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Lost Horizon (Attila)

Di - 17 Febbraio 2003 - 12:49
Lost Horizon (Attila)

I Lost Horizon sono una delle realtà emergenti nel panorama Power Metal europeo, che in futuro potrebbero riservarci delle gran belle sorprese. Già nel nuovo album “A Flame to the Ground Beneath” la band ha mostrato di avere delle ottime idee.
Purtroppo la linea telefonica, durante la conversazione che ho avuto col tastierista della band, era molto disturbata, ma questo mi ha solo impedito di capire bene il cognome del musicista, non di certo di fare una delle interviste più divertenti che mi sia capitato di fare, infatti il tutto si è trasformato più in una chiacchierata tra amici che un intervista vera e propria.
Sentiamo cosa mi ha detto Attila a proposito del suo gruppo e del loro nuovo album.

(Matteo Lavazza) Iniziamo subito col parlare del vostro nuovo album “A Flame to the ground Beneath”, quali sono secondo te le differenze rispetto al vostro primo album?

(Attila) Il nostro nuovo album è secondo il segno della crescita della band, abbiamo lavorato molto sulle melodie, perdendo forse un po’ di aggressività rispetto ad “Awakening the World” ma guadagnando sicuramente per quello che riguarda il feeling generale delle canzoni.
Di certo non abbiamo perso di vista la potenza nelle song, dopotutto saremo sempre un Heavy Metal Band, ma diciamo che in questo album abbiamo accantonato certe parti “Thrashy” presenti nel primo album.
Sono comunque sicuro che chi ha apprezzato il nostro primo disco apprezzerà anche il nuovo, credo che uno dei punti di forza dei Lost Horizon sia proprio quello di avere un sound ben riconoscibile, e di certo non volevamo snaturare quello che è il nostro sound.

(M.L.) Quello che ho notato io sul nuovo album è l’ottimo lavoro che avete fatto in particolare sulle linee melodiche della voce. Credo che tutte le esperienze che avete accumulato durante lo scorso anno, sia in studio sia live, vi siano servite parecchio in fase di songwriting….

(Attila) Credo proprio di sì, dopotutto è una cosa che succede un po’ a tutti i gruppi. Penso che durante l’anno passato i Lost Horizon abbiano in un certo senso aggiustato il tiro, abbiamo capito quali sono le armi a nostra disposizione ed abbiamo, credo, imparato ad usarle al meglio. Abbiamo sicuramente ancora molto da imparare ma sono sicuro che con “A Flame to the Ground Beneath” abbiamo imboccato la strada giusta, e ti posso assicurare che l’obbiettivo del gruppo è quello di crescere sempre, disco dopo disco.

(M.L.) La canzone che più mi ha colpito del vostro nuovo album è sicuramente “Highlander (the One)”, un pezzo molto lungo ma anche molto ben costruito. Purtroppo però nela mia copia promozionale non ci sono i testi, me ne potresti parlare tu?

(Attila) Anche a me “Highlander” piace molto, ma purtroppo non ti posso dire molto sul testo. È Wojtek che si occupa delle liriche, e credo che solo lui possa spiegare bene quello che scrive. Mi spiace.

(M.L.)  Dopo la pubblicazione del vostro primo album voi avete avuto l’occasione di suonare in festival molto grossi, tipo Wacken, che sono stati per voi una buona possibilità di far conoscere la vostra musica. Ma voi preferite suonare a questi mega raduni o in club più piccoli?

(Attila) beh sai come hai detto questi festival sono una buona opportunità per una band agli inizi come noi, poi c’è anche il vantaggio di avere un palco molto grosso, che ti permette di divertirti quando suoni. Poi è sempre bellissimo vedere davanti a me tanta gente come a Wacken, è una cosa che mette davvero i brividi. I club ti danno sicuramente la sensazione di avere un maggior contatto con la gente, vedi chiaramente nei loro occhi se quello che stanno sentendo gli piace, hai un feedback più immediato in un certo senso, di certo i palchi sono più piccoli e non ti permettono di fare certe cose. Diciamo che io mi trovo a mio agio in entrambe le situazioni, anche se le emozioni che si hanno sono molto diverse, non dimenticherò mai l’emozione che ho provato salendo sul palco di Wacken.

(M.L.) Nella band sono entrati due nuovi membri, li puoi presentare?

