Heavy

Intervista Lvxifers (Luciano “Lvcio” Tattini)

Di Stefano Ricetti - 11 Novembre 2016 - 12:30
Intervista Lvxifers (Luciano “Lvcio” Tattini)

Intervista a Lvcio Tattini, colonna dell’HM italiano e fondatore degli storici Rain, band bolognese fra i prime mover dell’heavy tricolore dai quali si staccò qualche anno fa dando vita ai Tarchon Fist.  In occasione dell’uscita del triplo Cd intitolato 25 Years & 10 More 1980-2015, a nome Lvxifers, che il chitarrista considera come il compendio di un’intera carriera, abbiamo scambiato un po’ più che le proverbiali quattro chiacchiere andando ad analizzare i vari momenti artistici di una vita dedicata al Metallo.

Buona lettura

Steven Rich           

 

lvcio 3

Lvcio Tattini

 

Da dove salta fuori il nome Lvxifers?

Ciao caro Steven!!! Grazie per esserti ancora una volta interessato alle vicende di un vecchio chitarrista malato di metallo pesante!!! Il nome LVXIFERS è un derivato ovviamente del mio nome, (scelsi questo nome, in modo  che potesse essere anche il nome di una band)  usato per la produzione del triplo album uscito nel 2015 per celebrare i 35 anni del mio percorso musicale. Quando il cd è stato fisicamente pronto, ho voluto portare la musica anche live, almeno per il release party (in occasione del 3 days in rock 2015) con alcune delle persone che mi hanno aiutato nelle riprese in studio e l’aggiunta di un chitarrista… beh… ci siamo talmente divertiti che abbiamo deciso di proseguire il cammino…

 

Conti di andare avanti con questa band o cosa?

Come ti ho detto ci stiamo divertendo e non ci impegna effettivamente tantissimo, anche perché con gli obblighi  di TARCHON FIST e DIAMOND BEAST diventerebbe veramente un problema coltivare a tempo pieno un’altra band. Quindi fino a che ci divertiamo si prosegue, qualche progetto c’è, ma niente scadenze.  Molto rock’n’roll!

 

Quali novità hai in serbo per quanto attiene i Tarchon Fist?

Con i TARCHON FIST nel prossimo futuro abbiamo un bel giro in Spagna,  (2 Concerti a Madrid) poi stiamo lavorando ad un EP di 4 brani avanguardia del nuovo album, con questo nuovo lavoro in mano dovrò incontrare persone interessate al nuovo cd dei TF, per confrontarci sulla possibilità di una produzione del full length. Purtroppo come già sai il nostro ANIMAL ha dovuto lasciarci (rimarrà comunque nei LVXIFERS) e quindi siamo concentrati sulla ricerca di un nuovo elemento da inserire nella line up definitivamente, pochi live e purtroppo quasi tutti all’estero. Il 12 novembre verrà proiettata l’anteprima del videoclip di “CELEBRATION”:  invitati i protagonisti e i collaboratori legati alla realizzazione del video, e le persone più vicine al mondo Tarconico. In programma tagliatelle al sugo di cinghiale e maiale ai ferri offerti dai TF, e… non oso pensare a quante prelibatezze arriveranno dai nostri ospiti!

 

LUXIFERS

Lvxifers, la copertina del triplo Cd 25 Years & 10 More 1980-2015

 

Da dove è scaturita l’idea di fare uscire il triplo Cd 25 Years & 10 More 1980-2015?

