GBH (Leather,Bristles,Studs And Acne), The Exploited (Punks Not Dead, Fuck the System), Destruction (Sentence Of Death), Dayglo Abortions (Here Today, Guano Tomorrow), Razor (Violent Restitution), Blasphemy (Fallen Angel of Doom), Beherit (The Oath of Black Blood), Mayhem (De Mysteriis Dom Sathanas), Midnight (No Mercy Of Mayhem) , Toxic Holocaust (Hell On Earth), Root (Zjevení/The Revelation), Oi Polloi (Total Anarchoi), Doom (Police Bastards), Sabbat (JAP) (Satanasword), GG Allin (Freaks, Faggots, Drunks and Junkies), Mentors (To the Max).

 

Mentre recensivo il vostro album, avevo enfatizzato il concetto di ribellione: credo seriamente che siate uno dei più coraggiosi, se non più coraggioso di sempre, metal act nel Mondo oggigiorno! Credo che ogni singolo “ribelle” europeo e statunitense non possa minimamente comparare se stesso con i rischi che voi affrontate quindi…apprezzo enormemente il vostro lavoro ragazzi! Davvero, moltissimo! Cosa avete da dire contro i “falsi ribelli” delle società occidentali? Specialmente i più giovani, quei tanti ragazzi improvvisati “pittati come panda” che dichiarano “guerra” contro la Chiesa Cattolica/Cristiana ma che alla fine non rischiano nulla…

Humbaba: Grazie compagno, apprezziamo la tua solidarietà! Pittati come panda AHAHAHAHAHAH… Lasciali fare non me ne frega nemmeno e non avrei molto altro da dire se non ammettere che queste band mi hanno influenzato molto nei miei primi 20 anni di età quindi Yeah, è un mondo libero amico!!!! Bene, non dalle mie parti credo ahahah….

 

La produzione è assolutamente potente, più chiara rispetto ai vostri dischi precedenti: ciò è anche parte del vostro cambio di stile oppure è avvenuto solo perché siete riusciti ad entrare in possesso di una strumentazione di registrazione migliore?

Mephisto: Una combinazione di entrambe le cose, abbiamo voluto questo suono per “Enkar” ed abbiamo ottenuto una strumentazione migliore. In aggiunta, abbiamo inviato il disco ad un online mastering studio svedese (Endarker Studio). 

Quando ho iniziato a creare il mio stile chitarristico, volevo un suono che fosse spesso, oscuro, possente, con chiare frequenze basse, attacco duro e poche frequenze medie. Perciò, ho portato la mia chitarra a scalatura estesa ( – Per i non esperti informiamo che si tratta di una chitarra il cui manico è più lungo degli standard, il che permette una maggiore tensione delle corde a parità di accordature ribassate rispetto allo standard in MI. – Nda ) verso un’accordatura standard in Do, ed ho installato corde spesse di misura 12″. Successivamente, per ottenere il suono caldo e naturale, ho acquistato per me stesso un amplificatore hi-gain completamente valvolare, e ciò è stato una grande aggiunta al nostro modesto home studio ed un grande investimento indubbiamente (precedentemente usavo amplificatori a transitor/stato solido per via della loro convenienza, acquistare un amplificatore ha un costo killer, ma questo ammontare di costi in questo upgrade li vale tutti). Dopo ho cominciato a sperimentare con la posizione del microfonaggio, modificando leggermente l’equalizzazione dell’amplificatore molte volte ed utilizzare il mio microfono dinamico in varie posizioni sul cono dell’amplificatore fino a che non ho ottenuto il tono desiderato. Supportato dal basso elettrico, il suono è divenuto massiccio ed abbastanza potente per le mie orecchie. Quando il missaggio è stato completato, abbiamo pensato di fare qualcosa di ancora migliore: abbiamo contattato gli Endarker Studio ed abbiamo espresso il nostro desiderio di far eseguire un mastering a stem ( – Il mastering è la fase finale di realizzazione del disco, ma lo Stem Mastering riguarda il processare individualmente i singoli elementi del brano – stems, in gergo tecnico –  allo scopo di ottenere una definizione ancora maggiore rispetto al mastering tradizionale, il cui processo viene effettuato unicamente sulla traccia missata del disco. – Nda ), loro ci hanno dato il benvenuto in questa decisione ed hanno fatto un buon lavoro di mastering che ha aggiunto più qualità al suono. Alla fine, siamo rimasti molto soddisfatti del suono di “Enkar”. Questa esperienza è stata molto interessante per noi.

 

Il video ufficiale di ‘Nabth’, brano di apertura di “Enkar”.

 

Potete spiegarci cosa significano i testi? Sono sempre connessi con i significati dei vostri dischi precedenti oppure avete cambiato anche l’attitudine nello scrivere i testi e relativi soggetti per cui questi son stati pensati? In più, sette titoli del vostro disco iniziano con la lettera E: forse vi è qualcosa dietro tutto ciò?

Mephisto: E’ sempre connesso con le tematiche trattate in precedenza, ma questa volta il linguaggio si è fatto più diretto e più conciso. Noi scriviamo una storia principale per ogni album, quindi i nostri testi ruotano attorno agli eventi di questa storia principale. Ecco la traduzione della tracklist:

Nabth: Emarginato
Halak: Condannato
Xenophobia: Xenofobia
Estibdad: Tirannizzato
Efsad: Intossicato
Estinsaf: Sfruttato
Ensaf: Giustificato
Eghwaa: Indotto
Ezdraa: Riluttante
Entiqam: Vendicativo

Se noti, i nomi dei pezzi in ordine indicano i paragrafi di una storia, assieme al titolo del disco. La E significa il voler crerae un aggettivo per ogni parola in lingua araba. E naturalmente il titolo del disco, “Enkar”, significa “Rifiutato”. 

 

Prima di concludere l’intervista, permettemi di chiedervi una domanda molto rischiosa: forse un giorno potremo avere il piacere di vedervi in concerto dal vivo? …o forse sto spingendo la cosa troppo oltre?

Humbaba: NEL NOME DELLA BLASFEMIA, UN GIORNO, UN SANGUINOSO GIORNO AMICO!!! PORTEREMO DISTRUZIONE E CAOS SUL PALCO!!