Recensioni: novità e filosofia

Di Keledan - 19 Dicembre 2001 - 19:52
Recensioni: novità e filosofia

Abbiamo aggiornato la sezione recensioni, ora è divisa in 4 sottosezioni
: album, mini, demo e classici. Il significato di queste sezioni è
abbastanza intuitivo, lo scopo del cambiamento è di evitare di mischiare
recensioni di dischi per i quali usiamo metri differenti di giudizio. Se mi
seguirete in questo articolo, vi spiegherò anche i criteri che stanno
dietro alle nostre recensioni!

Iniziamo con le premesse: TrueMetal.it recensisce cd allo scopo di fornire
un servizio ai lettori
. Il nostro obbiettivo primario è quello di
farvi azzeccare gli acquisti, cercando di farvi capire quali siano gli
album più adatti ai vostri gusti. Ecco i punti fondamentali che teniamo
in considerazione per ogni recensione:

  • Genere: il voto è contestuale al suo sotto genere, ossia,
    siccome è molto probabile che un grande album black metal non piaccia
    a un fanatico di prog, e siccome i voti assoluti sono assurdi persino da concepire,
    ogni voto va considerato in relazione al suo sotto genere metallico.
  • Originalità: fondamentale. Un album, pur se tecnicamente eccelso,
    orecchiabile ma privo di questa qualità non avrà mai il massimo
    dei voti.
  • Produzione: la produzione può influire seriamente sul voto
    finale.
  • Tecnica: per pochi conta pochissimo, per altri è fondamentale.
    L’esecuzione tecnica avrà quindi un peso relativo a seconda del redattore,
    mi spiace ma siamo umani.

A seconda del tipo di recensione, poi, ci saranno criteri di valutazione aggiuntivi.
Sugli album saremo cattivi più che mai.
Ogni difetto sarà annotato, e il massimo dei voti sarà assegnato
solo ai veri capolavori.

Le recensioni dei demo non terranno troppo conto delle mancanze in fatto
di produzione, sia sonora che grafica. Un demo può ricevere un 100 nella
sua sezione, ma non è detto che lo stesso disco, pubblicato come album,
possa ricevere lo stesso voto.

Sui mini, ci terremo sempre bassi, visto che, a parere di molti, per
quello che costano danno troppo poco.

Per quanto riguarda i classici, non stupitevi di trovarvi in disaccordo
con determinati voti, anzi, direi che è normalissimo. Credo sia comprensibile
che dai livelli più assoluti dell’arte che tanto ci sta a cuore scaturiscano
emozioni diverse. Cercate di capire che chi recensisce un album etichettandolo
come classico, vuol dire che ce l’ha nel cuore, e al cuor non si comanda…,
Se ritenete che nella sezione manchino album che voi ritenete fondamentali,
comunicatecelo, o mandate voi stessi una recensione!

Questo articolo è vivo, e si evolverà in continuazione.
Hail!