Anni fa, dopo lo “split” con i miei ex compagni dei RAIN un’amica, dopo aver sentito la mia storia, mi propose di scrivere la mia biografia in quanto, le persone che fossero state interessate, avrebbero avuto la possibilità di conoscerla direttamente dalla voce di chi la storia l’ha vissuta. La band infatti, rimasta priva del fondatore  e di elementi storici (elementi che fossero presenti fin dall’inizio), non ne avrebbe avuto la possibilità! L’idea era quella di allegare al libretto (si voleva fare un libro, inizialmente) un cd inedito. Volevo che la gente sentisse i brani che scrissi per i miei Rain alla fine degli anni ’70. Ho visto molte volte scritto: “I Rain nascono come gruppo punk con testi a sfondo socio\politico\demenziale”. Quindi? Dove si trovano suddetti brani? E poi avevo registrato diverse canzoni alla fine degli anni ‘90 che non avrei potuto suonare con i Rain di allora, e non volevo rimanessero lì, senza che la gente potesse sentire l’espressione di quei momenti. Inoltre avevo altre song hard‘n‘heavy che non potevo proporre con i Tarchon Fist… Un casino insomma!!!  Alla fine ho deciso di separare questi  3 momenti in 3 differenti cd e la biografia mia, dei Rain e dei Tarchon Fist  sono state pubblicate in un corposo book interno accompagnatorio a cui tutti, se vogliono, possono fare riferimento.

 

Presenta la line-up dei Lvxifers, Lvcio…

Oltre a me Luciano “LVCIO” Tattini chitarrista compositore e fondatore dei RAIN, attuale chitarrista dei TARCHON FIST, ci sono Mirco “RAMON” Ramondo cantante dei TARCHON FIST, Laura “SQUILY” Mattiuzzo bassista della cover band tutta al femminile degli IRON MAIDEN le “DIAMOND BEAST”, Andrea “ANIMAL” Bernabeo oramai ex batterista dei TARCHON, e Marco Rizzi chitarrista dei BASIC DREAMS

 

Puoi spiegar un po’ meglio com’è composto il triplo Cd 25 Years & 10 More 1980-2015?  

Volevo rappresentare il mio percorso musicale di tutti questi anni, partendo da “RAIN 1980” dove ho suonato le canzoni che avevo scritto tra il 1979 ed il 1983 (tra i 14 e i 18 anni) e cercando di interpretarle con lo stesso spirito dell’epoca. Ogni cd ha per me un significato, in questo primo vedo realizzati i sogni di quando ero quindicenne, quando sognavo di poter un giorno fare un disco (un 33 giri! So che puoi capirmi…)  inoltre nella storia dei RAIN si parla sempre di questo percorso che la band ha fatto partendo da un genere punk con testi demenziali a sfondo socio politico: bene, ora è su cd! “THE OATH”, il secondo cd raggruppa una serie di brani presi dal mio periodo più metal\power; questi pezzi sono molto particolari registrati alla fine degli anni 90. Infine il terzo, “KING OF HELL”: qui ci sono brani di svariate epoche, da “THE RAIN’S COMING” del 1985 ad appunto “KING OF HELL”, che doveva essere uno dei brani che ho scritto per “FIGHTERS” dei TARCHON  FIST, poi non inserito nella tracklist. Il mio percorso musicale andrebbe completato con l’album “CELEBRATION” dei TF con il quale abbiamo festeggiato i nostri 10 anni di attività (2015),  e che racchiude brani tratti dagli album “Tarchon Fist” e “Fighters” più “Celebration” scritta appositamente per l’occasione. Quindi la trilogia rappresenta i “25 YEARS” ed in realtà i “10 MORE” sono rappresentati dall’album dei Tarconi!!! Altra cosa da dire è che volevo una biografia vera a cui la gente facesse riferimento dopo tutte le boiate che ho visto scritte o dette sulla VERA storia dei RAIN! “Regaz”… Io c’ero!!! Ho vissuto la mia storia: bella o brutta che sia è mia! I pezzi sono stati scelti in base ad un gusto personale. Alcune delle tracce sono state suonate ex novo, altre ovviamente no, per mantenere lo spirito dell’epoca, come ad esempio le performance mie o di “TRONCO”, il cantante probabilmente più conosciuto dei RAIN.

