Sludge

Nibiru: svelati tracce e copertina di ‘Padmalotus’

Di Damiano Fiamin - 27 Marzo 2015 - 3:00
Nibiru: svelati tracce e copertina di ‘Padmalotus’

Comunicato stampa NeeCee Agency

I maestri del Ritual Psych Sludge NIBIRU rivelano l’artwork e la tracklist del loro nuovo, attesissimo album. Dopo i fantastici responsi ricevuti per i dischi precedenti “Caosgon” e “Netrayoni”, i NIBIRU sono ora pronti a pubblicare “Padmalotus”, nei negozi dal 18 maggio su ARGONAUTA Records.
 
Tracklist:
1. Krim
2. Ashmadaeva
3. Trikona
4. Khem.

 
NIBIRU è il vostro pianeta ancora da scoprire, è il creatore dei vostri nuovi mantra, è l’officiante del Rituale più vibrazionale, dove il Caos prende forma.
PADMALOTUS, registrato dai NIBIRU all’Aadya’s Temple e mixato e masterizzato da Emiliano “Pilloplex” Pilloni al Soundlab Studio, è un disco in cui il trio italiano ha voluto creare la propria Arte, anziché attraverso l’improvvisazione come per i lavori precedenti, focalizzando le proprie energie sulla forma-canzone.
I NIBIRU hanno esplorato lidi mai toccati prima, anche dal punto di vista della ricerca melodica e della composizione dei brani, con l’intento di staccarsi dal mare magnum delle formazioni odierne dedite alla psichedelia.
“Per noi ricerca psichedelica è vedere il mondo per quello che è, parlare senza preconcetti, essere un soffio di tempesta…”, dichiara Ardath, il cantante / chitarrista della band.
I quattro brani di PADMALOTUS (più la ghost track) nascono tra Settembre 2014 e Gennaio 2015.
Come i dischi precedenti – CAOSGON (2013) e NETRAYONI (2014) – anche PADMALOTUS è legato alle tematiche occulte dell’Estremo Oriente. Il Sentiero della Mano Sinistra (Vama Marg), i rituali Kaula, le pratiche aghoriche, il risveglio della kundalini sono i territori che i NIBIRU amano esplorare.
“PADMALOTUS rappresenta non un passo in avanti rispetto a NETRAYONI o CAOSGON, bensì un passo verso l’alto. Come il loto nasce nel fango, cresce nell’acqua e dispiega il suo fiore al cielo, così quest’ultimo nostro CD è una vera e propria elevazione rispetto ai lavori precedenti. Pur mantenendo le nostre radici, abbiamo voluto intraprendere un sentiero a noi completamente nuovo”, spiega il batterista e chitarrista Siatris.
 
Quando si sono formati alla fine del 2012 i NIBIRU hanno dato sfogo alla loro urgenza di improvvisazione ritualizzata, ovvero il totale rifiuto del concetto di forma-canzone, lasciando fluire liberamente l’energia e convogliando tutto in registrazioni in presa diretta.
 “I primi due anni di esistenza dei NIBIRU sono stati un periodo di creatività empatica, di comunicazione indiretta tra noi tre. L’improvvisazione nasce autonomamente durante la realizzazione di CAOSGON, in cui si percepisce comunque la presenza di una semi-struttura compositiva nei pezzi, per poi esplodere totalmente nella massima libertà creativa-esecutiva di NETRAYONI. Esso rappresenta l’apice della fase di improvvisazione dei NIBIRU, momento molto probabilmente, anzi diremmo quasi sicuramente, irripetibile”, dichiara il bassista RI.
Nell’autunno 2014 i NIBIRU firmano per Argonauta Records, che a gennaio 2015 pubblica le ristampe di CAOSGON e NETRAYONI, lavori usciti originariamente in maniera indipendente.
Il proseguimento del percorso filosofico ha portato la band a dare vita a PADMALOTUS (“padma” significa “loto”, in tibetano), il cui fil rouge con la precedente produzione è rappresentato senz’altro dalla scelta di cantare in Enochiano.
“Abbiamo scelto di rivelare le nostre invocazioni utilizzando questa lingua antica per avere più possibilità espressive a livello di testi personali e per staccarci da determinate consuetudini, puntando su un linguaggio che lasci più spazio alla fonetica e che renda più spontanea l’espressione di stati d’animo senza banalizzarli con parole limitanti”, conclude il frontman Ardath.
Con PADMALOTUS, in uscita a Maggio 2015 su Argonauta Records, i NIBIRU raggiungono lo zenit creativo. Almeno fino alla prossima manifestazione delle loro invocazioni.

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