Heavy

Intervista Nanowar Of Steel (Potowotominimak)

Di Giuseppe Casafina - 2 Marzo 2018 - 11:00
Intervista Nanowar Of Steel (Potowotominimak)

A volte nella vita di un redattore di una testata dedicata all’Heavy Metal ci sono momenti difficili, tipo quelli in cui hai attorno tanta di quella roba creata da gente assai a fil di nervi che giurerebbe su chissà cosa di spaccare la testa a chissà quale entità religiosa, quindi ti viene voglia di metter sul piatto proprio un bel disco dei Nanowar Of Steel!

La band di Potowotominimak (& stimati colleghi), alias Carlo Alberto Fiaschi, si è ritagliata uno spazio tutto suo nell’affollatissimo mondo dell’Heavy Metal tricolore, grazie a dischi tanto mirabolanti quanto spassosi, che altro non giurano che sano divertimento: ed è proprio il ‘Potocoso’, nomignolo da me affezionatamente selezionato per lui, a rispondere alle nostre non-domande…esatto non-domande, perché questa é una non-intervista* e fa bene ogni tanto non-prendersi troppo sul serio.

* = però la band esiste davvero e non è una non-band, inoltre ci terrei ad informare che nessuno Potowotominimak è stato maltrattato durante questa non-intervista.

Signore i signori, sodali e donzelle…rullo di amburi e che squillino le trombe, i Nanowar Of Steel tornano su TrueMetal.it!

 

 

Caro Potowotominimak (sappi che da ora in poi ti chiamerò Potocoso, mi è più pratico, sai che casino ogni volta a riscrivere tutta quella roba), benvenuto su TrueMetal.it: vorrei ricordarti, e con te a tutta a band, che TrueMetal.it è quel sito in cui al periodo scriveva un Tizio Caio che diede 1/100 al vostro secondo seminale demo (ehi non ci credete? Cliccate qui!) che tanta fortuna vi ha port…no vabbè basta con queste ciarle, benvenuto su queste pagine!

Grazie Giuseppe e grazie a tutta la redazione di TrueMetal.it per avermi offerto questa prestigiosa occasione per divulgare le verità e gli imprevisti retroscena della band da voi conosciuta come Nanowar Of Steel. Ci tengo a precisare però, visto che lo hai accennato, che siamo anche l’unica band che ha ricevuto sia il voto più basso che il voto più alto ( link – Nda ) sul vostro illustre sito… questo tuo sottolineare soltanto il lato negativo della nostra carriera indica una propensione alla provocazione e allo scandalo facile, sintomo di scarsa professionalità per quanto mi riguarda. Ma non sono qui per fare polemica Giuseppe, sorvoliamo pure…

( – …segue una scena muta del sottoscritto, non volevo offendere il Potocoso  quindi ora sono triste… – Nda )

 

Amico Potocoso, immagino che siate alle soglia del nuovo album vero?

Avete qualche cosa di bello da dire in proposito, tipo se i brani appena rilasciati faranno parte di un eventuale nuovo disco/EP oppure si tratta solo di simpatici singoli caricati online al solo scopo di poter essere scaricati selvaggiamente usando i convertitori audio/video per YouTube? Insomma, volete diventare famosi o ridurvi sul lastrico con le vostre stesse mani? Cosa succede di bello, brutto o neutro in casa Nanowar Of Steel?

Vedi Giuseppe, la casa dei Nanowar Of Steel è come qualunque altra casa del nostro bel stivalone italiano: ci si vuole bene, si fanno le pulizie a turno, si prepara da mangiare, si lavano i piatti… Ma come in qualunque altra casa (o famiglia) non mancano le difficoltà e bisogna pensare alla pagnotta per sostenere i pargoli. Nello specifico stiamo preparando diverse pagnotte che i nostri fans troveranno molto molto gustose. Ufficialmente non ho risposto alla tua domanda, ma il mio non risponderti è stato fatto in maniera Egregia. Comunque il 2018 sarà un grande anno.

