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Skylark (Eddy Antonini e Brodo)

Di Keledan - 30 Gennaio 2002 - 18:50
Skylark (Eddy Antonini e Brodo)

Gli Skylark sono il gruppo italiano più discusso del momento. Ne hanno per tutti, se a ragione o a torto lo scoprirete solo leggendo con molta attenzione quest’intervista.

A rappresentare gli Skylark, Eddy Antonini, tastierista e mente pensante del gruppo, e Roberto ‘Brodo’ Potenti, bassista e coautore di diverse canzoni.

B: Brodo

Iniziamo con le domande retoriche: il nuovo album come sta andando?

E: da che punto di vista

Dal punto di vista di tutto

E: prova ahahah – 20° del secondo tempo, il milan scende sulla fascia destra…
E: No.. facciamo cagare noi

No dai, lasciamo da parte i lassativi. Il primo di questa tetralogia (intendevo Gates of Hell), dicevi che era andato bene.

E: ma, in realtà è in 3 parti, perchè Hell e Heaven sono come se fossero lo stesso album; anche se uscito diviso, Divine Gates è un’opera unica.

Ok, è un’opera unica, però dovrebbe essere composta da 4 album.

E: eh no, calma: il primo capitoloè Divine Gates, anche se uscito dopo. Capitolo centrale Dragon’s Secrets e poi ultimo Princess’Day.

Ah, questo è l’ultimo?

E: Yeah

E non avete fatto la cover di Angel of Death (inizia la provocazione, ndr) ?

E: no

Quindi, dall’album prossimo, le cose cambiano?

E: cambiano.

Cioè, diventa più dura sta musica?

E: pop ( ? )

Sai cosa vi criticano? Che la musica che non è cattiva, selvaggia, come dovrebbe essere nello spirito metal. Ci sarà questa svolta cattiva, cattivissima?

B: primo, tu mi guardi così, ma Angel of Death la so suonare, quindi quando la vuoi suonare mi chiami… tu pensi che io non sappia suonare Angel of Death!

(Brodo casca nella provocazione )
Non ho mai pensato una cosa del genere in vita mia!

B: Ecco! Prima cosa. Seconda cosa, in minima parte posso essere d’accordo con te, nel senso che, per scelte di produzione, gli ultimi 2 lavori sembrano meno cattivi, per 2 motivi.
Primo, la produzione è abbastanza pulita; rispetto ad altri dischi metal, è molto più pulita. Questo, fa apparire il disco più limpido. I dischi come quelli che hai detto tu, Reign in Blood, diciamo…

Io non ho detto niente, io ascolto solo power fantasy hollywood metal :)!

B: io ho ascoltato ‘ And justice for all ed ero felicissimo’… tu pensi che io sono uno di quelli…

Io non penso niente, io provoco solamente :

B: alla fine come impostazione, come musicisti, siamo nati nel periodo Glam / Thrash, quindi per forza di cose, gruppi come Slayer, Metallica, Megadeth, Annihilator, cioè, ci siamo cresciuti con questi gruppi…

Fortunatamente non con i Bon Jovi

E: io sono cresciuto anche con i Bon Jovi
B: quella è l’altra sponda

Comunque l’ultimo album doveva essere per forza un po’ più soft, perché se il primo era ‘Cancelli dell’Inferno’, in ‘Cancelli del Paradiso’ è lecito aspettarsi un cambio. Tipo Dante, che quando è passato al Paradiso ha cambiato il linguaggio

E: Dante a me fa veramente schifo

Quando farò trueliterature.it magari approfondiremo!

E: secondo me Dante era un povero sfigato che s’è fatto pippe per anni perché Beatrice non gliela dava…

Perché, quell’altro, Leopardi, che se le faceva dietro la siepe?

E: Leopardi è veramente desolante

Dai torniamo ai vostri album. Allora non è questione di tematiche, non ho capito un cazzo?

B: la cosa che s’è curata di più è soprattutto la produzione, cioè s’è voluto raggiungere un livello di produzione di un certo tipo.

Devo confessarti un segreto: i miei unici due vizi sono Skylark e Stratovarius. Del resto , ascolto Mithotyn, Amon Amarth, Carpathian Forest, un mucchio di black, death e viking, e un po’ di thrash. Voi siete le uniche mie eccezioni

B: gli Angra no?

No, gli Angra no, li ho ascoltati. Comunque l’intervista la devo fare io a voi! ( A Eddy) Perché hai scelto questo nome, Belzebù, che a mio parere non è per niente musicale? (Eddy punta il dito contro Brodo )

B: Belzebù è colpa mia, ammetto che è colpa mia. ‘Satan Arise’ è colpa sua, ‘Last Christmas in Hell’ è colpa sua, anche se l’ho scritta io, comunque il titolo è suo. Belzebù è colpa mia!

Perché? Ma hai letto la Pesudomonarchia Daemonarum, hai esperienza di cultismo, oppure hai scelto il ‘signore delle mosche’ così?

B: no, perché il ruolo di un’entità di questo tipo, sembra in secondo piano, ma in realtà occultisticamente non è mai in secondo piano. Sembra, apparentemente in secondo piano!

Ma è uno dei generali infernali…

B: infatti. Molte persone magari questa cosa non la sanno.

 

TrueMetal approfondimento istantaneo!!!

Nel Grimorium Verum e nel Grand Grimoire, i tre supremi potere del male sono Lucifero, Beelzebuth e Astaroth. Altre liste sono fornite dal Lemegeton e dalla Pesudomonarchia Daemonarum, scritta dal demonologo cinquecentesco Johann Wier. In quest’ultima opera, Wier pone Belzebù come capo supremo delle regioni infernali.

Storicamente, Beelzebub, il Signore delle Mosche, era il capo dei demoni nelle credenze popolari ebraiche ai tempi di Cristo. In origine, era Baalzebub, dio della città filistina di Ekron.

Fonte: ‘La magia nera’ di Richard Cavendish, Edizioni Mediterranee

Allora, hai letto la Pesudomonarchia Daemonarum?

B: ho praticato!

Questo non lo pubblichiamo…

Eddy, l’aumento di doppia cassa, è dovuto un po’ a lui (indicando il batterista Carlos), o solo a te?

E: guarda a me la doppia cassa fa cagare, non la sopporto più. Cioè, secondo me è bella, usata con parsimonia.

Perché allora ce n’é di più?

E: casualmente, infatti non la sopporto più. Questo è stato l’album della doppia cassa, non ci sarà mai più un album con tanta doppia cassa. Guarda, gli Skylark in ogni album hanno sempre lo stile Skylark, ma si contraddistinguono per delle peculiarità specifiche: in questo caso, pezzi molto dritti, con molta doppia cassa. Però basta, è un album solo.

Accenno a Brodo, indicando Eddy: è monomaniaco, egocentrico?

B: eh, ci sta. Però siamo tutti uguali, quindi…

Anche te sei monomaniaco?

B: io peggio!

Ma non suoni la tastiera?

B: no però faccio peggio, basso e chitarra, cosa vuoi di più dalla vita?

In effetti, nel metal, non c’è molto che rimane fuori…
A Eddy: sei egocentrico e monomaniaco?

E: si. Mi piace anche la figa.

Questo ovvia (dall’intervista).

E: nono, non è ovvio, negli ultimi tempi va sottolineata la cosa, non si capisce molto bene.
B: negli ultimi tempi, anche il culo tira molto!

Un altro nome che mi colpisce, è questo Rufus. Oltre a significare rosso in latino, che senso ha?

E: guarda, Rufus era il gatto del nostro primo batterista, che siccome suonava fuori tempo, gli cagava sul timpano. Però qua simboleggia qualcosa di puro, di libero. Però è vera la storia del gatto!

