Heavy

Judas Priest: Faulkner, quando Tipton ci disse che non poteva fare il tour, ci mettemmo a piangere

Di Orso Comellini - 11 Ottobre 2019 - 9:58
Judas Priest: Faulkner, quando Tipton ci disse che non poteva fare il tour, ci mettemmo a piangere

Nel corso del podcast con Dean Delray su “Let There Be Talk”, il chitarrista dei Judas Priest, Richie Faulkner è tornato a parlare della straordinaria forza di volontà e dell’orgoglio di Glenn Tipton, considerato da lui un vero e proprio eroe:

Il parkinson gli è stato diagnosticato durante il tour di “Redeemer Of Souls”. Anzi, in realtà un pochino prima, diciamo dopo il tour di “Epitaph”. Gli dissero che lo aveva già da alcuni anni, senza che lui lo sapesse. Ma fu comunque in grado di portare a termine il tour di “Redeemer Of Souls”. Abbiamo solo dovuto cambiare leggermente la setlist. Alcuni pezzi non li potevamo fare, altri li dovevamo adattare alle sue capacità motorie. Deve essere stato frustrante per lui: nella sua mente sapeva quello che voleva fare, però dal punto di vista fisico poi… Sai quello che intendo. Non suonavamo ‘Painkiller’, ‘Electric Eye’ e così altri brani. Credo che fossimo da qualche parte in Australia nel tour di “Redeemer”. Iniziò a scaldarsi e sembrava che gli fossero tornate tutte le forze. Voleva farlo. Ma quando poi fu il momento di entrare in sala prove per il tour di “Firepower” si vedeva che cercava di dare il meglio di se stesso. Glenn è un grande uomo, un uomo orgoglioso; è stato al top per 50 anni. Ammettere di non farcela è stato un qualcosa di grosso. Ci fece sedere e ci disse che non poteva affrontare il tour. E’ stato un momento estremamente emotivo, come puoi immaginare. Sono fioccate diverse lacrime. Lui è un chitarrista influente, un buon amico; è un eroe per me. E’ incredibilmente triste, ovviamente, il tutto deve essere tremendamente frustrante per lui. Ma è un combatte. Non credo che i Priest sarebbero stati gli stessi senza di lui. Senza il suo essere così tenace.