Heavy

Intervista Running Wild (Rock’N’Rolf)

Di Stefano Ricetti - 20 Aprile 2012 - 9:10
Intervista Running Wild (Rock’N’Rolf)

Intervista a Rock’N’Rolf Kasparek, Herr Running Wild, in occasione dell’uscita dell’attesissimo nuovo album Shadowmaker, che segna il ritorno del Pirata di Amburgo sulle strade del Metallo. 

Buona lettura.

Steven Rich

RunningWild Logo 2016 web

 

 

Trovo che Shadowmaker sia particolarmente rock’n’roll oriented, cosa ne pensi?  

Si, condivido, anche se in alcuni episodi emerge lo spirito piratesco tipico del Running Wild sound.

E’ stato lungo il concepimento dei dieci brani del disco?

No, la maggior parte dei pezzi è stata scritta in meno di un’ora, a eccezione di Dracula, che mi ha impegnato molto di più. Comunque tengo a sottolineare che Il tutto è uscito in modo naturale e immediato.   

Il suono della batteria mi pare sintetico, ti sei avvalso in studio di una drum machine o di qualche altro ritrovato tecnologico?  

No, è stata suonata in studio da un collaboratore in carne e ossa, che fa parte delle persone delle quali mi avvalgo durante le fasi di registrazione dell’album.

Si può quindi asserire a oggi che Running Wild sia un progetto soltanto in mano tua?

Direi di si, scrivo i pezzi in completa autonomia e mi occupo anche delle fasi in studio, oltre a tutto il resto legato alla band.

Come mai la scelta di una copertina così spartana e per certi versi strana?

Shadomaker è un’entità sovrannaturale, di estrazione biblica, la copertina è in linea con questo concetto, anche se mi rendo conto che non risponda al classico stile che ha accompagnato i Running Wild nella storia.

 

RUNNING WILD ADRIAN

“Adrian”

 

Quali saranno i musicisti che ti accompagneranno nelle date dal vivo?

Prima di tutto vedrò di coinvolgere, se possibile, coloro i quali hanno condiviso con me lo show tenuto a Wacken nel 2009 (Jan S. Eckert al basso – Peter Jordan alla chitarra e Matthias Liebetruth alla batteria – ndr.). Tra l’altro con Peter – Jordan – il chitarrista, ho in cantiere anche un altro progetto musicale che nulla avrà a che vedere con i Running Wild. Il problema è trovare qualcuno che riesca a liberarsi da eventuali impegni lavorativi di altra natura, in quanto non tutti sono musicisti professionisti, comunque c’è temo per pensare e valutare.

Ci sarà la possibilità di rivedere Peter Pichl al basso?  (Ha suonato su Brotherhood e Rogues En Vogue, oltre che dal vivo con Rolf – ndr)

No, al momento lo escludo al 100%.

Qual è secondo te la miglior line-up dei Running Wild della storia?

Mah, la formazione di Wacken really rocks e inoltre possiede un groove speciale, ci si trova bene a suonare insieme e la ritengo una delle migliori finora. Certo, nel periodo a cavallo degli anni Novanta quando c’era Jörg Michael alla batteria, Thilo Herrmann all’altra chitarra e Thomas Smuszynski al basso era una bella botta!  (quello di The Privateer, Black Hand Inn, Masquerade e The Rivalry – ndr).

 

Running Wild ROCK N ROLF II

 

Rock’N’Rolf

    

Vi esibirete anche in Italia?

Esiste la possibilità che si torni a suonare da voi, ci sono festival ai quali potremmo prendere parte, ma se ne parlerà  per il 2013. Al momento, in generale, ho comunque sul tavolo già un buon numero di richieste. L’attività live dei Running Wild inizierà molto più avanti, dopo la promozione del disco e dopo che si sarà deciso l’equipaggiamento per i concerti nonché i musicisti che mi accompagneranno dal vivo.

Come mai siete passati così di rado nel nostro paese?

Penso per problemi causati dai continui cambi di line-up che abbiamo subito, che non ci hanno permesso di schedulare più date dal vivo di quelle preventivate in partenza. La scrittura dei vari album ha poi ridotto ulteriormente i margini per poter suonare in Italia, anche se un paio di volte ci siamo riusciti, fortunatamente.

Ti aspettavi così tanto interesse legato al ritorno dei Running Wild?

La cosa non può che fare piacere, tenendo conto anche di quanto accaduto negli ultimi anni. Proprio per questo ci tenevo a spiegare ai fan le vere ragioni del ritorno sul mercato della band, tramite un video diffuso l’anno scorso.

Hai sentito gli ultimo due album degli Accept?

No, preferisco restare al loro periodo classico.

Sei ancora un membro dei Toxic Taste?

Al momento la cosa è congelata, le mie energie le ho tutte indirizzate ai Running Wild e sarebbe impossibile portare avanti con impegno due progetti parallelamente. In futuro non escludo di lavorare ancora con i Toxic Taste e magari incidere anche un album nuovo con loro. Tengo però a precisare che senza i Toxic, probabilmente non ci sarebbe stata nemmeno la risurrezione dei Running Wild…  

 

Quali sono le migliori band HM della storia?

Al primo posto Judas Priest e poi… mmmhhhhh: Running Wild! Ah,ah,ah!

Ci sono dei gruppi a tuo modo di vedere che hanno ereditato il Vostro testimone?

E’ difficile da dire, in quanto ogni band dovrebbe concentrarsi per avere un suono proprio e caratteristico, penso comunque che i Running Wild abbiano avuto influenza su gruppi del calibro di Helloween e Stratovarius, ad esempio.

Negli anni avrai accumulato memorabilia varie, quali sono le cose alle quali sei più legato?  

In generale tutto quanto ho indossato relativamente al soggetto dei pirati.

Per molti sei un’icona del Metallo, un idolo. Mantieni tu stesso degli idoli?

Essendo un musicista professionista la cosa mi risulta difficile, mantengo però il fascino verso le band che mi hanno accompagnato durante le prime fasi della mia crescita musicale: Slade, T-Rex, Sweet, Status Quo, Ac/Dc ma soprattutto Judas Priest.

Qual è il traguardo più importante che hai raggiunto con i Running Wild?   

Avere raccolto tanti fan nel mondo così immersi profondamente nell’universo del gruppo, la prova me l’hanno fornita anche a Wacken nel 2009 ove so per certo che molti ragazzi vi hanno partecipato perché c’eravamo specificatamente noi a suonare quello che doveva essere l’ultimo show.

Hai qualche aneddoto buffo legato ai vostri concerti?

Si, durante uno show a Stoccarda non si sono attivati al momento opportuno i vari pyros, poi di colpo, fuori dal nostro controllo, si sono messi a funzionare fra il panico e le successive risate generali.  

Ti è stato chiesto di scrivere un libro sulla tua storia?

Un giornalista di Metal Hammer Germany  iniziò a lavorare riguardo la storia dei Running Wild, poi la cosa si è arenata a metà degli anni Novanta ma abbiamo in cantiere di riprenderla al più presto e magari farla uscire in futuro insieme con qualcos’altro legato al gruppo.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti