Report Heavy Metal Nights del 15-03-03 Firemakers

Di Alessandro Calvi - 11 Giugno 2003 - 22:36
Report Heavy Metal Nights del 15-03-03 Firemakers

Serata all’insegna dell’heavy metal più classico al Sitting Bull con i Firemakers da Bologna. Solido gruppo che esegue un gran numero di canzoni per un concerto nel complesso molto lungo. Brani propri vengono sapientemente alternati a un buon numero di cover di gruppi e canzoni storiche allo scopo di mantenere sempre alta l’attenzione del pubblico intervenuto.

 Si comincia con Ides of March degli Iron Maiden e si prosegue con la stessa band proponendo la veloce Be Quick or Be Dead. Due brani che subito infiammano il pubblico assicurando alla band tutta l’attenzione che poteva desiderare.
Si continua con Child of the Damned di Warlord e poi è la volta della prima delle canzoni del gruppo intitolata Fight in the Sky canzone dal loro omonimo demo recentemente recensito proprio qui su TrueMetal.it.
Di nuovo una cover degli Iron Maiden, tocca questa volta alla bellissima Fear of the Dark che fa da apripista ad altre due canzoni originali del gruppo, trattasi di Wishmaster e Devil’s Lie.
Largo a una delle canzoni più belle di sempre della band più potente pianeta perchè tocca a Kings of Metal dei Manowar, subito dopo un capolavoro del power che risponde al nome di I Want Out degli storici Helloween.
Un nuovo pezzo della band intitolato Gods & Dogs introduce anche due cover, prima Nightcrawler dei Judas Priest e poi ancora una canzone degli Iron Maiden, cioè The Trooper. E’ la volta di altre due canzoni del gruppo prese dal loro ultimo demo, cioè The Legend Will Survive e Lost in Your Eyes.
Gran finale con Creeping Death e For Whom the Bell Tolls dei Metallica e Metal Warriors dei Manowar, poi per accontentare il pubblico il bis con la loro canzone Fight in the Sky.
Ringrazio ancora i simpatici Firemakers per il concerto e lo spettacolo che ci hanno offerto e la gentilezza che mi hanno dimostrato regalandomi una copia del loro ultimo demo che ho ascoltato diverse volte dopo averli sentiti dal vivo.

Alex “Engash-Krul” Calvi