Heavy

Intervista Ghost (“Nameless Ghoul”)

Di Stefano Ricetti - 1 Maggio 2017 - 12:30
Intervista Ghost (“Nameless Ghoul”)

Intervista al “Nameless Ghoul” da parte di Mickey E.Vil di Radio Onda D’Urto e The Mugshots. In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli.

Buona lettura e ascolto,

Steven Rich

 

Scrivere dei Ghost è un compito molto difficile. Specialmente per me, dato che qualcuno ha definito i miei Mugshots “meglio dei Ghost” e qualcun altro li ha descritti come “precursori dei Ghost”. Cercherò di smettere i panni di Mickey E.Vil per essere un semplice intervistatore curioso di fronte ad un fenomeno indubbiamente unico al di là del bene e del male, per dirla con F.W. Nietzsche. Dopo aver chiacchierato con “loro” e aver assistito al loro show credo sia necessario, da Meliora in poi, guardarli da un’ottica Pop e non Metal che ci impedisca di stracciarsi le vesti di fronte al loro – a mio avviso scientificamente calcolato e meritato – successo planetario. I musicisti, chiunque essi siano, sono esecutori impeccabili e Papa Emeritus III è un intrattenitore nato, anche se personalmente sono più attratto da figure come Steve Sylvester o Alice Cooper che – come attori di teatro vecchia maniera – non si rivolgono mai direttamente al pubblico in sala. Sciascia ci ricorda: a ciascuno il suo. Personalmente il concerto mi ha intrattenuto e il mio interlocutore “misterioso” si è rivelato una persona cordiale, disponibile al dialogo e certamente non di poche parole! Habemus P…oops…“daemon sine nomine”!

 

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Dunque, mio caro Nameless Ghoul, come sta andando questo tour?

Sta andando bene…sta andando bene! E’ il più grosso tour europeo mai fatto da headliners, è una bella cosa! Ogni città in cui suoniamo ha un posto più grande rispetto a quello dove abbiamo suonato prima…non potrebbe andare meglio, no?

E suonate con gli Zombi, una grande band…

Con gli Zombi che sono grandi, amo davvero quei ragazzi sia come persone che come grande band, penso che siano perfetti per suonare con noi, facciamo qualcosa di bello insieme. Tirando le somme sono molto soddisfatto sia della band che del tour.

Parlando dei Ghost, perchè questa immagine pesantemente influenzata dall’immaginario cattolico dato che venite da un posto protestante come la Svezia?

Bella domanda! Io vengo da un background decisamente non religioso, personalmente vengo da una famiglia innamorata dell’arte e della cultura: non avevamo molti soldi ma avevamo molta cultura! Mia madre era molto appassionata di arte, lavorava in una galleria e aveva un milione di libri enormi sulle cattedrali e su quei pittori…lei non era…non è religiosa…forse con l’età lo è un poco diventata ma comunque mi portava sempre nelle chiese per l’eredità culturale. Nella mia città natale abbiamo una vecchia chiesa antecedente al Protestantesimo in Svezia. Dunque fu costruita dai cattolici al tempo del Cattolicesimo e ha questa sfarzosità tipica e orrorifica, che si impone…le nostre chiese protestanti sono piccole, basse, semplici, di pietra grigia…laddove quella chiesa è puramente…

…gotica?

Esatto, anche Steve Sylvester figurerebbe bene là!…quindi fu quello il terreno dove sono cresciuto, perchè da piccolo ero molto interessato alla religione, all’idea di una vita ultraterrena dato che ero interessato a qualunque cosa fosse in un altro posto! Essere altrove…ho sempre desiderato essere altrove: per me la chiesa era un’alternativa a Star Wars! Era allo stesso modo qualcosa di simile e diverso…per qualche ragione la chiesa, anche se a Linköping, era come se fosse legata storicamente a molti di quegli affreschi e dipinti! Perchè nel duomo di Linköping ci sono enormi raffigurazioni di Cristo che viene torturato in maniera brutale…

Per noi è più normale, ci siamo abituati…

Sì…ma anche per me era normale perchè lo vidi da bambino e lo trovavo interessante! Anche se non ero proprio religioso ho portato con me molto di tutto ciò, andando a lezione, guarando film come Il Presagio o L’Esorcista: il diavolo divenne una figura molto attraente per me! E andava mano nella mano con l’andare in chiesa, anche se con questo non intendo dire che andavo a messa a fare la comunione. Noi ci andavamo quando tenevano aperto per i concerti. Mia madre diceva: “Suonano Vivaldi, andiamo!”…ci mettevamo a sedere, io pure amavo la musica ma poi…zzz…

Ti senti più vicino a Satana o a Lucifero? All’edonismo o allo spirito e alla conoscenza?