 

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Lvxifers

 

Com’è nata l’idea della copertina? Chi l’ha realizzata?

Non è stato semplice ideare la copertina di 25 years & 10 more.  Se anzi posso permettermi…. NON è STATO PER NIENTE FACILE!!! Questa non è solo una raccolta di “vecchie” tracce che, in parte, non avevano ancora visto la luce, ma rappresenta una parte della mia vita artistica: ogni singolo cd incarna la mia crescita e i miei cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. Per questo ad ogni cd è stata data una sua identità grafica differente, pur essendo collegati tra loro dalla passione e dal fuoco che, dentro di me, arde da sempre e mi spinge in avanti a creare nuovi progetti musicali. Detto questo, ho incaricato Barbara “BLACK FAIRY” Balboni di realizzare queste mie emozioni e pensieri. Barbara ha poi contattato l’amica Alessandra “LA RUFFIANA” Zani che, oltre a dilettarsi con la macchina fotografica, le ha dato gli input per realizzare questo progetto. Per la cover del triplo cd hanno quindi selezionato immagini e simboli: due teschi che si intravedono sullo sfondo, delle candele per un’atmosfera antica, degli ingranaggi di un vecchio orologio che, inesorabilmente, scandisce il passare del tempo, e, infine, una chitarra che esce indenne dalle fiamme “dell’inferno”. Tutto questo rappresenta il mio modo di vivere, il guardare sempre avanti e il non arrendersi mai! È ciò che mi contraddistingue come uomo e chitarrista.

 

Come accennavi prima all’interno  di 25 Years & 10 More 1980-2015 vi è la partecipazione di ex membri dei Rain… Si sa che la tua uscita dalla band non è stata per nulla amichevole. Come mai questa collaborazione, quindi?

“TRONCO”,  il cantante dell’epoca, è l’unico dei musicisti di quei tempi con cui sono rimasto in contatto. Ero interessato alle sue performance che avevo già registrato parecchi anni prima (l’album “THE OATH” è targato 1998!). Lui mi ha dato la possibilità di utilizzarle, tutto qui. Pensa  che ci è capitato di averlo anche ospite sul palco con i TF! L’amicizia di un tempo non c’è più, ma tutto sommato non avremmo problemi a farci una birra insieme se capitasse… Capitolo diverso per altri, purtroppo…

 

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Per 25 Years & 10 More 1980-2015 ti sei avvalso della Il Male Production. Scelta tua o cosa? Hai provato a sentire altre label italiane oppure no?

Sì, in effetti in un primo momento il cd doveva essere prodotto per MGP, con la quale come sai abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Poi probabilmente la label non è stata più interessata, e mi sono ritrovato poche settimane prima dell’uscita  a non avere più un produttore. Dopo una carrellata molto veloce tra le label italiane (con un prodotto del genere non potevo rivolgermi ad una etichetta straniera) il Santo “PORZ” (spero che non me ne voglia per l’appellativo!!! Santo… voglio dire… ) mi ha preso con lui! Grazie mille carissimo! Oltretutto mi piaceva l’idea di avere una produzione bolognese, ancora meglio di italiana… Ah,ah,ah!

Ritieni che per una band nostrana che suona HM di stampo tradizionale vi sia ancora spazio nel nostro Paese, oggi?

Per me, oggi, assolutamente no… Qualche anno fa (2004 circa) durante un’intervista ad una webzine, quando il momento metal viveva un periodo magico un giornalista ci fece una domanda (RAIN) a proposito di cosa pensavamo del periodo roseo che la nostra musica stava vivendo: io risposi che nel giro di qualche anno il metal classico sarebbe morto per lasciare spazio ad altri generi. Tra parentesi ricordo che mi presero anche poco sul serio… Oggi direi che il metal tradizionale è abbastanza morto, ma risorgerà, ne sono sicuro! E se mi danno del dinosauro, beh, sappiate che ne sono fiero! Ho vissuto e morirò con la bandiera in pugno…

 

LVCIO 1

 

 

Tacendo i Tarchon Fist, Bologna ha dato i natali, oltre ai Rain, anche ad altre band con i controcolleoni come Crying Steel e Danger Zone. La città in ambito hard’n’heavy ha ancora qualcosa da dire? C’è ancora fermento riguardo la musica dura fra i giovani musicisti? 

