Progressive

Intervista Next to None (Max Portnoy, Thomas Cuce)

Di Davide Sciaky - 24 Luglio 2017 - 9:00
Intervista Next to None (Max Portnoy, Thomas Cuce)

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Pochi minuti dopo lo show milanese dei Next to None, di supporto ai Mike Portnoy’s Shattered Fortress, abbiamo incontrato nei camerini del Teatro della Luna il batterista della band, Max Portnoy (figlio del celebre batterista protagonista della serata) ed il cantante, Thomas Cuce.
I due, anche se principalmente Max, ci hanno raccontato della breve ma intensa carriera della giovane band, delle sfide di essere un batterista quando tuo padre è Mike Portnoy e dei piani e speranze per il futuro.

Come va? Come vi sentite dopo questo show?

[Max] Sto bene, penso che questo sia il mio show preferito tra quelli che abbiamo fatto finora; la mia performance è stata la migliore finora e tutto sono stati molto carini!

Eravate recentemente in tour con gli Haken e i The Algorithm, ora siete in tour con tuo padre, ma il gruppo che suona con lui sono praticamente gli Haken stessi! Visto che siete quasi le stesse persone dei due tour, in cosa differisce questo tour da quello precedente?

[Max] Sì, è interessante perché siamo quasi esattamente gli stessi…ad esempio, pure uno dei ragazzi della crew è lo stesso del tour con gli Haken quindi è praticamente la stessa cosa tranne i The Algorithm, e Ray sfortunatamente, mi sarebbe piaciuto se in qualche modo fosse riuscito a venire anche lui…
Sì, è fantastico, voglio dire, entrambi i tour sono stati grandi, questo è il nostro secondo in Europa, l’altro era la prima volta, e la risposta è stata fantastica; siamo esaltati perché ora abbiamo anche l’album nuovo disponibile da vendere, anche se uscirà fra qualche giorno, quindi suoniamo le canzoni che possiamo anche vendere a chi ci viene a vedere.

Ecco, il vostro secondo album, “Phases”, uscirà tra pochi giorni; i secondi album sono spesso considerati come i più difficili, forse perché col primo esprimi la musica che hai dentro mentre col secondo devi trovare una metodologia per evitare di ripeterti. E’ stato effettivamente più difficile scrivere queste nuove canzoni?

[Thomas] Non è stato difficile…

[Max] Penso che questo sia stato quasi come un primo album per noi, penso che abbiamo davvero capito quello che volevamo fare solo con questo.
Anche se è comunque la stessa cosa, è sempre Progressive Metal come il primo album, in un certo senso segue quello che abbiamo fatto con il primo, ma siamo più a nostro agio e avevamo un piano.
Quindi, penso, se qualcosa sarà davvero più difficile quello sarà il prossimo, per noi sarà il terzo album [ride] quindi quando cominceremo a scrivere quello…ma sono tranquillo, penso che potremmo anche migliorare, continuare a spingerci oltre i nostri limiti per quando cominceremo a lavorare al prossimo album.

In quanto a influenze musicali, che genere di gruppi vi ha ispirato nella scrittura di questo album?

[Max] Per me un sacco di gruppi diversi perché abbiamo iniziato a lavorare a questo album la settimana dopo aver finito di registrare il primo, quindi ci abbiamo lavorato per un lungo periodo di tempo.
Ho assorbito diverse influenze nell’arco di questi anni dalle diverse band che ho scoperto e ascoltato; quando abbiamo iniziato, la prima canzone che abbiamo scritto è stata “Answer Me” ed era nel periodo in cui il nuovo album degli Slipknot è uscito, l’ultimo, “The Grey Chapter” che ho ascoltato un sacco ed è stata una grande influenza per me.
Poi ho cominciato ad ascoltare i System of a Down e per un’altra canzone sono davvero stato ispirato da loro all’epoca, stessa cosa con le Babymetal.
E tu?

[cantante] Sì, più o meno uguale, abbiamo sempre amato i Dream Theater, il Progressive Metal e cose del genere, ma mi piacciono anche band Djent più recenti come i Periphery e i Born of Osiris, cose del genere, questo è il genere di musica che mi piace di più, Max ascolta molto Metal moderno, quindi penso che le nostre influenze siano una sorta di mix.

Parlando di te Max, quali batteristi ti hanno influenzato?

[Max] L’influenza ovvia, quella principale, è mio padre; lui è il motivo per cui ho iniziato a suonare la batteria perché volevo fare quello che faceva lui, lo guardavo suonare e sembrava così divertente.
Questo è perché ho iniziato ma poi, oltre a lui, altri batteristi mi hanno influenzato, ad esempio due altre delle mie influenze più grandi sono Chris Adler e Joey Jordison; ironicamente è appena uscito un articolo sulle mie 10 influenze principali come batteristi…

Su Ultimate-Guitar, ho appena visto il titolo 5 minuti fa.

[Max] Sì, è piuttosto buffo che sia uscito proprio ora.

Dicevi che tuo padre è stato il motivo per cui hai iniziato a suonare, hai mai avuto paura del confronto con lui che sicuramente sarebbe venuto fuori una volta iniziato a suonare professionalmente con i Next to None?

[Max] Non all’inizio, ma ora, due album dopo, mi sono reso conto che questo è quello che fa la gente.
Sapevo che avrebbero detto che il mio stile è piuttosto simile al suo, è una grande influenza su di me quindi mi piace suonare in quel modo, ma, voglio dire…non so, continuo a vedere un sacco di commenti che menzionano mio padre, quindi non mi aspettavo che succedesse così tanto, ma ormai mi sono abituato, va bene così [ride].