(Attila)  Uno dei nuovi sono io (ride, n.d.a.)! Sia io sia il nuovo chitarrista collaboriamo con la band già da tempo, infatti abbiamo fatto il tour di supporto ad “Awakening the World”, finito la tournee gli altri ragazzi della band hanno deciso di chiederci se volevamo entrare come membri fissi del gruppo, ed ovviamente noi non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione.

(M.L.) Voi usate dei nicknames piuttosto particolari, da dove arriva questa scelta?

(Attila) Diciamo che i nostri nick rappresentano quello che siamo noi, quello che pensiamo. Abbiamo deciso di usarli proprio per rafforzare il messaggio che cerchiamo di portare avanti con i Lost Horizon.

(M.L.) La vostra biografia parla di Stratovarious ed Hammerfall come dei gruppi a voi più vicini musicalmente, ritieni che questo sia un paragone azzeccato?

(Attila) Davvero la nostra casa discografica ha scritto così? Secondo me con gli Stratovarious centriamo poco o niente, loro sono molto più sinfonici di noi.
Per quanto riguarda gli Hammerfall credo che sia già un paragone più giusto, dopotutto sia noi che loro suoniamo Metal classico con delle melodie piuttosto forti.
Però sinceramente penso i Lost Horizon abbiano un loro stile ben definito, e non mi piace molto che la nostra etichetta faccia certi paragoni, noi siamo i Lost Horizon e basta e non vogliamo assomigliare a nessuno.
D’altra parte capisco anche la necessità da parte della Music for Nation di dare qualche termine di paragone, anche se non mi sembra che abbiano preso gli esempi migliori (ride,n.d.a.)

(M.L.) quali sono le vostre aspettative riguardo al nuovo album?

(Attila) Noi siamo estremamente soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto. E questo per noi è già abbastanza, certo che se riusciamo anche a trovare dei nuovi fans non ci dispiace, anzi, ehehehe.
Comunque quando noi componiamo la nostra musica non pensiamo a quelle che potranno essere le reazioni della gente, componiamo in maniera spontanea, tenendo solo quello che piace a noi.
È ovvio che sapere che molta gente apprezza quello che fai ti dà una grande soddisfazione, ma noi cerchiamo prima di tutto di comporre qualcosa che soddisfi noi stessi, tutto il resto viene da se, la gente capisce quando la musica che ascolta non è una cosa studiata a tavolino, ma quello che la band vuole davvero suonare. Non so se mi sono spiegato bene, ma questo è quello che penso (ride ancora,n.d.a.)
Un’altra cosa che ci auguriamo è di poter fare un vero tour.

(M.L.) Spero che verrete anche in Italia…..

(Attila) Lo spero davvero anch’io! Il tuo paese è splendido, io ci sono venuto in vacanza parecchie volte, e ti assicuro che ho un ricordo bellissimo dell’Italia!

(M.L.) Tornando al vostro nuovo album, come ti ho già detto io lo ho trovato molto più maturo rispetto all’esordio, ma qual’è stato il peso dei nuovi arrivati in di composizione?

(Attila) anche questa volta è stato Wojtek (il chitarrista,n.d.a.) a comporre la maggior parte della musica per “A Flame to the Ground Beneath”, diciamo che noi abbiamo dato il nostro contributo soprattutto in fase di arrangiamento.
Poi abbiamo ovviamente cercato di mettere il nostro stile nelle nostre parti.
Spero, almeno per me, che in futuro il mio contributo in fase di songwriting possa essere maggiore, anche se, visti i risultati, direi che Wojtek ha fatto finora un ottimo lavoro (ride, n.d.a.).
Comunque presto per parlare del futuro.

(M.L.) Siete soddisfatti del vostro rapporto con la Music for Nation?

(Attila) Sì direi di sì, anche se ovviamente non è tutto perfetto.
Finora hanno fatto un buon lavoro per quello che riguarda la promozione degli album, ma di sicuro noi speriamo che con questo nuovo album si possa muovere qualcosa anche per quello che riguarda i concerti.
Dopo l’uscita del primo disco loro non ci hanno aiutato molto sotto l’aspetto della promozione live della nostra musica, noi ovviamente speriamo che questa volta le cose vadano in modo diverso.
Sai io credo che per una band come noi sia molto importante suonare ovunque sia possibile, sono convinto che potremmo guadagnare parecchi fans.
Spero di riuscire a fare un tour di supporto per qualche grossa band, questo sarebbe un ottima cosa per noi.
Comunque posso dirti che tutto sommato siamo abbastanza soddisfatti del nostro rapporto con la nostra etichetta, anche se, come ti ho detto, potrebbe andare anche meglio.