Credo che le cose che normalmente sentiamo nella liturgia cristiana indubbiamente includano anche Satana…mi sforzo di essere un ragazzo filosofico dotato di immaginazione. Io VOGLIO che ci sia magia nel mondo, io VOGLIO che ci siano tante cose, VOGLIO credere in molte cose. Il mio Io intellettuale che tengo per mano, tiene sempre per mano il mio Io di quattordicenne. Ma per il mio Io più vecchio ovviamente non è così vero…io credo che ci siano forze, credo che ci siano energie come la Forza spiegata da George Lucas. Credo che sia probablilmente la cosa più vicina a ciò in cui credo rispetto ad un Dio e a un Diavolo laggiù. Ma sono anche abbastanza umile per accettare l’idea che né io, né tu, né nessun altro possa sapere…quindi si può anche essere aperti di mente! Vedremo! Un giorno comunque lo vedremo, dunque se fai del tuo meglio durante il tempo in cui sei qui, un giorno tutto sarà rivelato! Va bene così, non è detto che sarete dei teschi!

Tornando a cose terrene, quali sono secondo te le influenze vocali di Papa…i cantanti che ama, le sue ispirazioni…

Non so lui…ma quando scrivo la musica che lui interpreta, scrivo da un punto di vista molto vocale…sai, le parti vocali…

…le melodie…

Sì! Direi che probabilmente le più grandi influenze dal punto di vista vocale che si trovano negli arrangiamenti e poi nella scrittura dei brani vengono da gruppi e artisti che penso lavorassero allo stesso modo: i Queen, un semplice esempio…sono sicuro che la maggior parte delle canzoni scritte anche in maniera collettiva spesso avessero un tema caratteristico molto vocale piuttosto che un semplice riff. Altre grandi influenze per me…i Doors, credo che ci sia un po’ di Jim Morrison per alcuni versi…effettivamente direi Morrisey, sono un grande fan degli Smiths! Amo gli Smiths, anche se magari non si sente nei Ghost ci sono molte influenze degli Smiths nel senso che loro hanno sempre scritto canzoni diverse: poteva essere un beat…tu-du-du-du-du…oppure una ballad o brano con solo pianoforte…erano molto audaci! E io sono molto influenzato da gruppi che erano coraggiosi.

 

GHOST

 

Cos’ha portato Klas Åhlund nei Ghost a livello di songwriting…

Ha portato un “fulcro”. Era molto bravo a…mmh…mi piace lavorare con lui perchè era molto, molto esigente: “Questa parte suona come se non ci avessi pensato a fondo! E su questa parte che sembra tu ci abbia lavorato per ore! E’ vero?”…e io: “Hehe…in effetti sì! Quella parte non è importante come questa!” /  “Allora toglila! Perchè ne hai bisogno? Non farla!” /  “Va bene…” / “Scrivi qualcosa d’altro, qualcosa di meglio!” …e quindi dovevi sederti e dire: “Siamo d’accordo che questo è un riff in Mi che finisce qui e porta a questo?” / “Sì/No…credo che tu abbia bisogno di una parte e poi di un’altra sezione e allora sì, arriverà quella parte! A quello che hai già fatto devi aggiungere un bridge tra le due parti! Fallo!”…ti sedevi, lui tornava dopo un po’ e diceva: “Hmm…non mi piace”. Dovevi  migliorare sul serio e io ne ho davvero bisogno, amo scrivere in quel modo e mettermi alla prova.

Essere motivato…

Sì! Perchè credo che è quello che farei se e quando produrrò qualcun altro: non lasciare nulla al caso! Le canzoni sono così importanti, ce ne sono tantissime già scritte ma non tutte sono buone. La maggior parte della gente è d’accordo sul fatto che le migliori siano questa, quella e quell’altra. Che si tratti di Ace Of Spades o We’re Not Gonna Take It o Bohemian Rhapsody o For Annie o di altro…quello che hanno in comune è che sono scritte molto bene! Anche se Ace Of Spades è Metal grezzo, si tratta di un brano che non contiene “grasso”…togliete il “grasso”, arrivate dritti al punto, ecco quello che ho imparato da Klas! Spero che lavoreremo ancora insieme per il prossimo album, ancora non abbiamo deciso, stiamo cercando di far coincidere gli impegni e tutto il resto. Ma per il resto della mia vita io avrò un piccolo Klas seduto sulla mia spalla che mi dice: “Hmm…la linea vocale sul secondo verso non è uguale alla prima!” / “Lo so…” / “Deve essere uguale! 1-2-3-3-4-5-6-7-8! Dev’essere la stessa cosa, ancora!” / “Davvero?” / “Sì!”…ok, e riscrivi il pezzo, ci riprovi…e suona effettivamente meglio! Maledizione! Cazzo! “Hai ragione…”

Un saluto finale per i fan italiani dei Ghost…

Beh, grazie per essere stati così di supporto negli anni! E grazie per tutta la buona musica…hehe!

 

Michele Savoldi

 

LINK INTERVISTA AUDIO CON SOTTOTITOLI: