Report: Enthroned live a Scordia (CT)

Di - 18 Gennaio 2004 - 17:55
Report: Enthroned live a Scordia (CT)

Ventitrè anni sono trascorsi dal primo album dei precursori Venom ai giorni nostri: tanto hanno dovuto aspettare i fans siciliani del metal estremo per assistere ad un concerto di una band estera. Infatti, se la memoria non c’inganna, gli Enthroned dal Belgio sono il primo gruppo black metal (qualche eccezione hanno fatto sporadicamente band locali e nazionali negli ultimi anni) a giungere in Sicilia, terra da sempre dimenticata dagli organizzatori di qualunque settore, dall’hard rock al grind metal, con la scusa che non ci sono posti per suonare o che il pubblico è poco numeroso. Scuse senza dubbio pietose, che purtroppo ogni appassionato di heavy metal che viva qui conosce benissimo, spazzate via (finalmente) dagli organizzatori della Nihil‘Zine, che ci regalano questa serata all’insegna del metal estremo al Krossower di Scordia (CT) il 17 gennaio 2004.

L’apertura dei cancelli è intorno alle 20, ma il locale comincia ad affollarsi circa un’ora dopo. Aprono i Too – Mera B., stoner band da Reggio Calabria: discreta performance di circa mezz’ora, forse non molto apprezzata dai fans più oltranzisti, ma riteniamo che il rispetto per chi si esibisce debba essere totale, e che un genere musicale diverso serva a variare la serata (purchè non sia reggae, naturalmente, dato che in Sicilia ne abbiamo anche troppo, sempre grazie agli organizzatori e ai gestori dei locali). Comunque, i ragazzi riescono a trascinare il pubblico nel pogo con una travolgente versione di “Great Balls of Fire”.

Seguono gli Spoilshroud, death metal band da Catania: anche in questo caso circa mezz’ora, per l’esaltazione dei presenti. Il pogo è ancora limitato, ma l’esibizione del gruppo è certamente di buon livello. Siamo lontani dal death melodico oggi tanto di moda, dato che assistiamo ad una riscoperta del vecchio death, quello più puro, che evidentemente è ancora in buona salute.

Alle 23 appaiono gli Art Inferno, black metal sinfonico da Messina: buon impatto scenico, efficace face painting, per 45 minuti che trascorrono troppo presto, con gradevoli intermezzi melodici a spezzare la velocità e la furia, per rendere l’atmosfera più sulfurea. A nostro avviso, una band che meriterebbe maggiore notorietà, e non solo in Sicilia, senza dubbio i migliori della serata.

Tutto è pronto per l’ingresso degli Enthroned, che iniziano intorno alla mezzanotte, e spazzano via l’auditorio con la furia cieca e assassina di chi conosce ciò che il pubblico vuole, avendo calcato i palchi di tutta l’Europa. Il pogo è sempre più sfrenato, e il minuto cantante Sabathan ci grida che siamo fantastici, “the best”, con uno strano e inconsueto accento tedesco. Tra le canzoni più acclamate, brani vecchi e nuovi, come “The Ultimate Horde Fights”, “The Apocalypse Manifesto”, “Wrapped in Fire”, “Infernal Flesh Massacre”, e due bis al fulmicotone come “Evil Church” e “Graced by Evil Blood”. Si chiude dopo un’ora e quindici minuti di autentico genocidio sonoro, senza alcuno spazio per compromessi, con l’assedio dei fans per portare a casa i plettri e per stringere la mano agli elementi del gruppo.

Si torna a casa, con la convinzione di avere visto all’opera una band di interesse internazionale e di aver trascorso una serata riuscitissima da tutti i punti di vista, anche della partecipazione del pubblico, limite storico che ci penalizza, secondo molti organizzatori. Ringraziamo pertanto la Nihil’Zine che ha avuto il coraggio di superare tale pregiudizio, con la speranza che questo concerto sia il primo di una lunga serie, e non solo in ambito estremo, perché il futuro musicale in Sicilia sia migliore, e non più monotematico come, purtroppo, fino ad oggi è stato.

Giuliano Latina