Era rosso il gatto?

EB: era rosso

Allora almeno era un uomo colto (il batterista).
Siccome arriva sempre Vic Mazzoni da Savona, il secondo chitarrista quando lo prenderete, lo prenderete mai?

E: no, ne basta uno. Io le toglierei le chitarre.

B: quando devi avere una situazione live con un basso comunque presente, le tastiere che non devono essere uccise, non ti puoi permettere 2 chitarre. Perché 2 chitarre sono bellissime in un certo tipo di musica, soprattutto nel thrash. Non esisterebbero i Metallica senza 2 chitarre, gli Slayer, i Testament senza 2 chitarre, però loro non hanno tastiera. Con la tastiera, le cose cambiano leggermente: il basso va a fare in parte la seconda chitarra. La tastiera, soprattutto sulle tonalità basse, va a fare il basso in alcuni punti. Noi siamo partiti con due chitarre, ma rimanere con una è non è stata una scelta. Il nostro altro chitarrista se n’è andato prima di Dragon’s Secrets, noi allora suonavamo con due chitarre, avevamo il ritmico e il solista, come tutti i gruppi d’impostazione thrash. Soltanto che, quando abbiamo perso questo chitarrista, è rimasto soltanto il solista. Venendo dal thrash, innanzitutto, hai il senso del tempo, l’incisività ritmica. Poi, viene tutta la parte melodica, ma, se non sei un treno, non andrai a suonare, devi essere un treno.

Fabio è cambiato parecchio, dagli ultimi 3 album: non esagera più, mi è sembrato di sentire: cioè, rispetta maggiormente i suoi limiti, o sbaglio? ( nota: su Fabio mi sono ricreduto dopo questo concerto, le registrazioni non gli rendono giustizia. Dal vivo è grande)

B: alla fine un pochino sbagli: ti spiego il perché. È una questione di come suona la voce, di com’è stato cantato il disco. Perché, se tu vai a controllare le note, sono più o meno le stesse. La differenza è che, forse per pecche di produzione, nei dischi precedenti, quando arrivava in alto, perdevi tutta la pasta bassa, e ti sembrava ancora più alto. Adesso, siamo riusciti a mantenere una buona pasta a tutte le frequenza.

E: praticamente la produzione, nell’ultimo album, è stata proprio impostata per valorizzare la voce. È per quello che abbiamo svuotato le chitarre. Perché il nostro cantante ha uno spettro sonoro che va da 230 hz a 16000 hz, quindi se gli lasci i chitarroni, tanti ciao. Quindi, svuoti, e almeno hai la voce che rende.

Infatti, secondo me la voce è migliorata parecchio. Secondo me era una delle parti peggiori, di sicuro di Gate of Hell.

B: ricordati sempre che noi registriamo con un decimo del budget di Stratovarius, ecc…

Beh, è chiaro.
E: non a tutti è chiaro.

Sulle vostre influenze musicale: ti definiscono barocco e neoclassico. Io per la classica sono molto poco forbito, ma io direi barocco tendente al romantico ( di Tchaikovwsky )

E: barocco e neoclassico. Di romantico proprio … però hai preso l’unico buono dell’800
B: e Wagner

Io parlavo di classica, non di lirica

B: dicevo come personaggi di quel priodo. Dopo Beethowen, salviamo Wagner, Stravinsky, Tcahikovwsky e basta.

Io nella mia classifica ho Bach, Vivaldi, Tcahikovwsky, Handel e…

E: io vado un pochino oltre, perché ti aggiungo Haydn e Mozart.

Allora, il barocco è una musica fredda. Il clavicembalo è uno strumento freddo, è stato sostituito dal pianoforte perché con quest’ultimo si riusciva a imprimere molta più personalità. Quindi, prendete questa ariosità dal barocco, ma ne ereditate anche la freddezza?