Una curiosità: ma il famoso Gianni di cui parlate esiste veramente?

La sua cucina è davvero così profumata e ricercata come voi decantate da tempo ormai?

Io ormai son disoccupato da anni ed anni ormai, ma sappiate che il vostro inno nei suoi confronti ha scatenato in me un forte senso di allergia alla depressione causa disoccupazione perché, dato che a livello di produzione della materia prima da lui adoperata non posso certo lamentarmi, forse potrei avere qualche chance per poter essere assunto come rifornitore da lui…dici che mi sto montando la testa e dovrei tornare a deprimermi?

Dico che ogni tanto un limone o un po’ di Imodium non fanno male.

( – Wow, quanta riservatezza sul famoso Gianni, mantengono il mistero! Chissà cosa si nasconde dietro tutto questo! – Nda )

 

Tema scottante, ovvero quello dell’immigrazione: scateneremo un vespaio, lo so!

L’8 Gennaio ho seguito il vostro consiglio e ho lasciato entrare Ascanio in casa…o meglio, mi ha sfondato direttamente la porta nonostante questa fosse aperta, che maleducato! E pensa, che non se ne è tuttora andato! Mi ha però rivelato che se il brano farà parte di una vostra prossima uscita allora sloggerà da casa, o meglio deciderà una nuova dimora dove accasarsi…non ce la faccio più con quella musica persiana sparata a palla!

E’ proprio un maleducato, per non dire di tutte quelle volte che ho urlato “Miccoli” direttamente nei gomitoli per provare a farlo scappare…niente, non è servito a nulla, sta ancora lì a scroccare!

A tal punto sono portato a credere che il testo di quel capolavoro sia ermetico e che infatti non vada preso alla lettera: quindi, cosa sto sbagliando?

Credo tu stia sbagliando il tono di questa intervista, Giuseppe. Ma assecondandoti posso dirti che ovviamente ‘Esce Ma Non Mi Rosica’ è un brano di denuncia contro i poteri forti delle industrie farmaceutiche, che vogliono nasconderci quanto in realtà ci bruci il Lasonil. Purtroppo il dio denaro ha vinto.

 

Riallacciandoci alla non-domanda precedente (torniamo seri, siam pur sempre su TrueMetal), cosa vi ha spinto a proporre inizialmente dal vivo e poi in studio un arrangiamento in chiave metal della variante italianizzata di un popolare brano di musica persiana? Cioè, siete geni oppure vi siete solo montati la testa?

Vedi, questo è un altro punto focale di questo brano: bisogna andare oltre i retaggi culturali ereditati dal passato; parlare di musica persiana, italiana, metal o Vattelapesca nel 2018 ha senso quanto chiedere a una donna se le dimensioni siano importanti o meno: non avrai mai una risposta univoca o sincera, e comunque nel mio caso preferisco non sapere. Ma alla fin della fiera la musica (come il pene) è importante come la si usa, non il genere di appartenenza o la nazionalità. Ecco, in questo senso i Nanowar Of Steel sono come un pene medio-piccolo ma usato bene.

Parliamo della vostra partnership con Feudalesimo e Libertà: avete abbracciato la Sacra Causa de Lo Sommo Imperatore di vostra volontà, oppure Lo Sommo ha dovuto insistere pena gogna pubblica?

Inoltre, il vostro chitarrista ha imbracciato la chitarra acustica per accasarsi pressi i Bardo Magno: non temete che possa diventare troppo famoso rispetto a voi altri Nanowarriors Of Steel e suscitare in voialtri una certa invidia? Magari potrebbe essere incoronato al ruolo di Nanocavaliere Supremo della Corte Imperiale Of Steel e voi rimanere per sempre dei semplici Nanoplebei Of Steel!

Parafrasando S.Ignazio di Loyola, il nostro motto è “Ad Maiorem Imperatoris Gloriam”; se mai Bardo Magno e Mohammed Abdul si ergessero al rango di band di maggior successo rispetto a noi ne saremmo orgogliosi e onorati. E Abdul si ritroverebbe a nuotare con due scarpe di cemento, ma questo è un altro discorso.

 

 

Una volta un mio amico disse che i Nanowar Of Steel dal vivo sono una bomba, ma poi quel mio stesso amico, in pieno panico da terrorismo di matrice fondamentalista islamica, ha dovuto ritrattare la cosa considerando l’ipotesi che non si può definire “bomba” una band dove suona un chitarrista col turbante che si fa chiamare Abdul, ma semplicemente “una band brava”: cosa pensate di simili ritrattamenti circa il vostro operato?

In fondo non siete coloro che proclamate lo bene de lo Imperatore e il benessere della RAPsodia, cosa che dovrebbero metter tutti d’accordo?

Bomba in generale è un termine che non ci piace perché rievoca violenza e morte, cose che aborriamo vista la nostra etica pacifista (Mr Baffo invece odia le bombe perché è diabetico). Condivido con te l’idea di un nostro show come qualcosa che metta tutti d’accordo: come già ti ho spiegato siamo mossi dal desiderio di unire le genti e colmare le distanze tra i popoli sotto la nostra bandiera (per ottenere la pace, ma più che altro per i soldi). Vogliamo essere come la Nutella (tutti tranne Mr Baffo, per lo stesso motivo di prima)!

Un altro mio amico, fan di Dragon Ball, si è dichiarato indignato dal fatto che abbiate, a suo dire, anche solo pensato di dare dal vegetariano a Vegeta…no comment! Visto che ci siamo, cosa pensate davvero della somma elite dei vegani? Non credete che da parte loro sia veramente discriminatorio giudicare le abitudini alimentari di un essere umano semplicemente considerando la sua dentatura? Quindi avete ragione voi nel definirli dei “rompic…” come tanto decantate in ‘Bestie di Seitan’, oppure sono loro che hanno ragione nel discriminare gli esseri onnivori? In fondo nel video compare un ragazzo che dichiara che il suo cane non mangia carne per sua stessa scelta: straordinario!

I vegani sono un pene medio-piccolo usato male.

( – Breve ma coinciso, oltre che geniale. – Nda )

 

Pensa un po’, ora voglio farti una domanda che assomiglia davvero ad una domanda: cosa è cambiato nei Nanowar di oltre dieci anni fa fino ai Nanowar of Steel del 2018? Voglio dire, a livello umano e cose del genere, dato che nel video di ‘A Cena da Gianni’ mostrate la vostra evoluzione estetica durante gli anni ( – a proposito caro Potocoso, complimenti per il tuo baffone, crea charme –  Nda ). Cosa pensi/pensate di dire inoltre contro tutti quelli che discriminano a priori l’heavy metal demenziale in genere? Personalmente non ti nego che ogni volta che leggo commenti negativi sotto i vostri video  YouTube penso sempre al motto “Una risata vi seppellirà” e, pensa un po’, rido anch’io.

Loro no, il problema sta tutto qui.

…no aspetta, troppo seria dome domanda vero? Se vuoi te la rigiro sostituendo “tutti quelli” con “gli eretici” e “commenti negativi” con “cazzate”.

Ora ti sembrerà strano ma ecco per te una risposta che sembra una risposta, e che articolerò nella maniera meno confusa possibile: prima di tutto la cosa che è cambiata di più in questi 15 anni è che siamo ingrassati. Tutti ( tranne il batterista Uinona Raider che credo ormai abbia il verme solitario). Penso di avere preso in pratica un chilo all’anno.