(M.L.) Ma quando vi esibiti dal vivo usate delle scenografie particolari o vi limitate a suonare e basta?

(Attila) Beh ci piacerebbe poter usare delle scenografie particolari, abbiamo anche parecchie idee in proposito, ma al momento non disponiamo certamente dei fondi necessari per fare quello che abbiamo in mente.
Di sicuro se un domani potremo permettercelo faremo qualcosa di speciale.

(M.L.) Come sai io scrivo per un sito che si chiama TrueMetal.it, tu cosa pensi del Truemetal?
È qualcosa che secondo te esiste ancora? E qual è per te il significato di Truemetal?

(Attila) Io penso che tutto quelli che suonano quello che vogliono, senza piegarsi ad esigenze di mercato siano Truemetal.
Poi è ovvio che per tutti il Truemetal è quello di band come i Manowar o i Grave Digger per esempio.
Sinceramente a me non interessa molto il concetto di Truemetal, io credo che sia importante suonare musica che piaccia a te stesso, se poi viene considerata Truemetal o no secondo me non ha una grande importanza.
Nel gruppo tutti ascoltiamo tanta musica, non solo Metal ovviamente, e quando componiamo una canzone non stiamo certo a pensare se sia Truemetal o no (ride, n.d.a.).
A me non piacciono molto tutte le etichette che si usano oggi, io divido la musica tra quello che mi piace e quello che non mi piace, non mi interessa a quale genere appartenga ciò che mi piace, se ascoltare una canzone mi da delle buone sensazioni non sto a pensare di certo se è Truemetal.

(M.L.) Ma tu pensi sia possibile per il Metal classico avere un evoluzione senza snaturarne lo stile?

(Attila) Penso di sì, ovviamente entro certi limiti. Noi, anche se siamo solo agli inizi della nostra carriera, stiamo cercando di fare proprio questo. Ti posso assicurare che i Lost Horizon rimarranno sempre una band di classico Metal, ma cercheremo comunque di mettere delle idee nuove nella nostra musica.
Come ti ho già detto nel gruppo ascoltiamo di tutto, però sono convinto che il Metal non sia la musica adatta per sperimentare chissà cosa, insomma ormai il Metal esiste da 20-30 anni ed ha uno stile ben definito, finchè si tratta di evolvere il suono mi sta benissimo, certo non mi piace chi cerca di mischiare il Metal con………l’hip hop per esempio, l’Heavy Metal è una musica che ha già le sue caratteristiche, il nostro compito è quello di evolvere queste caratteristiche senza mai stravolgerle.

(M.L.) cosa ne pensi della diffusione della musica attraverso internet? Credi che questo mezzo possa portare dei benefici alle band o, al contrario, credi invece che tutto questo danneggi i gruppi?

(Attila) Un po’ tutte e due le cose…..di certo attraverso internet molte persone possono venire in contatto con la tua musica, aiutando così i gruppi ad allargare la loro base di fans.
Al contrario se tutti scaricano interi album privando le band e le etichette dei guadagni la musica rischia di morire, perché credo che nessuno sia contento di lavorare gratis, di certo la musica è innanzitutto una passione, però è anche vero che ci sono dei costi notevoli per produrre un album.
Fin quando un ragazzo si scarica una o due canzoni per valutare se è il caso o no di comprare un disco va benissimo, ma quando qualcuno approfitta di internet per scaricarsi interi album danneggia la musica e basta.
Poi a noi farebbe anche comodo guadagnare un po’ di soldi col nostro disco (ride, n.d.a.)

(M.L.) La conclusione la lascio a te, lascia il messaggio che vuoi per i lettori di TrueMetal.it

(Attila) Prima di tutto spero che i vostri lettori possano ascoltare il nostro disco, noi siamo fieri del lavoro che abbiamo fatto per “A Flame to the Ground Beneath”.
Poi vorrei dire a tutti di stare attenti a come usano la tecnologia moderna, non fatevi usare dalla tecnologia e da internet, siete voi a dover usare la tecnologia non viceversa. Purtroppo vedo che sempre più gente è schiava di internet, e tutto questo non mi piace per niente.
Vivete la vostra vita con la mente libera, non fatevi ingannare dai media ma pensate con la vostra testa.

(M.L.) Ok per stavolta è tutto, spero di avere la possibilità di incontrarti in Italia, almeno ci berremo una birra insieme

(Attila) Come una birra?!?!? Solo una birra non basta (scoppiamo a ridere, n.d.a.)

Spero almeno di non dovergliele offrire tutte io le birre…….