E: io alterno pianoforte e clavicembalo.

Lo so, ma nel complesso, il suono risulta freddo.

E: Meno male che è freddo, meglio così. Vivaldi e Bach, hanno scritto per clavicembalo. Se qualcuno osa dire che Bach e Vivaldi hanno fatto cose brutte, allora ne discutiamo.

B: di Bach sento la gente che dice che è freddo, metodico. Però Bach, soprattutto, non è freddo, è cambiata l’idea generale. Il barocco è musica per stupire, ma è dritto, non ha cambi. Perché i cambi non erano permessi. Le prime suite erano tutte uguali, infatti poi vennero i ‘concerti grossi’, quelli con più tempi. Nel barocco è tutto molto standard, non potevi fare cose diverse. Col romanticismo, hanno detto che doveva uscire il sentimento, e non più il metodo matematico di Bach. Ne sono nati i cambi di tempo, le accelerazioni (e la riduzione delle linee melodica a una) .

Avete letto il Signore degli Anelli?

B: certo!

Avete mai giocato a un gioco di ruolo?

B: certo!
E: no.

Allora sei uno di quei pervertiti, che xxxx e yyyy ?

B: questa è la mia seconda attività!

A quale gioco di ruolo hai giocato?

B: Dungeons and Dragons, IL gioco di ruolo!

Secondo te anche i Manowar ci hanno giocato?

B: no, no, no.

A Eddy. Quando un artista vede una recensione pessima e priva di competenza, come quella che ti hanno fatto su xxxxxxxx, che reazione ha?

E: mi faccio una sega. Perché rido del fatto che ci sono certi imbecilli al mondo. Sai perché secondo me sono degli imbecilli? Perché chiunque ha comprato il disco, e poi legge la recensione di xxxxxxxx può essere d’accordo o meno, ma semplicemente si rende conto che quello che l’ha scritta non ha ascoltato l’album più di 30 secondi.

Anche quelli che dicono che la più bella canzone di Princess’Day è Rufus, secondo me è ti fa capire che non hai ascoltato l’album. La mia preferita finora è ‘Journey Through the Fire’, Rufus piace subito fin dal principio, ma perché l’hai già ascoltata e apprezzata precedentemente.

E: piace a molti ‘Journey Through the Fire’. Comunque molte volte c’è un grosso problema, le recensioni sei costretto a farle velocemente, magari dopo un paio di ascolti, e quindi non è colpa solo del recensore.

Ci saranno mai nel metal testi ‘evoluti’, ossia oltre le solite storie della principessa, il drago, la principessa e le sue cose… ci saranno mai robe alla Umberto Eco, favoleggiamenti sul senso della vita e dell’amore, la filosofia delle distanza incolmabili?

E: la vità è quella: il drago, la principessa, white warrior, quella è la vita.
B: ha già detto tutto, basta.



Secondo voi qualcuno legge i testi della canzoni metal?

E: no
B: non tanto

A cosa servono, i testi, nelle canzoni metal? Perché cantano tutti in inglese, per non far capire le cose che dicono?

B: non è questo, però, la gente non li legge.
E: secondo me nel metal la lingua inglese è quella giusta, come nell’opera ci vuole il tedesco o l’italiano.

Se uno cantasse ‘Uccidi con potenza, Muori Muori’, se lo cagherebbe qualcuno?

B: te li vedi i Metallica? Muori, muori muori!

Chi è il consulente per le fotografie? Quale coraggio bisogna avere per mettere certe foto sugli album? (mostrando le foto del solista di Eddy, When Water Became Ice)

E: il musicista metal deve fare cagare, se no non è vero uomo.

E Sebastian Bach?

E: è un culatone

E pure false 🙂
Basta, io direi che ho finito

E: che skifo di intervista, meglio xxxxxxxx

Il substrato culturale non è ricettivo 🙂
Dimenticavo le domande sulla scena italiana!!!