Per me sì. In questo momento mi vengono in mente gruppi come JOHN DALLAS oppure SPEED STROKE che sono band che spaccano, poi guarda è appena finito il “3 Days in Rock 2016” e anche tra i giovanissimi abbiamo avuto l’onore di ospitare band d’eccezione: Silent Scream e Nameless, che secondo me però non raccolgono quanto meritano. Penso che questo genere in questo momento non venga purtroppo seguito come merita, aldilà della validità delle band presenti sul territorio. Bologna sicuramente è una città che ha sempre avuto band interessanti (in passato veniva chiamata “la rock” !!!),  sono gli spazi che continuano a mancare. L’appoggio del Comune che se in passato era scarso e supportava con denaro (poco) sale prove ed in qualche caso anche eventi, ora è decisamente inesistente! Questo disinteresse da parte del mondo politico a supportare i giovani, (e non voglio parlare del mondo del lavoro) attenua sicuramente l’entusiasmo delle nuove band, ma sono rocker e metallari, quindi non si fanno intimorire. Ci provano lo stesso! 

Ricollegandomi alla domanda sopra, com’è la situazione riguardo locali dove esibirsi e seguito di appassionati nella tua zona?

Dal mio punto di vista la situazione rispetto al passato è molto peggiorata. I locali che sostengono il metal a Bologna, i più interessanti al momento, sono Lab-End, Alchemica, Locomotive, ZR, Estragon. Questi ultimi molto grandi, difficili da riempire. Il seguito e cioè i metallari che si muovono, sono molto meno rispetto al passato, la gente ha meno soldi e in ogni caso vede i gruppi su internet. La questione tasso alcolico, poi, ha messo una pietra tombale sul movimento metallaro! Per quanto riguarda i TF  la politica che si è sempre fatta, e cioè di portare la musica metal al di fuori dell’ambiente metal ci ha premiato, nel senso che ai concerti abbiamo un buon 50% di pubblico che normalmente non segue questo genere assiduamente…

 

LVCIO 2

 

Passano gli anni e le cose cambiano, inevitabilmente. Qual è la cosa che più ti spiace che non esiste più, oggi come oggi – o che sta scomparendo – ?

IL RISPETTO! Per gli altri e per se stessi! E non parlo solo in ambito musicale: la gente piega la testa, si dedica ad operazioni di “lecchinaggio”per qualche misero vantaggio che FORSE può ottenere dalla tal persona… Cerca così di evitare il lavoro duro, quello che invece dovrebbe fare per ottenere e MANTENERE  i risultati che si è prefissata!

Spazio a disposizione per chiudere come vuoi l’intervista, Lvcio, grazie.

Sono felice… Ho realizzato, con questo triplo album, un obiettivo che avevo in mente ancora prima di rendermene conto; erano anni che registravo canzoni, anche in modo professionale senza sapere esattamente il perché, fino a quando non ho capito che era il momento di pubblicare questa follia! Come già detto in svariate occasioni, questo album non lo considero un capolavoro dal punto di vista tecnico o di originalità o qualsivoglia punto di vista musicale. Lo è nel suo complesso generale: non sono molti i musicisti “underground” che hanno fatto una cosa del genere… Io sono tra quei pochi…

A chiunque fosse interessato a più info sul discorso Lvxifers scrivere a:

lvxifers@lvcio.it

Ancora una volta un grande caloroso grazie a te Steven,  e a tutta la redazione di TRUEMETAL!

STAY HEAVY

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti