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Intervista Mavrus (Mauro Cartei)

Di Giuseppe Casafina - 13 Giugno 2018 - 15:13
Intervista Mavrus (Mauro Cartei)

Una intervista insolita ad un personaggio insolito per le nostre pagine digitali: Mauro Cartei, meglio noto come Mavrus grazie al suo omonimo canale YouTube (link) interamente dedicato al nostro genere musicale preferito, non è certo un nome che passa inosservato oggigiorno in rete. Certo, non è un musicista con un nuovo disco o una carriera da promuovere, ma di sicuro è un personaggio interessante con cui a chiunque piacerebbe scambiare quattro chiacchiere data la sua mostruosa competenza in qualunque sottogenere dell’Heavy Metal, oltre che personalmente molto legato al nostro portale di cui è regolarmente utente e lettore…inoltre il nostro amico è, per di più, nato nello stesso giorno (sebbene con qualche anno di anticipo) che poi si rivelerà essere quello dell’uscita di uno dei capisaldi del Metal moderno quale sarà poi “Demanufacture” di Fear Factory: quindi chissà, forse era predestinato già dalla nascita nel crescere nel segno del Metallo…alla fine di tutto ciò insomma, questo è un mio/nostro modo per augurare lui Buon Compleanno!

Intervista a cura di Giuseppe ‘House’ Casafina

 

Caro Mauro, benvenuto sulle pagine di TrueMetal: anzi oserei dire bentornato dato che sei tuttora un utente del Forum, solo che ora grazie al tuo alter ego su YouTube, guarda un po’, ora ti ritrovi anche sulle pagine del portale!

Sono un utente di Truemetal da quando ero un pischellino capellone. È un grande piacere da parte mia ritrovarmi su queste pagine, sono cresciuto seguendo questo sito e non nascondo che parte della mia formazione la devo alle recensioni che ho letto qui. Quindi vi ringrazio, sono molto lusingato dall’attenzione che mi state dando.

 

Di sicuro la tua non è certo la classica intervista che un lettore di qualunque webzine si aspetterebbe di vedere pubblicata, eppure i tuoi video, decisamente informativi oltre che amatissimi da una folta frangia di pubblico tricolore, non sono un qualcosa per cui passare inosservati in rete!

Com’è iniziato tutto?

La musica metal è un mio amore da sempre, nel momento in cui ho deciso di approdare su Youtube non c’era nessuno che ne parlava, così ho pensato di colmare io stesso questa lacuna. Era il 2010, ma sono sempre stato appassionato di videomaking e faccio video da quando sono bambino; Youtube mi ha semplicemente dato la possibilità di mostrare a tutti quello che facevo, non solo ad amici e parenti, e ovviamente ho scelto di trattare l’argomento che sentivo più vicino a me, ovvero il metal.

 

Non so se tu te ne sia ancora reso conto, ma molta gente lì fuori vede la tua figura come una specie di Grande Saggio, un personaggio a cui chiedere consiglio oppure semplicemente un sana e ‘borchiata’ forma di intrattenimento in formato video…eppure sei un ragazzo normale che come tutti mangia, beve, dorme, suona la chitarra e lavora: quando avanza del tempo libero da tutto questo, un nuovo video di Mavrus prende vita!

Spesso scegli i soggetti dei video che crei in base all’umore del momento oppure monitori comunque gli impulsi esterni, basandoti comunque su quelle che senti essere le preferenze del pubblico metal in un determinato periodo?

Non mi piace stare troppo dietro alle tendenze, lo trovo molto limitante, quindi scelgo sempre l’argomento in base a ciò che io reputo interessante. Non mi faccio condizionare da particolarifattori esterni, faccio il video secondo una logica di divertimento e creatività, cercando però di trarne sempre una riflessione.

 

 

Hai dei gusti musicali decisamente variegati, sarà anche merito della tua passione per il progressive?

Comunque, aldilà di ciò, è facile notare che non temi nulla musicalmente parlando e che hai proposto al tuo pubblico una quantità di temi decisamente vari, dal metal più classico al Deathcore fino ad arrivare al ‘Truzz Metal’…ma dicci la verità, hai davvero qualche genere particolare che personalmente, aldilà della tua passione a tutto campo per l’Heavy Metal, proprio non sopporti? Qualsiasi tua risposta positiva in merito mi spiazzerebbe, sai? A tal proposito, ascolti anche altri generi al di fuori del Metal e sei focalizzato esclusivamente sulle sonorità a borchie & pelle?

Ci sono tanti sottogeneri del metal che non mi piacciono, ovviamente non tutto può piacere in un ambiente così vasto e variegato come quello metallico, ognuno ha le sue preferenze. Al di fuori del metal e del progressive ascolto tanta altra musica; mi piace il reggae e adoro Bob Marley, oppure il pop/rock, mi piacciono i Queen, Peter Gabriel, la musica italiana, Nomadi, Battisti, Battiato, e infine non manca neppure un po’ di musica elettronica nei miei ascolti, in particolare vado matto per la goa. Un genere invece che non sopporto è il rap, non mi ha mai trasmesso nulla, né musicalmente né concettualmente.

 

Da buon amante e collezionista di dischi a 360 gradi sempre attento alle novità del mercato,  direi che sai trovare del buono in ogni annata e soprattutto in quelle dei nostri tempi: credi davvero che il Metal possa ancora offrire dischi straordinari pur non innovando concettualmente nulla oppure credi che a suo modo già oggi si stiano proponendo in qualche modo della sonorità innovative?

Cosa pensi di coloro che credono che la musica migliore sia tutta già stata pubblicata vedendo così ogni novità con la puzza sotto il naso?

Piggy dei Voivod una volta disse che col metal si può fare tutto quello che la fantasia vuole. Basandosi su questo concetto assolutamente veritiero, si arriva alla conclusione che questo è un genere musicale su cui si può potenzialmente lavorare all’infinito. D’altronde occorrono musicisti talentuosi e coraggiosi, musicisti che ascoltano tanta musica,che conoscono ciò che sta intorno a loro, che sanno suonare e che hanno piena coscienza delle proprie capacità. Ovviamente quando un tipo di musica esiste da tanti anni, dopo un po’ diventa sempre più difficile portare delle innovazioni, e queste avvengono sempre in piccole quantità. È improbabile che dall’oggi al domani sbuchi dal nulla un gruppo completamene originale che non abbia somiglianze con chi è venuto prima; se così fosse non sarebbe un’innovazione, sarebbe una rivoluzione, il ché probabilmente significherebbe tradire alcuni schemi e caratteristiche che rendono il metal la musica che conosciamo, quindi forse non sarebbe più metal.

( – …e a tal punto linko il video che troverete qui sotto non a caso!  – Nda )

 

 

Il video della tua personale Top 10 del 2017 e da pochi giorni online, ma come ben sai il 2017 è stato comunque un anno pazzesco per quanto concerne il Metal, soprattutto quelle più moderno. Ci sono altre band/altri artisti che hanno a tuo parere sfoderato album pregevoli nel corso dell’anno appena passato? In fondo 10 posizioni son sempre troppo poche e pure noi, su TrueMetal, abbiamo qualche difficoltà a stilare le nostre Top 10 personali quando le annate si rivelano così ricche di uscite meritevoli.

Ovviamente ci sono diversi dischi che ho dovuto escludere dalla mia personale classifica. Potrei citare diverse band: Leprous, Archspire, Ayreon, The Faceless, Pain Of Salvation, Caligula’s Horse, Ne Obliviscaris. Queste sono le prime che mi vengono in mente, sicuramente ce ne sono molte altre.

 

 

Ora però andiamo un anno più avanti e torniamo al presente, il 2018 ha già visto il ritorno inatteso in gran forma di due formazioni storiche quali JudasPriest e Saxon: personalmente hai avuto modo di ascoltarli? Se sì, quali sono le tue opinioni in merito? Ci sono stati, inoltre, già alcuni platter di cui parlare, approfittando di questa domanda?

Ho ascoltato solo il nuovo dei Judas Priest che mi è sembrato un buon album di classico heavy metal, un po’ riciclato e un po’ ripetitivo, ma comunque un bel lavoro, considerando che i Judas cominciano ad avere una certa età e non si può di certo pretendere un’innovazione. Il nuovo dei Saxon devo ancora ascoltarlo. Non nego però che queste due band che hai citato le ho un po’ abbandonate, semplicemente perché i miei ascolti si sono spostati in altre direzioni; tuttavia mi fa sempre piacere ascoltare un loro nuovo album.

 

Dai tuoi video si deduce che sei anche un chitarrista di livello tecnico non indifferente, hai forse una band in cui suoni approfittando così di questo spazio per farla ascoltare ai lettori di questa intervista?

Non ho una band momentaneamente. Come tutti i musicisti un minimo ambiziosi ho avuto anch’io le mie esperienze in passato, ho suonato con vari gruppi che purtroppo si scioglievano dopo pochi anni per un motivo o per un altro. Dopo un po’ un po’ mi sono stancato di suonare in gruppi che davo per scontato si sarebbero sciolti nell’arco di poco tempo, quindi ho deciso di fermarmi e di continuare a suonare e studiare per conto mio. Sicuramente farò un gruppo prima o poi perché adoro comporre musica. Sto aspettando il momento giusto (e le persone giuste)..

 

Hai dedicato speciali decisamente ampi alle discografie di band di ogni genere, dai CrippleBastards fino ai Dream Theater: vi è ancora qualche band che non hai trattato e di cui ti piacerebbe trarre una personale monografia? Hai già qualcosa in corso?

Ho un po’ abbandonato quel format perché preferisco concentrarmi su una tematica particolare (come ho fatto col metal tamarro, con l’aliencore, con le copertine shock, coi video splatter, eccetera) piuttosto che sulla storia di un singolo gruppo. Probabilmente farò una monografia sugli Slayer come tributo alla loro storia, che come sappiamo è vicina alla conclusione, dopo quella non ne sono previste altre, almeno per il momento. Vedremo..

 

 

Ultime domande del caso: vi sono per caso delle band il cui successo secondo te è decisamente immeritato? Se sì, potresti spiegarci le tue personali motivazioni di questa tue scelte? Inoltre, da buon appassionato di musica quale sono anch’io e molti altri che ti seguono, hai per caso un formato musicale preferito con cui fruire della musica? Magari anche una label che segui particolarmente e le cui uscite le ritieni di particolare interesse.

Io ho sempre comprato cd e continuerò con quelli fino a quando non si estingueranno. Adesso stanno tornando di moda gli lp, il ché è molto positivo perché indica una voglia delle persone di tornare a comprare musica su formati fisici, ma personalmente li ignoro. Se dovessi cominciare a comprare anche quelli mi ritroverei al verde molto presto! Per quanto riguarda le label, seguo quelle che propongono le sonorità più strambe e particolari, in primis Relapse Records, Earache, ma anche Sumerian Records.

 

Ecco, prima di chiudere, prima parlavamo di formati: cosa pensi del Digital Download e soprattutto del principale diffusore di tale formato, vale a dire Bandcamp?

Non vado matto per il digital download, anche se in alcuni casi non ci sono alternative per ascoltare determinati artisti. Come detto, mi piace avere la copia fisica di ciò che ascolto, ma non sempre è possibile. Riguardo Bandcamp trovo sia un’idea geniale sia per chi fa musica che per chi la ascolta; potrebbe aiutare notevolmente la scena musicale, contrastando la pirateria e portando le persone a supportare in modo costante i propri artisti preferiti. Forse tra una decina d’anni potremo vedere se ha davvero migliorato la scena musicale.

 

Mavrus al lavoro, nel suo habitat naturale decisamente old school, tra poster e liste infinite di dischi sull’armadio!

 

Last question: data la tua già citata apertura mentale, magari possiamo aspettarci un tuo consiglio per chi desidera approcciarsi a sonorità del tutto nuove rispetto ai suoi soliti ascolti? Ad esempio…consiglia una band Metalcore con inserti elettronici e voci pulite che possa essere fruibile anche ai fan del Death Metal più classico! Ahahahahah sì, in effetti è una domanda un po’…stron*a!

Impossibile. I fan del death metal vecchia scuola non si apriranno mai a certe divagazioni che vanno a tradire lo spirito rude e primordiale del metallo estremo (ovviamente le eccezioni ci sono sempre). In ogni caso, se proprio devo accettare la sfida, consiglierei i Rivers Of Nihil, gruppone statunitense di cui è uscito da poco il nuovo album, una vera bomba.

 

Scherzi a parte, abbiamo concluso!

Grazie a te per lo spazio che hai deciso di condividere con noi e ti auguro altri 100 anni per il tuo rispettivo canale YouTube!

Grazie a voi per l’attenzione che mi avete dato. Sono contento di sapere che il mio lavoro su YouTube viene apprezzato da molti utenti del sito. Continuate a seguirmi e ci vediamo presto con nuovi video!

 

…fine!

Intervista a cura di Giuseppe ‘House’ Casafina