Black

Intervista Dimmu Borgir (Silenoz)

Di Stefano Ricetti - 15 Maggio 2017 - 12:30
Intervista Dimmu Borgir (Silenoz)

Intervista a Silenoz dei Dimmu Borgir da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli.

Buona fruizione,

Steven Rich

 

DIMMU BORGIR LOGO

 

I Dimmu Borgir durante la loro carriera hanno a mio avviso vissuto una parabola ascendente non esagerata quanto ad esempio i Cradle Of Filth ma costante e durevole. Mi ricordo quando uscì il debutto For All Tid con la sua introduzione in stile Dungeon Synth, disco grezzo quanto bastava per essere annoverato tra i classici “ritardatari” della prima ondata del Norwegian Black Metal. Poi Stormblåst, primo passo verso la maturazione artistica culminata con la pietra miliare Enthrone Darkness Triumphant: da lì in poi la costanza anche in ambito qualitativo, da parte dei “vulcanici” norvegesi, è stata la caratteristica dominante del loro sound premiato da un fedele esercito di appassionati fan. Il cordiale chitarrista Silenoz ci racconta le ultime vicissitudini dalla terra dei fiordi…

Dunque caro Silenoz, cosa ci puoi dire del bellissimo dvd Forces Of The Northern Night? Cosa vi troveranno i fans?

Prima di tutto troveranno i più grandi show che abbiamo mai fatto dal vivo, con un’orchestra e un coro ed è qualcosa che non facciamo normalmente. Ma lo abbiamo desiderato per molti anni! Abbiamo lavorato qualche volta con orchestre su disco ma mai sul palco prima di allora, qualcosa di nuovo per noi sebbene le registrazioni siano vecchie di 7 anni ormai. Ma sono comunque i due più grossi show mai fatti dunque li abbiamo ritenuti degni per essere messi in commercio e documentati.

Com’è stato lavorare dal vivo con un’orchestra ed un coro?

Beh…naturalmente un sacco di lavoro ma dato che eravamo molto preparati, per non parlare dell’orchestra, specialmente la Kork Orchestra che è rinomata per essere una delle orchestre con più esperienza in Europa, una delle migliori. Quando ci contattarono nel 2009 per progettare uno show non potevamo certo dire di no ad un’opportunità del genere, al tempo stavamo lavorando al nuovo disco Abrahadabra e avevamo già in mente l’idea di usare un’orchestra ma naturalmente non potevamo immaginare nemmeno nei nostri sogni più selvaggi che la Kork ci avrebbe contattato, eravamo noi quelli che volevano collaborare con loro (ride, n.d.M.)! Ecco come tutto cominciò, loro suonarono sul disco e in seguito iniziammo a pianificare uno show adatto a Oslo.

 

dimmu borgir alive

 

E’ troppo presto per dirci qualcosa sul nuovo attesissimo album dei Dimmu Borgir?

Beh, non è troppo presto nel senso che posso ormai rivelare che abbiamo quasi finito il mastering del nuovo disco. Tutto è completato dal punto di vista della registrazione, ora dobbiamo finire i dettagli dell’artwork e via dicendo…diciamo che è troppo presto per poter descrivere il disco: suonerà “Dimmu”, posso garantirlo! Credo che si tratti di un sound registrato in modo più organico perchè siamo andati in Svezia da Jens Bogren: volevamo un suono più caldo, rotondo ed organico e credo che lo abbiamo ottenuto molto bene!

Cosa ti ricordi dei giorni storici del Black Metal in Norvegia e come reagiscono oggi i giovani pensando a quel periodo storico?

Penso che le giovani generazioni vengano ancora catturate ed affascinate dai primi anni Novanta in Scandivavia. Molti miti nacquero allora e sai come vanno queste cose: una persona racconta una storia, poi un’altra la fa sua e aggiunge un nuovo pezzo…ecco qua (ride, n.d.M.)! Credo che sia stato decisamente un momento speciale, tutti erano così giovani e si sentivano come invincibili, immortali, nessuno poteva toccarci per così dire. Poi ci fu qualcuno vittima di crimini e qualcuno che andò in prigione, qualcuno di noi che si concentrò sul fare musica…sì, è qualcosa di cui sono molto orgoglioso oggi (ride, n.d.M.)!

Fare Black Metal nel 2017 ed essere giovani, cosa ne pensi? Che consigli daresti alle generazioni più giovani?

Mmmh…credo di poter dare consigli solo su un livello più generale, dato che il termine Black Metal è diventato piuttosto annacquato negli ultimi anni. Credo che la cosa importante sia trovare un gruppo di persone con cui si sta bene, con cui ci si diverta a suonare e a fare musica insieme! E’ dura per una giovane band iniziare ad avere ambizioni perchè credo che l’ambizione di una giovane band che inizia sia quella di diventare famosi, fare soldi e bla-bla-bla ma non funzionerà! Dovete avere delle fondamenta oneste ed essere voi stessi, trovare il vostro modo di esprimervi, naturalmente ci vuole un piccolo sforzo per avere una band, oggi come quando abbiamo iniziato noi! Quindi rimanete concentrati e se volete andare da qualche parte dovrete essere pronti a sacrificare qualcosa e non saprete cosa sacrificare finchè non sarete là! Dovrete fare una scelta quando vi troverete davanti tale sfida, sarà “si o no”, non ci sono risposte intermedie perchè se esiterete le cose non andranno avanti!

 

Dimmu Borgir Paris 041007 03

 

 

Quali sono le tue maggiori influenze come musicista?

Dunque, se parli di altri generi musicali la cosa è mutata negli ultimi 10-15 anni, mi sono aperto verso altri tipi di musica. Credo che quando invecchi tendi a non badare più di tanto alle etichette come Black Metal, Death Metal, Heavy Metal o che so io…finisci per ascoltare qualcosa dopo esserti chiesto: “Fa per me? E’ qualcosa di buono o suona come qualcosa che non mi interessa?”…credo che le cose stiano così per me, ora! Posso ascoltare qualunque cosa ma mi deve dare qualcosa, sai? Altrimenti mi sposto verso qualcos’altro…

Trovi differenze tra il suonare in Europa e in America? Intendo le reazioni del pubblico…

Beh, non saprei, è difficile a dirsi in effetti…credo che cambi di volta in volta quando sei là, diciamo quando sei negli Usa e vieni da un tour europeo…ci sono anche in Europa posti dove la gente reagisce in modo diverso ma credo che sia il giorno in cui la band suona nel tal posto che determina lo scambio di energia tra il pubblico e la band. Voglio dire, un lunedì sera in Kansas potrebbe essere più selvaggio di un sabato a L.A, non puoi mai saperlo…fondamentalmente dipende dal giorno!

 

dimmu borgir da eder

 

Un messaggio e saluto finale ai fan italiani dei Dimmu Borgir…

Sono davvero ansioso di ritornare con questo dvd naturalmente…e più avanti durante l’anno quando il disco uscirà potremo finalmente iniziare ad andare in tour e rivedere i fan in Italia, siamo estremamente fortunati ad avere così tanti fan fedeli in Italia…non vediamo l’ora di celebrare il 2017 e i prossimi anni insieme ai nostri fan!

Conosci qualche band italiana?

Certo! Naturamente i Bulldozer, i Death SS…ci sono un sacco di band italiane, i Mortuary Drape, lo stile della vecchia scuola che ascoltavamo!

 

Mickey E.Vil

 

 

RADIO ONDA D'URTO