Leggevo che in una recente intervista con tuo padre diceva che, da un punto di vista tecnico, sei un batterista migliore di lui, sei d’accordo?

[Max] Non so [arrossisce]…dice un sacco di cose del genere ma, voglio dire, ho lavorato ad un sacco di poliritmi, un sacco di ritmi sincopati che, inizialmente…se fosse un batterista qualsiasi a provare a suonare quei pezzi penso che li troverebbe più difficili inizialmente.
Quello che faccio è scrivere qualcosa a caso, solo roba a caso, e poi cerco di impararmela e mi ci vuole magari un mese, quindi penso che [mio padre] parli di questo.
Ma penso che se si mettesse a cercare di farlo anche lui ci metterebbe di meno di me, probabilmente [ride], quindi non so…lui dice sempre così, ma io penso che lui possa ovviamente fare qualsiasi cosa [ride].

Ho visto che il tuo manager è tua mamma Marlene, era lei prima?

Sì, lei è il momager [N.d.r. termine inglese che indica la madre di un personaggio pubblico che ne è anche il manager].

Con anche lei a bordo, questo tour sembra come una grande vacanza in famiglia?

[Max] In questo tour sì, perché per esempio nel tour con gli Haken eravamo solo noi, quindi è interessante fare questo tour dove c’è letteralmente tutta la mia famiglia, pure mia sorella è venuta per il primo paio di show.
È come quando ero più giovane ed andavamo tutti in tour insieme, a parte che questa volta suono pure io, quindi è un gran divertimento.
Ma, sì, non ho problemi con questo perché mi piace stare insieme a loro, non sono particolarmente rigidi o altro…

Tornando ai Next to None, avete già programmi per quando finirà il tour?

[Max] Il giorno in cui torniamo indietro, abbiamo il volo il 7 che è quando uscirà l’album, il giorno dopo partiremo per un tour con i Dollskin che durerà per il resto di luglio.
Poi abbiamo altra roba che si sta delineando per agosto, non è ancora confermato o niente ma…diciamo che dovrebbe esserci altro in Agosto, un altro tour americano…
Poi abbiamo qualche show sparso, ad esempio andremo a Città del Messico di nuovo con i Shattered Fortress, abbiamo uno show a New York sempre con i Shattered Fortress al ProgPower festival e con i Between the Buried and Me e altri, quindi un po’ di show sparsi, ma come dicevo ci sono anche dei tour veri e propri in lavorazione.

Anche se siete molto giovani avete già suonato con alcuni grossi gruppi molto interessanti, con chi vi piacerebbe suonare in futuro?

[Thomas] Ci sono un sacco di gruppi che amo, i Periphery, i Between the Buried and Me e simili, a tutti noi piacciono i Korn, gruppi grossi…
Fintanto che riusciamo a raggiungere un pubblico, diciamo che l’importante è portare la nostra musica al pubblico.sarebbe bello suonare con quel genere di gruppi, ma la cosa importante è raggiungere diversi tipi di pubblico, condividere la nostra musica con la gente.

[Max] Sì, fintanto che il pubblico apprezza il nostro tipo di musica va bene.
Ma se chiedi di gruppi specifici, lui parlava di Korn e altri e sono d’accordo, sarebbe davvero fantastico, ma ovviamente è dura finire in tour con band simili [ride].
Mi piacerebbe molto andare in tour con gli Avatar perché ho visto un loro show ed è stato uno dei concerti migliori che abbia mai visto, era in un piccolo club molto figo, quindi quella sarebbe una band interessante e anche più fattibile rispetto ai Korn che ovviamente…quello è il mio obiettivo finale, per così dire, ma non so…

Parlavamo di questo vostro inizio molto rapido e mi avete anche detto di tutti i tour e show che avete in programma; con queste premesse, dove vi vedete, o dove vorreste essere, tra 5 anni?

[Max] Dipende, voglio dire, se tutto va bene continueremo ad andare in tour, come questo per esempio che è uno show molto interessante, interessante per il lato più Progressive della nostra musica, abbiamo appena suonato un set con i nostri pezzi più Prog.
Poi dopo faremo un tour negli Stati Uniti dove suoneremo le canzoni più Metal, più dure; è davvero ottimo partecipare ad un tour come questo, o quello con gli Haken, dove possiamo fare le nostre cose più Progressive, e speriamo di poter fare anche più tour dove fare i nostri pezzi più brevi e Metal.
Ora come ora facciamo tutta la roba Progressive, ma va sempre bene, speriamo di continuare a fare più tour così e magari…un paio di album? Voglio dire, in 5 anni direi potremmo farne altri due…

Grazie per il vostro tempo, vi lascio questo spazio finale se avete un saluto o un messaggio per in nostri lettori!

[Max] Le date dei nostri concerti sono sul nostro sito, nexttonone.net, sui social media e quella roba lì, Facebook, Twitter e Instagram, abbiamo un account Snapchat che usiamo a malapena, ma se volete usarlo, nel caso postassimo qualcosa di interessante [ride].
E ascoltate il nostro album “Phases” che uscirà il 7, che è in…2 giorni? Presto, in ogni caso [ride].

Grazie TrueMetal!

 

Davide Sciaky