Passando invece alla parte frivola della tua domanda, ovvero la questione sulla legittimità del “demenziale” nel metal, che dire..? Ritengo solo che la serietà nel campo musicale e artistico in generale sia nel metodo. Nel metodo di composizione e nel metodo di fruizione.
Quando si legge un libro (o un fumetto, o mentre si guarda un film) normalmente non si pensa “Questo non è un vero libro, perché il suo contenuto è comico!”. Ci si dovrebbe porre piuttosto la domanda “E’ un buon libro comico? è una buona striscia umoristica? è una bella commedia?”.

Quando si parla della demenzialità nella musica spesso si confonde il contenuto con il mezzo senza valutare l’ovvietà, ovvero che una canzone può parlare di tante cose… belle, brutte, tristi, divertenti, rabbiose o impegnate; ma di certo un testo poco serio non rende la musica poco seria o poco credibile.
L’unico metro di giudizio dovrebbe trovarsi nella qualità della canzone stessa: è suonata bene? E’ interpretata bene? E’ scritta bene? E’ coerente con se stessa?
Sono domande che ognuno dovrebbe porsi con onestà, sia che una canzone la si componga o che la si ascolti; noi diamo sempre il massimo per concepire canzoni di cui ritenerci soddisfatti (e perchè no, orgogliosi) e se i nostri brani dovessero uscirne con un giudizio negativo pazienza, ma di certo questo non dovrebbe accadere a causa di una svalutazione aprioristica della musica demenziale. Viva la topa.

 

Perché di colpo avete aggiunto un Of Steel al vostro nome? Sbavate quindi anche per Turilli, oltre che per le somme glorie copulatorie e combattive descritte da Eric Adams & combriccola? Dite la verità, chi è il meno etero tra voi? Certi segni sono tipici di chi ha dei gusti sessuali confusi, quindi scegliete: o il muscoloso Eric o il Luca nazionale!

La risposta è molto più semplice. I Nanowar sono diventati Nanowar di Acciaio quando abbiamo tutti contratto un tumore alle vie respiratorie; il cambio di nome è semplicemente un omaggio al polmone artificiale composto dal metallo omonimo grazie al quale ancora oggi possiamo suonare sui palchi di tutte le sagre vinicole del paese.  

 

Parliamo del vostro fumetto ufficiale: non l’ho mai letto ma credo che sia bellissimo.

Si allaccia in qualche modo alla vostra filosofia Nanowariana oppure si tratta di roba del tutto sconnessa solo per dimostrare che qualcuno di voi è anche bravo a disegnare?

Un po’ l’uno e un po’ l’altro. “NANOWAR – I Custodi dell’Acciaio Inox” , edito da Magic Press e acquistabile presso le fumetterie di tutta Italia (nonché ai nostri show e sul nostro online shop) è un’opera genuina, brillante, ricca di trovate umoristiche e visive di impatto; i suoi protagonisti, irresistibili e scavezzacollo, sono coinvolti in un’avventura strabordante azione, colpi di scena ed emozioni.
Una lettura per tutta la famiglia. E poi sì, l’ho disegnato io.

…è finita la marchetta pubblicitaria, mi avevi fatto una domanda?

 

Il nuovo fumetto deli Nanowar Of Steel, edito da Magic Press ed interamente realizzato da Carlo Alberto Fiaschi

 

Ormai ai vostri concerti non posso fare a meno di notare che il vestiario ti va sempre più stretto, hai per caso problemi di linea? No, in verità la domanda era capire in base a quale algoritmo scegliete le vostre scalette dal vivo, avendo assistito a due vostri concerti ho potuto notare come variate sempre le carte in tavola. Inoltre, hai mai avuto problemi sul palco con il Baffo, il vostro secondo cantante, mentre eravate sul palco? Chesso’, magari una lite su chi voleva primeggiare tra i due scoppiata in diretta!

