Prog Rock

Rush: Alex Lifeson, il trucco è far sembrare complessa una cosa semplice

Di Orso Comellini - 10 Settembre 2019 - 8:01
Rush: Alex Lifeson, il trucco è far sembrare complessa una cosa semplice

Intervistato da Mitch Gallagher su Sweetwater, Alex Lifeson dei Rush ha parlato di quando si è trovato a dover riprendere in mano dei suoi vecchi pezzi. 

C’è un trucco, che s’impara con l’esperienza. Come riuscire a far suonare complicata e difficile una cosa semplice? Come musicista quando ascolti un pezzo alla radio lo elabori in maniera differente. Penso che sia una cosa difficile ascoltare musica quando sei un artista che gira in tour, perché hai dedicato la tua vita a diventare un professionista. Diventi più analitico. Quando ascolto un pezzo alla radio so esattamente dove andrà a parare e questa cosa ti toglie un po’ della gioia (derivante dall’ascolto, ndr), ma allo stesso tempo ti dona una visione più acuta delle strutture musicali e cose del genere. Quello che ho notato, quando guardo indietro al mio materiale, da un punto di vista chitarristico, è che ho sempre provato a far suonare più difficili delle parti di chitarra semplici. Una cosa che apprezzo molto quando la ritrovo nella musica altrui. Capita piuttosto spesso che poi mi metta a provarla e provo a immaginare come sia stata suonata, per cui mi siedo e “Oh mio dio, questo brano è fatto di 4 accordi”. Ma cosa ha fatto esattamente questo chitarrista per far sembrare il brano più complesso di 4 accordi? Accordi interrotti, corde aperte o far apparire più di una chitarra in un gruppo a tre. Sono queste le cose cui penso quando mi guardo indietro. A volte penso, “Oh mio dio, ho davvero imbrogliato le persone con quel riff (ride, ndr).