In Germania c’è stao un periodo durante il quale ogni album aveva ‘Kay Hansen’ scritto da qualche parte. Kay ha fatto nascere e crescere un mucchio gruppi, vedi gli Edguy.
La situazione italiana: hai mai visto coesione?

E: no

Ci sono gruppi trainanti?

E: no

C’è originalità?

E: no

Tu sei un italiano, non puoi sputtanarti in questa maniera.

E: Fa tutto schifo, un solo album decente in questi ultimi anni, ‘Return to heaven denied’ dei Labyrynth, 5 pezzi.

A livello di organizzazione, live agencies, promozione?

E: Mafia e raccomandazioni. Quello che hai lo hai è perché conosci qualcuno, se non hai è perché non conosci. Anche per noi è stato così.
B: io ti dico solo questo: Bon Jovi, che è uno dei musicisti rock, o con chitarra distorta, che vende di più al mondo. In Italia sono riusciti a fare un’unica data di merda, in un tour europeo. Tu leggi le recensioni della gente che ha visto il live in Italia, e quelle del giorno dopo in Austria, leggi e vedi. Se io fossi stato Bon Jovi, per come avevano organizzato andavo a casa.

A livello di vendite, l’Italia è ancora un buon mercato?

E: no.

A livello di etichette?

B: fanno tanto, ma potrebbero lavorare meglio!

Le riviste?

B: le rivista sono obbiettivamente bellissime, soprattutto quelle in internet ( sfotte TrueMetal eheh lo sto tormentando da tutta la sera con i volantini! ndr). Tu dimmi quante volte hai preso un giornale, e hai letto una recensioni di un disco che avevi già comprato, e hai detto: “cazzo, ha ragione, la pensavo anche io così!”. O quante volte hai detto “cazzo, ma che disco ho comprato io? Fammi controllare se è veramente lo stesso!”

Sono d’accordo, nel senso che sono il primo a dire che una recensione è una cosa troppo soggettiva per essere unanimemente accolta…

B: secondo me, se tu mi dici, il primo pezzo è mi piace o non mi piace, ok, è un parere soggettivo. Ma non è solo questo: tu leggi “il terzo pezzo corre come una madonna”, poi lo vai a sentire e dici “ma come, non va un cazzo sto pezzo”.

A Eddy: cosa mi dici del Black Metal norvegese?

E: Ma vaffanculo a Burzum… :

A Brodo: e dei Carpathian Forest, che mi racconti?
B: Che??? Io l’unica cosa che si avvicini che sento è Spiritual Healing dei Death.

Dite qualcosa ai lettori di TrueMetal.

E: chi compra i dischi la prende nel culo due volte. Uno perché se legge le recensioni, viene inculato dal recensore, nel bene o nel male. Quando va a comprare il disco viene inculato perché il prezzo è sempre spropositato rispetto a quando esce dalla casa discografica.
Masterizzate! ( intende che dovete fare i master nei gdr NdR )

B: Non ha tutti i torti! Obbiettivamente, potrebbero avere costi più bassi. Delle 35-40 mila lire che si pagano, se ai musicisti gli offrissero un caffè a testa, forse ci guadagnerebbero di parecchio.

A Eddy: neanche una mille lire ti arriva?

E:Si, però dobbiamo recuperare le spese del master.

L’ultimo master cosa l’hai pagato?

E: una quindicina di milioni

La copertina (gli Skylark per gli ultimi 3 lavori hanno usato lavori del grande Luis Rojo per le cover)?

E: 2 milioni.

Quindi il caffè, alla fine sei riuscito a bertelo?

E: ma non l’ho pagato io, la mia casa discografica.

Ma alla fine l’hai bevuto sto caffè?

E: si, quello che mi fa la mia donna a casa tutti i giorni.

E qui finiamo 🙂
Saluto Eddy e Brodo, ci vediamo alla prossima, ciao!