Alla tua simpaticissima osservazione ho già risposto nella domanda numero 9. Per quanto riguarda le nostre performance live non abbiamo avuto mai grossi problemi visto che facciamo tutto in playback, anche le battute. Le mie parti ad esempio sono recitate fuori campo da Giancarlo Giannini che resta tutto il tempo nascosto dietro la consolle di Christian Ice. Quelle di Mr Baffo invece le recita Enrico Papi.
No non è vero, la cosa di Papi te l’ho detta solo perché all’ultimo concerto è scoppiata una lite su chi dei due dovesse primeggiare sul palco. 

 

…a proposito di ‘doppioni’! Ormai, oltre al vostro bassista ufficiale GattoPanceri666, nei concerti alternate anche un secondo bassista a seconda delle date, dal look assai piratesco: a parte che ormai tutti noi abbiamo capito che vi piace cambiare partner con cui fare i vostri giochini privati (orsù, credevate che la gente non avesse capito il vero motivo del suo look da pirata?), vi sono altre motivazioni dietro questa scelta?

Devi sapere Giuseppe che Gatto Panceri 666 è un illustre esponente del mondo della Fisica, che ha prestato e presta i suoi servigi in tutto il mondo ormai da anni: Spagna, Israele, Germania…perciò a volte può capitare che sia necessaria una sostituzione estemporanea. Questa era la parte seria della risposta.
Comunque per amor di verità ti rivelo che fino a qualche anno fa le veci di Gatto venivano ricoperte dal portentoso Sergente Pasquale, ribattezzato Sabbia dai fan, durante la tourneè che lo vide protagonista. Il pirata di cui parli invece è il caro Capitano Le Chucch.
Avrai anche notato che entrambi hanno dei gradi militari nel nome, questo per confermare i sospetti che avevi sui nostri giochini privati.

 

 

Siamo vicini alla conclusione: spiegaci qualcosa di molto segreto riguardo qualcosa che riguardi la vostra band o i vostri album. Inoltre, spiegaci il modo più efficace per annientare un drago cattivissimo e salvare la principessa in meno di 100 parole.

Un segreto scabroso dei Nanowar of Steel è il nostro amore per uno dei più grandi artisti del cantautorato italiano: Lorenzo Pilat, detto Pilade, membro illustre del Clan di Celentano.
Per quanto concerne le tecniche di dragon-killing invece, la questione è semplice: credi in te stesso, Giuseppe, il drago più spaventoso che potrai mai affrontare è quello delle tue insicurezze. Quello e Korhinokolath, distruttore delle lande di Molwher, terrore dei viandanti e divoratore delle vedove senza assegno di sussistenza.

 

 

Sappiate che al vostro concerto all’Indian Bikers di Foggia ero in prima fila e il vostro stilosissimo batterista dalla bionda parrucca alias Uinona Raider mi ha baciato la pelata: è stata anche l’ultima volta che sono apparso in un concerto al chiuso con dei quasi-capelli addosso, mentre ora son tutto rasato a zero. Niente, non è una domanda, sappiate che mi sono molto emozionato per questo suo gesto inaspettato e romantico.

Però ogni volta ci spero sempre e rimango sempre deluso: “Potocoso non è un vero Barbagianni, solo un travestimento” e piango!

Ok, non è una domanda, ma solo un modo per dirti “Grazie del tempo concessoci, alla prossima svolazzata di Barbagianni Morandi” mentre degusto un dolcetto fatto a mano senza emme, quindi artigianale ma senza artigi.

Quello di baciare la pelata è un gesto apotropaico tipico di Uinona, per sentirsi più forte e coraggioso durante le esibizioni. Sei fortunato avessi la pelata, perché in alternativa Uinona Raider è solito mordere con forza delle gonadi.
Comunque sono io che ringrazio te e tutta la redazione di TrueMetal: è stata una delle interviste più serie che abbia fatto nella mia vita, il che mi ricorda che sono anch’io un essere umano e non solo quel dio del sesso di cui parlano tutte le toilette dell’autostrada del sole.
Un abbraccio anche a tutti i lettori del vostro prestigioso sito!

 

Intervista a cura di Giuseppe “Maelstrom” Casafina