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Speciale TrueMetal Festival: Rain (Francesco & Amos)

Di - 19 Marzo 2013 - 23:00
Speciale TrueMetal Festival: Rain (Francesco & Amos)

 

 
Ciao ragazzi e bentornati su TrueMetal! Ormai è dal lontano 1980 che siete in giro, quindi perdonate l’ironia: ma chi ve lo fa fare?
 
Francesco: Ciao a tutti !!! Effettivamente non hai tutti i torti a rivolgerci una domanda simile, quello che mi sento di risponderti è: la sfrenata passione che mettiamo in ogni nostro prodotto, in ogni nostro concerto, insomma in qualsiasi cosa decidiamo di fare. Poi la continua ricerca di miglioramenti, la voglia di continuare ad onorare un grande nome, cioè il NOSTRO nome: “RAIN”, ma soprattutto le soddisfazioni conferiteci dai risultati che spesso arrivano dopo tante fatiche.
Amos: Bella li! E’ un piacere per noi, ed un grande godimento, quindi perché privarcene??
 
Al momento l’ultimo disco uscito è XXX, che celebrava il 30esimo anniversario della band. A quando un nuovo album?
 
Francesco: adesso come adesso stiamo portando avanti due progetti in studio abbastanza diversi tra loro. Essi vedranno la luce tra l’inizio e la fine del 2014: uno dei due sarà un disco che mostrerà i RAIN in una veste mai vista, assolutamente atipica, più matura ed apprezzabile per tutti (non posso dire altro…), nell’altro progetto invece ci sarà un  ritorno alle origini dal punto di vista del song writing.
Amos: esatto, stiamo lavorando non ad un nuovo disco, ma bensì a due! Il prossimo anno spariamo due cartucce da paura, destro e sinistro che butteranno al tappeto chiunque!!! Useremo il Bastone e la Carota!
 

 
A chi è dedicato il brano “Only For The Raincrew”? Come mai avete deciso di fare questo “tributo” a chi vi segue?
 
Francesco: Only for the Raincrew, è dedicato chiaramente a tutto il pubblico, ed in modo particolare a quei fan “ultraffezionati” ed immancabili, che ci hanno seguito “ovunque”; andiamo orgogliosi dell’affetto e della loro passione verso di noi…Ci hanno veramente seguiti in lungo ed in largo per l’Italia, od addirittura c’è chi da Milano o Bergamo è venuto a vederci a Parigi, durante il nostro tour francese di dicembre 2012, poi a Roma, poi a Ferrara, ecc…!!!!! Il calore di queste persone è tanto forte e stimolante ed essenziale, l’unico valido modo per ricompensarlo e dimostrare riconoscenza,  è ovviamente quello di dedicare loro almeno una song…ONLY FOR THE RAIN CREW, ed infatti tutte le volte che ci esibiamo, sono ben poche le persone a non conoscerne a memoria il ritornello!!!    
 
Parlerei un attimo del vostro processo di stesura dei brani: il vostro sound è molto viscerale, quindi viene da pensare che i pezzi li scriviate a seguito di jam session. E’ così?
 
Francesco: Sicuramente fino ad oggi è stato così. E’ un modo di creare musica assolutamente vero ed istintivo che, considerato il genere che facciamo, non potremmo mai abbandonare; oggi però a fronte dei lavori effettuati in “FOSSA/EAGLE STUDIOS” che è “casa dei RAIN e di tutti i gruppi che vogliono farci un disco, o provare, o venire in anche solo per la compagnia”, abbiamo a disposizione l’ausilio di una struttura completa di studio d’incisione (con regia e sala prove/ripresa), bar e sala svago al piano superiore, tutto ciò ha forse un po’ “civilizzato” (in quanto reso più comodo) il nostro istintivo song writing, ma personalmente noi la vediamo come un normale processo di crescita artistica.     
 
Come si diceva poc’anzi, la vostra carriera è ultra-trentennale. Ve ne saranno successe parecchie, di avventure. Qual è la cosa più strana a cui avete assistito?
 
Amos:  si sono tantissime, è successo di tutto: dal rompere tre chitarre nello stesso concerto a spalla di Paul di Anno a Roma, al rimanere con il furgone piantati nel deserto del Nevada ma riuscire lo stesso ad arrivare in tempo al concerto a Los Angeles, per poi non arrivare da Treviso a Trezzo per aprire agli W.A.S.P. causa esondazione di un fiume a Vicenza!!! Notti in viaggio, fermati dalla polizia tedesca per perquisizioni “corporali”, incendio del mio finale (mesa boogie coliseum 300) sul palco a Carpaneto Piacentino, prendere l’autostrada per Milano dovendo invece andare verso Firenze!!! Non trovare i locali, insomma il delirio!! Ma è poi il bello della vita on the road, quando ormai quelli dell’Autogrill ti chiamano per nome e ti vengono a vedere ai concerti, oppure entri in un bar di provincia lontano da casa e ti mettono i tuoi pezzi…arrivare a Bari al Total Metal Festival nel backstage con il furgone mentre il gruppo prima di te sta facendo l’ultimo pezzo e ti presenta!!! Poi andare in 6 in una macchina a Napoli per prendere un aereo per Lisbona, cadere sotto il palco che si apre sotto i tuoi piedi come un patibolo a Roncade o cadere di faccia in avanti mentre ci sali per il primo pezzo a Cortina ahahah… insomma il rock ci ha reso cittadini del mondo e ringrazio tutti quelli che in questi anni ci hanno aiutati, ospitati, sfamati ed incoraggiati!
 
