Heavy

Intervista Anvil (Steve “Lips” Kudlow)

Di Stefano Ricetti - 2 Luglio 2013 - 11:35
Intervista Anvil (Steve “Lips” Kudlow)

Botta e risposta, nel vero senso della parola, con Steve “Lips” Kudlow dei leggendari Anvil, gruppo che fra alti e bassi non ha mai mollato e proprio per questo rappresenta una certezza per tutti gli amanti della musica dura.

Buona lettura,

Steven Rich

 

LIPS

 

Dopo il sorprendente “Juggernaut of Justice”, ??l’ultimo “Hope in Hell” denota un netto passo indietro, quantomeno a mio parere. Dà l’idea di essere un album meno curato, scritto in fretta e soprattutto meno ispirato.

Non m’impegno in una discussione sulle opinioni personali. Le opinioni sono come il buco del culo, ognuno ne ha uno!

Ti riporto un pensiero che si è sviluppato qua in Italia all’interno di un gruppo di amici mega fan degli Anvil da sempre: Glenn Five, dopo il successo ottenuto dagli Anvil in virtù dell’ottima riuscita del film ha alzato le pretese, volendo dividere anche lui la “torta”, cosa che a te e Robb non andava di fare e per questo è stato allontanato.    

Glenn era deluso della sua posizione nella band. Si sentiva la vittima sacrificale di turno e non era gratificato. La sua dipartita non ha avuto nulla a che fare con la “divisione della torta”, è sempre stato ben ricompensato per il suo lavoro con la band.

 

Da sinistra: Glenn Five, Lips, Robb Reiner

 

Come e dove avete trovato Sal Italiano?

Sal è un nostro vecchio amico sin dai primi anni Ottanta. Con la Sua band, i Cities, ha aperto per Noi presso L’Amour di Brooklyn, New York, intorno al 1982/1983.

Il ruolo di Sal all’interno della band è assimilabile a quello di un session man oppure c’è di più all’interno degli equilibri degli Anvil?

Sarebbe ipocrita non ammettere che la band è in mano a me e Robb sin dagli inizi, cioè dal 1973. Sal è il nostro bassista, i session player non ottengono la Loro foto sul booklet del Cd come avvenuto a Italiano per “Hope in Hell”. Si lavora insieme per fare il meglio possibile, come fanno tutte le altre band. Io sono l’autore principale e lo sono da sempre e delego a chi merita di essere delegato. Anche quando le composizioni complete sono mie le condivido con gli altri membri. La considero una situazione estremamente giusta ed equa, in pratica mi preoccupo per i miei ragazzi come se fossero dei fratelli.

 

Robb Reiner e Steve “Lips” Kudlow: 100% Anvil dal 1973!

 

Sei ancora costretto a lavorare nell’ambito del catering nonostante il successo ottenuto dagli Anvil dopo l’uscita del film?

Sorry, non voglio essere foriero di cattive notizie! …Mi guadagno da vivere con gli Anvil.

Durante i periodi di magra che vi avevano costretto all’autoproduzione dei vostri album hai mai pensato di chiudere per sempre il capitolo Anvil?

Siamo sempre riusciti a registrare i Nostri album e mai c’è venuta la tentazione di fermarci. Ci sono fan che acquistano e ascoltano la nostra musica da anni e colgo l’occasione per ringraziarli tutti per il Loro supporto da oltre trent’anni. Questo è il motivo per il quale godiamo di una lunga storia e per il quale l’Incudine non ha mai abdicato: abbiamo dei fan dedicati.

E’ possibile avere un tuo pensiero telegrafico riguardo altre band?

Sorry, non faccio nessun commento su altre band.

Ti sei già posto la domanda su che fine farà l’heavy metal classico dopo che Voi e tutti gli altri colossi degli anni Ottanta ve ne andrete meritatamente in pensione?

Si: non esisteranno mai dei sostituiti, solo repliche!

Quindi non vi sono eredi dei vari Saxon, Motorhead, Judas Priest e Anvil?

Non esistono eredi. Una volta che gli originali si fermeranno sarà tutto finito.

 

Anvil+Story+Anvil+Sydney+Premiere+VclwyAzpSqbx

Anvil Girrrrrlz!

 

Hai qualche aneddoto divertente da raccontare accaduto durante l’ultimo tour che avete fatto con i Saxon e che vi ha visto passare anche dall’Italia?

NO

Quanti vibratori acquisti una volta che parti in tour con gli Anvil?

Nessuno

Che ricordo hai degli italianissimi Domine con i quali avete suonato in Europa anni fa durante il tour del 2000 che inglobava anche Riot e Agent Steel? 

Siamo ancora buoni amici con Juan dagli Agent Steel. A volte usciamo insieme, quando siamo a Los Angeles. Abbiamo anche una persona, Hiromi, che abbiamo incontrato durante quel tour che era molto vicina ai Riot, con la quale ci si sente spesso. Di quel tour ricordo molto di più la gente che non il resto, tant’è che siamo rimasti in contatto con molti di loro.

 

Anvil&girlfriends

 

Cosa ti va di dire di Tony Gallo, colui che vi cura il sito da una vita?

Un ragazzo eccezionale… un fan leggendario!!!

Da fine luglio sarete in tour in Europa, passerete anche dall’Italia?

No

Spazio a disposizione per chiudere l’intervista come vuoi, grazie.

Non vedo davvero l’ora di tornare in Italia a suonare, è stato fantastico nel passato e speriamo che sulla spinta di “Hope in Hell” ci si torni presto!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

Traduzione di Tarja Virmakari