Avete resistito al periodo peggiore per l’heavy metal, cioè gli anni ’90. Cosa vi ha dato la forza per andare avanti?
 
Francesco: Io oggi ho 30 anni e faccio parte dei Rain dal novembre 2007, ricordo verso la fine degli anni 90 i RAIN in concerto, li vedevo ovviamente con occhi da adolescente: erano una specie di calamità naturale, erano già potentissimi, uniti da  passione ed amicizia, ….   poi si vide chiaramente il miglioramento quasi “repentino” specialmente nelle pubbliche relazioni, dopo l’ingresso nella band di Alessio AMOS Amorati, infatti è soprattutto grazie a lui se i RAIN oggi godono di fama internazionale. Dopo questa piccola introduzione, la risposta più attendibile non può essere ché quella di Alessio, già allora motore trainante.
Amos: bella FRA, grazie dell’introduzione (questa domanda è proprio ben posta, rispondo volentieri in quanto il problema l’ho vissuto tutto sulla mia pelle)! Arrivare dagli anni 80 ai 90, forse per molti è stato facile. Il gioco si è fatto duro tra il 90 ed il 2000, e li solo i duri hanno iniziato o continuato a giocare. Io sono entrato nei RAIN proprio in questo periodo e ti assicuro che le prospettive per una band come noi erano ZERO ASSOLUTO: nessun posto per suonare, nessuna etichetta che ti volesse, no internet, niente… certo potevamo mollare o cambiare come gli altri, ma invece serrammo le ns fila, ci chiudemmo a riccio e facendo squadra con i pochi colleghi che volevano andare a vedere oltre continuammo a proporre il ns sound sempre più hard & heavy! Ci divertivamo tanto anche a fare poco, è stata questa la ns fortuna e quando dal 2003 il tutto è ripartito grazie ad internet ed al ritorno del genere noi eravamo sul pezzo e ne traemmo un grosso vantaggio che ci ha reso noti ai più… mentre piano piano molti hanno tentato di riformarsi… quelli cmq sono stati anni bui per i metallo, adesso invece le cose vanno molto meglio, ci si può esprimere tutti, ognuno a suo modo e lo spazio c’è per tutti, sia sul palco che su internet, adesso basta davvero solo sbattersi! Ed investire tutto quello che si ha in ciò in cui si crede.
 

 
Come sono cambiate le cose durante questi anni? Voglio dire, a parte per la tecnologia, l’ambiente come si è evoluto?
 
Francesco: Chi fa il nostro mestiere ovviamente deve un po’ sognare ad occhi aperti e continuare sempre a crederci! Il pubblico per il nostro genere musicale è sempre più in via di estinzione ma noi non penso perderemo mai di smalto perché oggi abbiamo una musicalità ed un’apertura molto più ampia e flessibile rispetto a quella di un tempo, ad esempio negli ultimi  2 anni abbiamo fatto anche una ventina di date in unplugged, e siamo stati capaci di allargare così il nostro pubblico.
Amos: esatto, oltre 30 anni dopo la nascita del metal, è giunta l’ora di suonare qualcosa un po’ per tutti, non solo per chi ha ancora la toppa (come me..) dietro la schiena. Dobbiamo essere noi i primi, per garantire un futuro duraturo al genere, a tirare dentro gente nuova andandola a pescare ovunque si possa suonare, in ogni forma, non è solo con la distorsione che si può fare metal, a volte basta uno sguardo e dimostrare la giusta attitudine in tutto quello che si fa! Su e giù dal palco, anche quando non suoni tu, ma vai a vedere le altre band!!!
 
Veniamo a parlare del TM-Fest: sarete sul palco con la Strana Officina e, per l’occasione, con i riuniti Time Machine. Cosa ci proporrete quella sera?
 
Francesco: Vi proporremo il solito turbine di hard rock n’ heavy, e vi stupiremo con la forza che i RAIN hanno ed hanno sempre avuto on stage!!!!! Quindi non  mancate!!!!
Amos: si, non vedo l’ora sia sabato 23 marzo per fare un bel casino su a Rozzano, abbiamo in serbo un paio di pezzi che di solito non facciamo pronti pronti per l’occasione, poi essere nel bill con la Strana è sempre una forte emozione per me. Ricordo poi quando vidi sempre a Milano i TIME MACHINE aprire il primo GODS OF METAL nel 1997, erano tanti anni che non c’erano più festival di quella portata in Italia, credo, dal 94 almeno.. insomma poterli conoscere, visto che non ci conosciamo ancora, per me sarà proprio un bel tuffo nel passato, sono davvero eccitato per questo evento. Spero di vedervi tutti al The Theatre quella sera, ok??
 
Bene, questa era l’ultima domanda dell’intervista. Ultime parole a voi e ci vediamo al TM Fest!
 
Francesco: Rock on, never surrender!!AHAHAHAHAH m/ CIAO CIAO BELLI!!!!
Amos: saluto tutti, vi aspetto al TM fest e ringrazio l’intera Redazione di TM che da anni supporta i RAIN per averci voluto a questo festival. Per ulteriori date ed info sulla band: www.raincrew.com